Levi P.O.V.
Ieri sono arrivati vari rifornimenti, insieme alla 104esima divisione e al necessario per la trappola. Secondo consiglio di Corvo cercare di prenderlo nel pieno della foresta sarebbe impossibile, ma utilizzando un'esca potrebbe anche farcela. Erwin è con il biondino da dopo l'ora di pranzo, a discutere insieme a Corvo di varie questioni. È parecchio fastidioso sapere che ha più potere decisionale di me, ma non posso far altro che sottostare al volere di Erwin.
Oggi pomeriggio pensavo di andare da Corvo per chiedergli di portarmi il corpo di Eren. Vorrei avere più vicina la sua tomba. Almeno potrò andare a salutarlo ogni giorno. O magari potrei farglielo incenerire e farmi portare le sue ceneri, così potrò buttarle nel mare. Sono sicuro gli sarebbe piaciuto andare a vederlo la prima volta insieme a me. Per quanto a parole negasse l'essere innamorato di me, a gesti non ci riusciva. Non quando facevamo l'amore.
Salendo le scale che portano alla torre mi accorgo di qualche lacrima che scende, asciugandola subito dopo. Eren non vorrebbe vedermi così. Mi accorgo quasi in cima di qualcuno che canta. È una melodia mai sentita. Bellissima, ma piena di tristezza. Apro la porta facendo il minimo rumore e vedendo dietro le scale una figura. Per qualche secondo sembra Eren, e mi precipito su il più veloce possibile, ma quando arrivo su vedo solo Corvo. "Che ci fai qui? Non sai che si bussa prima di entrare?" chiede arrabbiato, anche se un po' di tristezza nella voce gli è rimasta. Gli rispondo sarcastico, avvicinandomi ai merli "Veramente io sono uscito, non entrato", facendolo così ridacchiare. Cerca di non incrociare il mio sguardo, come se non volesse parlarmi.
"Senti, che cosa stavi cantando prima? Sembrava una bella canzone" interrompo il silenzio, lui sospira e risponde "Una canzone della buonanotte che mi cantava sempre mia madre....". "Posso ascoltarla?" chiedo, quasi intimorito dalla risposta. Si gira incastrando i suoi occhi nei miei. Ammetto che quel colore dorato gli dona. Per qualche attimo scorgo Eren dentro di lui, come se si volesse nascondere da me. Tutte le sue insicurezze, sempre nascoste dalle sue gemme verdi. Sussurro spontaneamente "Eren....", vedendolo sgranare gli occhi e girarsi di scatto. Non penso sia veramente lui. Non mi avrebbe mai fatto un torto del genere. Ammetto che però inizio ad avere dei dubbi. La sua risata, il suo atteggiamento, la sua parlata..... qualche volta gli somiglia.
Solo qualche volta. Per il resto, è uno stronzo tanto quanto me.
Mi ricordo di cosa ero venuto a fare, così gli chiedo "Senti Corvo, mi servirebbe un favore. Potresti prendere il corpo di Eren, renderlo cenere e metterlo in un sacchetto? Così potrà esserci anche lui la prima volta che vedrò il mare". Sento il cuore dolere esattamente come quel giorno quando mi risponde "Tsk. Sicuramente gli animali l'avranno già divorato".
Mi giro verso di lui tirandogli un pugno in faccia, di cui si accorge solo quando scontra con la sua mascella. Sento il rumore dell'osso che si rompe sotto le mie dita, poi lui cade a terra. "Mi spieghi che cosa ti ha fatto di tanto grave?! Era una persona meravigliosa, morta per salvare un compagno" gli sputo acido, perché non mi va più bene sentirlo parlarne male. Lui mi risponde rimettendosi in piedi "Ascolta Levi, io so più cose di lui di quante ne potrai mai sapere. E ti posso dire che non solo non merita le lacrime tue o di chiunque altro, ma che era un mostro", il suo tono freddo fa capire che dice sul serio. Lo guardo stupito, ma non mi basta. "Spiegami" gli dico, e il mio tono è uguale al suo. Sono disposto a tutto per farmi dire qualcosa in più su Eren.
Eren P.O.V.
