Non abbandonarmi

Parte 62

Dopo aver sentito quelle parole Kenny sembra pietrificato. Mi ritrovo a pensare 'Chi è Uri? Anzi, chi era? Ma soprattutto, chi era per Kenny?', sentendo poi Eren affermare freddo "May tu occupati di lui, poi dei tre cadaveri in stanza. Io mi occupo del copro di Erwin", girandosi ed entrando nella stanza dove c'è Erwin, seguito subito da Hanji. Dopo aver dato uno sguardo alla ragazza, e nonostante la curiosità di sapere cosa sappia Kenny, decido di seguire gli altri due. Appena entro vedo Eren caricarsi sulle spalle il corpo del biondo, aprendo un portale direttamente per il retro del castello. Mi lancia uno sguardo pieno di tristezza e rimorso, ed entra nel portale, seguito da me e Hanji. È ormai sera tarda, quasi notte, ed Eren appoggia il cadavere ad un muro. "Hanji, vi affido il corpo di Erwin. Io ho una faccenda importante da sbrigare" afferma deciso, arrabbiato, e forse anche deluso, anche se non ne conosco il motivo. Prima che possa dire qualcosa Eren si toglie la maglia, trasformandosi e spiccando il volo. Guardo Hanji con gli occhi fissi su quello che solo pochi giorni prima era un caro amico, un capo, un amore, e che ora è solo un pezzo di carne senza vita. Me lo carico sulle spalle, fregandomene delle possibili macchie di sangue, chiedendo poi alla donna "Dove vuoi che lo porti?". Lei mi fa cenno di seguirlo, portandomi dentro il castello attraverso una porticina, e procedendo ancora, fino ad arrivare al cortile interno. Lo poso al centro del cortile, pensando a tutti i bei momenti passati insieme. Nonostante la morte di Furlan e Isabel sia stata causa sua, non ce l'ho con lui.

Ora sono probabilmente tutti in mensa, e con il cuore distrutto Hanji si offre di andare a chiamarli. I primi ad arrivare sono Mike e Petra, che vedendo il corpo senza vita di Erwin ci corrono incontro. Iniziano a tempestare di domande Hanji, ma li zittisco subito. Quando anche il resto delle persone arriva, spieghiamo ciò che è successo, omettendo il discorso di Kenny. Prima di nominarlo è meglio parlarne con Eren, che sembra saperne molto di più sulla faccenda. Ci mettiamo tutti insieme a preparare il focolare, dove verrà bruciato il suo corpo, così che le ceneri di disperdano nell'aria. Erwin avrebbe voluto così.

Eren arriva, insieme a May. L'unico non presente, per ovvie ragioni, è Kenny. Nessuno parla più, impegnato nel rendere onore ad un grande Comandante. Appena il focolare è finito, Erwin vi viene posizionato sopra, ed Eren appicca l'incendio. Fa volare il falò, bruciandolo completamente, e comandando il vento dipinge nel cielo il suo volto, utilizzando le sue ceneri, spargendolo poi via. Nessuno parla ancora, e May porta una chitarra e due sedie. Io ed Eren ci guardiamo, ed io prendo la chitarra per accordarla. Ci sediamo al centro, iniziando a cantare, straziati per la perdita subita. Piangiamo tutti, chi in silenzio e chi singhiozzando. L'unico a non farlo è Eren, che canta guardando il cielo, con un'espressione contrita in volto.

(quanto è bella e triste e piena di sentimento questa canzone? è una pugnalata nel cuore!)

Appena finisce la canzone se ne va, prendendo la sua sedia, e lanciando uno sguardo veloce a May. Lascio a terra lo strumento per poterlo rincorrere, raggiungendolo poco dopo nella cucina. Lo prendo per un braccio, facendolo voltare. "Mi spieghi che cosa ti prende?" gli chiedo preoccupato, ma mi abbraccia invece di rispondere. Lo sento sussurrare "Sei salvo, ecco cosa. Almeno tu sei sano e salvo", stringendomi tra le sue braccia, e poggiando la testa sulla mia spalla. Lo stringo a me, sussurrandogli "Stai tranquillo, sto bene. E tutto grazie a te", ma Eren risponde "Non sono riuscito a salvarlo. Non sono riuscito a salvare Erwin. Hanji è distrutta. Se solo... se solo fossi andato con lui", come se fosse colpa sua. Cerco di rassicurarlo "Eren, non è colpa tua. È colpa del Re, di Kenny....... ma non è colpa tua", anche se dalla sua risposta sembra inutile qualunque cosa io possa dirgli "No. È anche colpa mia. Se fossi andato con lui sarebbe ancora vivo. Se non fossi mai arrivato qui...... È solo colpa mia se è morto. È sempre solo colpa mia. Le persone accanto a me muoiono, e non riesco a fare niente per impedirlo".