Parte 64

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Eren si alza di scatto, pochi attimi prima che Hanji entri, trovandomi ancora sdraiato a terra. "Levi, che ci fai a terra?" chiede incominciando a ridere. Mi alzo scazzato, ed Eren ghigna guardandomi da dietro la donna, che intanto mi si è avvicinata. Le rispondo "Sto bene, ci stavamo allenando", seccato per l'interruzione. La donna si gira verso Eren, chiedendo tranquilla "Kenny? Tranquilli, l'ho perdonato", a cui risponde sorpreso "Abbiamo fatto colazione insieme a lui. Ora dovrebbe essere nella sua cella. Sono contento che tu l'abbia perdonato". E dopo averci ringraziati e salutati, esce, lasciandoci nuovamente soli. Per allenarci non ci siamo neanche cambiati, e ora noto che siamo sudati marci. O almeno, io sono sudato, lui sembra fresco come una rosa. "Allora Eren? Chi ha vinto?" gli chiedo avvicinandomi lentamente, e facendolo arrossire. "Emmmh....... parità? Credo" mi risponde dopo averci pensato. Mi avvicino ancora di più a lui, e quando gli sono davanti, alzandomi leggermente sulle punte a causa della differenza di altezza, gli dico "Non credo proprio, moccioso. Sei caduto a terra. Hai toccato il pavimento. Ho vinto io", stampandogli infine un veloce bacio sulla bocca. Mi giro verso la porta, affermando prima di uscire "Penserò a cosa chiederti in premio, moccioso. Tu preparati", alludendo a cose poco caste.

Corro nella camera, incontrando alcuni membri della mia squadra ancora tristi, e salutandomi. Non mi fermo a parlare con nessuno per più di un minuto, troppo contento non nell'aver vinto, ma nell'avere la possibilità di chiedergli qualunque cosa. Appena in stanza prendo il mio vestiario, correndo in bagno. Mi do una lavata, e grazie ad Eren abbiamo l'acqua direttamente in stanza.

Eren P.O.V.

Metto la mano sulla maniglia, aprendola, e pensando di essere il solo in stanza. Entro in stanza chiudendo a chiave la porta dietro di me, cercando di non avere un erezione per colpa del culo di Levi, piegato a novanta, davanti a me, e senza veli. "Eren, credo di aver scelto il mio premio" afferma continuando a sistemare non so cosa. "Eh? Ah, sì. Che cosa?" rispondo cercando di darmi un tono calmo, cosa che non sono. Quel culo è troppo invitante, e siamo entrambi in astinenza da abbastanza tempo. Perché ero in astinenza? Ah, sì, perché sono un mostro e mi sono fatto pippe mentali inutili e stupide per cose senza senso. <<Sì, lo sappiamo che sei stupido>> mi dice May ironica, per poi aggiungere maliziosa <<Tranquillo, farò da guardia fuori dalla vostra porta. Così vi potrete divertire>>. Comunque dovrei realmente smetterla di farmi mille problemi completamente inutili. Insomma, ora siamo vivi e stiamo bene, ma tra qualche giorno, mese o anno potrebbe non essere più così. "Oi Eren, mi spieghi perché mi fissi?" chiede Levi, che finalmente si è alzato dalla posizione in cui era. E a quanto pare non è l'unica cosa che si è alzata. "Niente, niente. Stavo ammirando il tu- emh, il tuo bel fisico" gli rispondo in modo poco credibile. 'Facciamo un bel riassunto della situazione, te stesso. Hai un Levi, anzi, hai il TUO Levi nudo davanti a te, la porta chiusa a chiave e May che si occuperà del resto. Cosa ti blocca dal saltargli addosso?' mi chiedo, e la risposta arriva subito. Levi, con ancora i vestiti in mano, si avvicina, dicendo "Hai capito il pre-", ma blocco qualunque cosa stesse dicendo baciandolo. Al diavolo qualunque altra cosa. Ora ci siamo io e lui, lui ed io, in questa stanza.