Lo sento dire deciso "Spiegami", tanto che sento potrei cedere. Ma non posso dargliela vinta così facilmente. Mi viene in mente un'idea malsana. Molto malsana. "Ascolta Levi, facciamo così: per ogni colpo che riuscirai a darmi, ti darò un'informazione su Eren" gli rispondo ghignando. Lui tenta subito di colpirmi. Sono più veloce di lui, molto di più, ma lui è molto più bravo di me. In pochi minuti è già riuscito a colpirmi sul serio tre volte, più un'altra decina di colpi che devo ammettere. Dopo una ginocchiata nello stomaco, decido di averne avute abbastanza "Ok, ok. Hai vinto. Vediamo.............. era un amante degli animali, ma questa non vale perché la sapevi già........... di cosa potrei parlarti?" Mi chiedo ad alta voce. Poi mi viene in mente "Ho deciso. Ti parlerò un po' del suo passato. Siediti, è lunga".
Ci sediamo uno affianco all'altro, e io con un'ala lo copro, così da fargli un po' di calore. Se si ammalasse sarebbe colpa mia.
Dopo un respiro profondo, inizio a raccontare quella che è stata la mia infanzia, adattandola a questo mondo "Eren era un bambino dolce, sempre disponibile per tutti. I genitori erano morti quando lui era appena nato, quindi era stato affidato alla chiesa. A lui piacevano i maschi già a tre anni. Aveva iniziato a pensare di essere sbagliato. Aveva iniziato a passare da una famiglia all'altra, e nessuno si era mai preso veramente cura di lui. Aveva quasi smesso di mangiare. Fino a dieci anni, quando una donna aveva deciso di prenderlo con lui. Era stato amore a prima vista tra loro. Lei sapeva come trattarlo, come parlargli, ed era sempre accanto a lui. Alla famiglia non andava bene questa cosa, ma a lei non importava. Eren aveva iniziato a mangiare. Forse un po' troppo", mi scappa una risatina al pensiero "ed aveva messo su qualche strato di ciccia. Per il fatto che gli piacessero i maschi era stato preso di mira, e lì aveva incontrato la sua unica vera amica. Una ragazza fuori di testa tanto quanto Hanji, e anche lei dal cuore d'oro. L'unica persona che aveva accettato veramente Eren nella famiglia era sua cugina acquisita. In pratica, queste erano le tre persone a cui teneva di più. E sono morte a causa sua. Lui ha avuto tante possibilità di salvarle, ma non ne ha avuto la forza". Mi accorgo di aver stretto il pugno fino a farmi uscire del sangue.
Prima che Levi possa dire qualcosa sposto la mia ala, avvolgendole attorno al mio corpo. "Vai ora. Vattene. Ti ho raccontato fin troppo" gli ordino freddo. Lo sento alzarsi e andarsene, sbattendo la porta, dandomi la possibilità di tornare normale per qualche ora.
Quando dopo poco sento arrivare Hanji decido di ritrasformarmi, spiccando il volo per schiarirmi le idee. Neanche mi accorgo di continuare a salire, fino a che non sorpasso anche le nuvole che avevano portato della pioggia. Vedere il cielo notturno con tutte quelle stelle è qualcosa di magico. Vorrei portarci Levi, un giorno non molto lontano. Magari prima di morire.
Quando torno giù è già mattina, così mi metto a mangiare la cena della sera prima, e dopo faccio allenamento. Sarebbe più divertente con Levi e Mikasa, insieme anche a tutti gli altri. Levi è molto bravo, ma ammetto di esserci andato leggero. Forse volevo che sapesse qualcosa in più su di me. Forse volevo che smettesse di amarmi. Forse volevo essere compatito. O forse più probabilmente sono stati i suoi occhi tempestosi, pieni di amore, tristezza, odio. Tre sentimenti completamente diversi, diretti tutti a me.
Angolo autrice
almeno sappiamo qualcosa in più su Eren :D
Eren: che vita di merda........
Levi: vogliamo parlarne?
state zitti! mi rubate la scena! piuttosto, andate a scopare........
le vostre stanze sono disordinate!
e quindi, ciao e grazie per aver letto il capitolo :)
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Non abbandonarmi
RomanceQuesta è una Fan Fiction yaoi tra Eren e Levi. Se non vi piace o non vi interessa, guardate altrove. Se siete sensibili a scene brutali o sessuali BoyxBoy non leggete. Per le Ereriste: spero di essere all'altezza Cosa succederebbe se Eren entrasse...