"Un giorno,
che sia a quattordici, ventotto
o sessantacinque anni,
ti imbatterai in qualcuno
che accenderà in te un fuoco
che non potrà mai spegnersi.
Purtroppo, la più triste e
orribile verità che mai scoprirai
è che non sempre sarà
con questo qualcuno
che passeremo
la nostra vita."
- Beau Taplin
Erano passate solo poche settimane dal loro ritorno alla "vita vera". Sembrava che quei mesi passati a Brokenheart fossero stati solo un bellissimo e terrificante sogno. Un sogno dal quale una piccola parte di entrambi non si sarebbe mai voluta risvegliare.
New York era come sempre al ricordo di Claire, ma allo stesso tempo era completamente diversa. Gli alti grattacieli e la vita frenetica che l'avevano sempre affascinata adesso gli stavano stretti. Il suo primo giorno a New York si sentì un po' spiazzata. Gli mancava l'aria fresca di Brokenheart, i sorrisi calorosi dei suoi impiccioni abitanti, gli abbracci confortanti della nonna. Quegli abbracci la facevano sentire al sicuro e di nuovo fanciulla. Adesso però era arrivato il momento di prendere le redini della sua vita. Non era più una bambina. Aveva ormai ventiquattro anni e doveva iniziare a vivere da adulta. Quel giorno stesso avrebbe fatto il primo passo verso di essa. Quel giorno aveva il suo primo colloquio di lavoro.
Claire era agitata nel suo vecchio tailleur pantalone, che aveva usato soltanto una volta nella sua vita – per lo stage che aveva fatto durante i suoi anni di studio. Lisciò l'elegante pantalone a sigaretta nero una volta scesa dal taxi che l'aveva portata di fronte l'enorme grattacielo che era sede di una nuova ed emergente casa editrice. Mise un piedi traballante, sui tacchi delle nuove Louboutin nere con la suola rossa che le aveva regalato il padre, sul marciapiede prima di prendere un grosso respiro e farsi largo nella calca di gente che marciava come tanti soldatini sulle strade di New York.
Appena varcò l'ingresso dell'edificio sentì un senso di nausea impossessarsi di lei. Era sempre stato così, le cose nuove non le piacevano, non le piaceva essere all'oscuro di quello che l'attendeva, preferiva essere al corrente per "preparasi psicologicamente" - come piaceva a lei definire l'essere una maniaca del controllo. Quel suo piccolo lato del carattere era stata celato per un po', nei due anni che era stata con Travor non aveva avuto l'occasione di tirarlo fuori se non con lo studio. Ma adesso che si era liberata di quell'oppressione poteva tornare a far emergere quella piccola parte dispotica del suo carattere.
I suoi tacchi ticchettavano sul pavimento in marmo mentre si faceva strada alla reception: un grosso tavolo in vetro al centro dell'entrata dell'edificio. Su di esso c'era un enorme vaso pieno di rose che le ricordarono subito la nonna, facendole provare un senso di quiete. Non durò a lungo però. Non appena intercettò lo sguardo freddo della ragazza dietro la scrivania si sentì gelare.
<<Salve... sono qui per il colloquio con Apollo Hardback. Mi chiamo Claire Campbell>>, aveva la voce tremate e doveva essersene accorta anche la ragazza dai lunghi capelli neri che addolcì le sue iridi azzurre.
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1. Brokenheart - L'amore non conosce tempo
RomancePrimo volume di BROKENHEART Claire e Logan. Non riescono a fidarsi l'uno dell'altra perché entrambi hanno paura di farsi del male: lei fisicamente, lui emotivamente. Rose e Richard. Il loro amore è sincero, puro. Un amore corrisposto ma non accet...