Prova qualche volta a staccarsi, per dirmi qualcosa, ma dopo pochi tentativi rinuncia, godendosi il contatto. Le sue mani mi levano la maglia, quasi strappandomela di dosso, e lanciandola via. Ci dirigiamo verso il letto, continuando a baciarci, staccandoci solo per il bisogno di respirare. Tiro leggermente i suoi capelli corvini, facendolo mugolare. Le nostre lingue si incontrano e si lasciando, mentre il bacio diventa sempre più incontrollato. Mi toglie la cintura del pantalone, staccandosi da me solo per tirare giù il tutto, e attaccando poi il mio collo. Ansimo ad ogni bacio, ogni succhiotto, ogni morso, e quando ha marchiato abbastanza la mia pelle si fionda nuovamente sulle mie labbra. Arriviamo al letto, sdraiandoci sopra di esso, senza interrompere neanche per un secondo il bacio. Stavolta sono io a staccarmi, per stuzzicare quei piccoli bottoncini di carne che mi erano mancati, mordendo e leccando uno, stringendo e tirando l'altro. Con la mano libera gli infilo due dita in bocca, sia per umidificarle che per poter sentire tutti i suoi gemiti. La sua erezione preme contro il mio stomaco, e riesco a sentirne il liquido fuoriuscire. Tolgo le dita, staccandomi dal capezzolo con la bocca, e mettendole davanti alla sua entrata. Mi sposto per mettermi meglio, e tratteniamo un gemito quando le nostre intimità si scontrano. Guardo Levi prima di inserire il primo dito, quasi chiedendo il permesso, e iniziando a muoverlo con facilità. Inserisco un secondo ed un terzo dito senza fatica, baciandolo ovunque ma non in bocca. Stringe leggermente i miei capelli con le mani, trattenendo nuovamente i gemiti. Mi stacco da lui per guardarlo, chiedendo in modo retorico "Perché ti mordi il labbro?", prendendo a succhiarglielo e costringendolo a farmi sentire la sua voce. Mi stacco nuovamente per godermi lo spettacolo di lui sotto di me, gli occhi languidi di piacere, gli ansiti che provengono dalle labbra sottili leggermente dischiuse e ora gonfie. Tolgo le dita da dentro di lui, lasciandogli per qualche secondo quella sensazione di vuoto, per poi riempirlo. Scivolo dentro di lui senza alcuna fatica, mentre allaccia le sue gambe attorno a me. Stringe i miei capelli mentre inizio a muovermi, mordendosi nuovamente il labbro. Mi dà del bastardo quando gli ordino di smetterla "altrimenti non mi muovo", ma almeno l'effetto è quello sperato.

Ricomincio a baciarlo sul collo, mordendo e marchiando ogni punto, leccando dietro l'orecchio e facendolo così rabbrividire. Le spinte aumentano sempre di più, ma non così tanto da farmi venire subito. Invece Levi non resiste, a causa della mia mano che lentamente percorre la sua asta, dal pube fino alla punta, soffermandocisi. Qualche lacrima gli esce per il piacere, e ormai non tenta neanche di trattenersi. Mi fiondo sulle sue labbra, aumentando ancora il ritmo e venendo dentro di lui, facendo venire nuovamente Levi.

Esco da lui, sdraiandomici accanto, riprendendo subito fiato e mettendomi a ridacchiare. Mi guarda storto, ma subito lo rassicuro "Sono solo felice. Mi mancava tutto questo". Dopo aver ripreso fiato si mette seduto, affermano "Sai, l'astinenza non è solo brutta, ma fa anche male", e mettendo una mano nella mia. Si alza, trascinandomi in bagno per lavarci. Ci coccoliamo per parecchio, godendoci il contatto fisico ed intimo che ci era mancato. Si mette perfino a giocare coi miei capelli, dandomi baci dolci ovunque sulla faccia.


Angolo autrice

un po' di smut ci sta :D

Levi: ma è appena morto Erwin

sì, è vero. ma proprio per questo ora siete più vicini :D

Eren: più vicini di prima? allora posso prendermelo ancora di più *pervy face

e quindi niente, al prossimo capitulo :D *si lancia in stile Dumbo nella piscinetta*

Non abbandonarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora