Capitolo 17

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"Per tutte le violenze consumate su di Lei,


per tutte le umiliazioni che ha subito,

per il suo corpo che avete sfruttato,

per la sua intelligenza che avete calpestato,

per l'ignoranza in cui l'avete lasciata,

per la libertà che le avete negato,

per la bocca che le avete tappato,

per le ali che le avete tagliato,

per tutto questo: in piedi Signori,

davanti a una Donna!"

- William Shakespeare

Claire

Un accidente andava tutto bene!

Corsi a casa e mi chiusi dentro. Salii le scale di corsa e mi gettai sul letto della mia stanza.

Perché avevo la necessità di parlare con Logan ma allo stesso tempo avevo il terrore di farlo? Una parte di me forse aveva paura di essere giudicata, l'altra invece era spaventata nel dire ad alta voce ciò che mi aveva fatto Travor.

Ero riuscita anche a giustificarlo! Come avevo potuto giustificare ciò che mi aveva fatto Travor?! "Non l'ha fatto apposta". Non l'ha fatto apposta! Che cazzo mi passava per la testa?! Pensavo di aver superato la fase in cui giustificavo Trav solo perché lo amavo. L'avevo superata, no? Io non amavo più Travor, non potevo amare quel mostro.

Era anche vero che la maggior parte del tempo era fatto od ubriaco e quindi non ragionava lucidamente... No! Non avrei più dovuto giustificarlo!

<<Argh!>> gridai reprimendo un grido nel cuscino.

Nella mia testa dei flashback di attimi felici passati con Travor si susseguirono con quelli più brutti.

Quella sera dovevamo uscire. Non lo facevamo spesso, con l'università e lo studio, uscivamo solo il fine settimana.

Ero di fronte allo specchio a figura intera del suo armadio – durante il fine settimana portavo le mie cose a casa sua e dormivo li – e mi lisciavo il vestito che avevo deciso di indossare.

<<Sei bellissima>> soffiò Trav contro il mio collo cingendomi per la vita.

<<Grazie>>, ridacchiai mentre prese a baciarmi la spalla per poi risalire fino al mento.

<<Potremmo stare a casa invece che uscire>> propose nascondendo il volto nell'incavo del mio collo, <<Non mi piace doverti dividere con gli altri>>.

Sorrisi e mi voltai nella sua stretta. <<È un po' che non vedo Lydia>>, misi su il mio miglior broncio.

<<Va bene piccola, tutto quello che vuoi>>, mi posò un bacio sulla fronte e mi prese per mano.

Come al suo solito aveva bevuto troppo. Non riusciva mai a rendersi conto dei suoi limiti.

<<Metti a posto le mani>> mormorai scostando la sua mano che cercava di farsi strada tra le mie cosce. <<Se continui così rischiamo di fare un incidente>>.

1. Brokenheart - L'amore non conosce tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora