Capitolo 16

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"Strangers passing in the street

by chance two separate glances meet

and I am you and what I see is me.

And do I take you by the hand

and lead you through the land

and help me understand

the best I can."

- PINK FLOYD (Echoes)


Claire

La tachicardia è l'aumento della frequenza del ritmo cardiaco al di sopra del valore considerato normale. Adesso, io non ero un dottore, ma ero sicura che i battiti del mio cuore non erano regolari.

Appena avevo sentito la sua voce e visto i suoi familiari occhi verdi avevo sentito il cuore perdere un battito. Poi aveva preso a battere con troppa forza, troppo in fretta. Le palpitazioni le avvertivo al livello del torace, della gola e del collo.

La tachicardia potrebbe essere una bella sensazione in alcuni casi, come quando la persona che ami ti sfiora una guancia, ti sussurra che ti ama, avvicina le sue labbra alle tue per unirle in un dolce bacio. I battiti accelerati del mio cuore però non erano causati dall'eccitazione, bensì dalla paura.

<<Adesso io tolgo la mano dalla tua bocca e tu non urli, ok?>>, gli occhi di Travor erano puntati nei miei. Le sue iridi verdi mi scrutavano con attenzione ed aspettavano una mia reazione. <<Ok?!>> chiese più forte.

Annuii.

Lentamente la sua mano scivolò via dalla mia bocca. Solo per peggiorare la situazione e posarsi sul mio fianco.

Avevo caldo ma allo stesso percepivo dei brividi attraversarmi il corpo. Ero rigida come una statua ma dentro stavo gridando.

<<Cosa vuoi Travor?>> mormorai. Potevo vantarmi di essere forte e che non mi facessi mettere i piedi in testa da nessuno, ma quando si trattava di Travor mi trasformavo in una pappa-molla. Una volta mi giustificavo dicendo che lo amavo, probabilmente in realtà avevo sempre avuto paura di lui.

<<Voglio che torni a casa con me Claire. Voglio che torni con me. Mi manchi. Ti amo>>.

Sentii gli occhi pizzicare. Tante volte avrei voluto che mi dicesse quelle semplici parole. Avrei voluto che mi dicesse "ti amo" e che me lo dimostrasse. Perché sapevo che ne era capace. Lo aveva fatto appena ci eravamo conosciuti. Si era preso cura di me, era dolce, mi ripeteva all'infinito che mi amava.

Quando avvicinò il viso al mio, puntando alle mie labbra, voltai il capo di scatto e la sua bocca entrò in contatto con la mia guancia soffermandosi li.

Al naso mi arrivò l'odore delle sigarette. La sua fragranza.

Lo sentii ispirare il mio profumo mentre stringeva leggermente la presa sui mie fianchi.

<<Mi è mancato il tuo profumo>>.

Mi morsi l'interno guancia per impedirmi di piangere. Volevo andarmene. Volevo che si allontanasse da me.

<<Trav, ti prego lasciami>>.

Si scostò dal mio collo e mollò la presa facendo un passo indietro.

1. Brokenheart - L'amore non conosce tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora