✔ Capitolo 19

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"Che cos'è un bacio?

Non è il desiderio ardente

di aspirare una parte

dell'essere amato?"

- Giacomo Casanova


Claire

Quella notte, quando rientrai a casa, mi appoggiai con la schiena contro la porta e mi portai un dito alle labbra.

Avevo. Baciato. Logan.

Con il dito sfioravo i contorni della bocca. Le labbra mi pizzicavano ancora al ricordo di quelle di Logan sulle mie. La tachicardia era tornata. Il cuore batteva forte contro la cassa toracica e non ne voleva sapere di regolarizzare il suo ritmo.

Un piccolo peso però era rimasto. Ricordavo ancora la sensazione di avere le sue mani addosso. Ero andata nel panico. Per quanto credessi che Logan non mi avrebbe fatto del male, quando la sua mano aveva serrato la presa sui miei fianchi il mio cervello era andato in tilt. Cercai di scacciare quei pensieri e di concentrarmi su qualcosa di meglio: le labbra di Logan sulle mie.

<<Claire?>>.

Alzai lo sguardo verso le scale. Mia nonna con indosso una camicia da notte bianca, le sue ciabatte con il pelo rosa e i capelli sciolti che le arrivavano alle spalle mi osservava dall'alto.

Feci ricadere la mano che era ancora alla bocca e staccai la schiena dalla porta.

<<Va tutto bene?>> mi domandò con un sorriso mentre la raggiungevo.

<<Certo>>. Ero sicura che le mie labbra non smettessero di sorridere.

<<Eri con Logan?>>.

Annuii e mi sentii arrossire al ricordo di quello che poco prima era successo.

<<Oh>> disse dopo qualche istante. La bocchetta rugosa formò una perfetta O. <<È successo qualcosa>> affermò sorridente.

<<Cosa? No!>>.

<<Oh, si>> ridacchiò.

Scossi la testa. Come faceva a saperlo? Era così evidente?

<<Sono felice>> continuò quando la superai. Mi seguì davanti alla mia camera.

<<Non è successo niente>> ripetei cercando di non far trapelare alcuna emozione.

<<Mm mm>>, si avvicinò e mi stampò un bacio sulla fronte, <<Fai sogni d'oro farfallina>>.

<<Notte nonna>> ribattei sorridendole dolcemente.

Quella notte quando mi coricai nel letto fu difficile addormentarmi. Una giornata che si era rivelata disastrosa alla fine si era rivelata la migliore da tanto tempo.

Chiusi gli occhi mentre sfioravo ancora le mie labbra. Li riapri guardando oltre la mia finestra. Verso la camera di Logan, dove una luce era accesa. Chissà se anche lui non riusciva a dormire? Li richiusi e cercai di addormentarmi.


La mattina quando mi svegliai mi feci coraggio e chiamai mia madre.

<<Pronto?>>.

<<Sono io mamma>> dissi stringendo tra le mani le lenzuola. Mi ero semplicemente svegliata. Avevo recuperato il cellulare. Mi ero seduta con la schiena contro la testiera del letto e senza pensarci due volte avevo composto il numero.

1. Brokenheart - L'amore non conosce tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora