Capitolo 31

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"Che strana cosa il piacere e il dolore;

sembra che ognuno di loro segua sempre

il suo contrario e che tutti e due non vogliano

mai trovarsi nella stessa persona."

- Socrate


Logan

<<Ti scopi mia sorella?>>.

Incastrai una sdraio nel portabagagli ormai pieno e mi girai di scatto.

<<Come scusa?>>.

Guardai scioccato Dylan, per avermi posto quella domanda. Il fratello minore di Claire non era di molte parole, o perlomeno non lo era con me. Quindi comprenderete il mio stupore per una domanda del genere.

<<Hai capito perfettamente>> ribadì serrando la mascella.

<<Non credo che siano affari tuoi>>. Non volevo essere scortese ma non mi piaceva il suo atteggiamento, per quanto fosse il fratello di Claire, era anche un ragazzino e avrebbe dovuto portarmi rispetto.

<<Claire è mia sorelle, quindi sono affari miei>>.

<<Cosa te lo fa pensare?>> domandai appoggiandomi all'auto e incrociando le braccia al petto.

<<Che ti scopi mia sorella? Il suo sorrisetto da ebete>>.

Cercavo di non sorridere ma le mie labbra ebbero un guizzo. Lanciai un'occhiata a Claire, era sulla veranda e stava parlando con la Signora Poppi. Eravamo tutti pronti per andare in spiaggia, mentre Rose e la sua amica avevano deciso di rimanere in città. Il Connecticut non era certamente famoso per le sue spiagge ma alcune ce n'erano ed infatti eravamo pronti per andare a Madison.

<<Non mi scopo tu sorella>>, ed in effetti non era una bugia. Dopo l'episodio della doccia io e Claire ci eravamo avvicinati, e per avvicinati indento che c'erano stati altri episodi "da doccia" ma nulla di più. Non che me ne lamentassi, si intende...

Dylan emise una sorta di grugnito, capivo che non mi credeva ma non si spinse oltre con le domande.

Si limitò a minacciarmi...

<<Non ho potuto riempire di botte Travor perché è in un istituto per la riabilitazione. Se tu provi solo a sfiorare un capello a mia sorella o a farla soffrire... ti converrà andare in riabilitazione anche a te prima che io ti metta le mani addosso>>.

<<Ehi! Siamo pronti!>> squittì Lydia avvolgendo le braccia attorno alla vita di Dylan. Gli lanciò un'occhiata d'ammonimento e a me una comprensiva.

<<Certo>> borbottò il fratello di Claire.

Gli feci un cenno col capo per fargli capire che ero d'accordo con le sue parole. Non avrei mai voluto fare del male a Claire ed a mia volta avrei voluto riempire di botte Travor, quindi potevo capire. Mi fece un mezzo sorriso.

<<Bene! C andiamo!>>.


<<I'm a Barbie girl, in a Barbie wooorld. Life in plastic, it's fantastic. You can brush my hair, undress me everywheeere. Imagination, life is your creation!>>.

<<Come on Barbie, let's go party!>> si aggiunse Lydia imitando una voce maschile.

<<Oh, mio Dio>> borbottò Dylan portandosi una mano alla tempia.

1. Brokenheart - L'amore non conosce tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora