Capitolo 7

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Pov's Unknown

"Non è riuscito niente cazzo!
Jungkook si fida ancora di quel disgraziato!"
Non posso fare a meno di sputare frustato, mentre una delle mie mani s'infila agile tra le ciocche scure, così da tirarle per il nervosismo quando l'altra mano sfrega il viso corrugato.

"Va bene che il piano non sia andato come previsto, ma perchè quello stupido ragazzino non l'ha disprezzato una volta scoperto il suo vero essere? Non ditemi che tiene davvero così tanto a lui!"
Sento Hoseok sbraitare accanto a me, infuriato nero.
Non solo Taehyung ha mandato tutto in fumo, ma lo ha anche conciato piuttosto male. Insomma, il setto nasale deviato, il labbro spaccato, il collo spezzato, la gamba fratturata e numerose ecchimosi sparse per tutto il corpo, non è di certo roba da niente.
È stato fortunato però e avrebbe anche dovuto essergli riconoscente, Taehyung sa come picchiare duro, proprio per questo temo che a Yoongi toccherà ricorrere alle maniere forti.

Si è limitato a guardarci serio da quando siamo entrati nella solita, sudicia stanza, e mi sorprendo del fatto che ancora non ci abbia sgridati per la mal riuscita della missione.

"Ragazzi, non capisco perchè vi stiate scaldando tanto."
Parla improvvisamente il capo, seduto sulla vecchia poltrona che accoglie il suo culo da anni. "È meglio se Jungkook tiene particolarmente tanto al mio caro fratellino, vuol dire che una volta avutolo in pugno, soffrirà tanto. Non solo Taehyung, ma specialmente lui."
Ci lancia una serie di sguardi intimidatori mentre si fa una bella risata, misera e amara come la persona dalla quale fuoriesce.
"Basta solo essere pazienti, prendete esempio." Indica se stesso, e io sbuffo, sollevando gli occhi al soffito senza darlo a vedere.

"Hoseok, puoi andare adesso.
Yugyeom, tu resta altri due minuti, ho un compito per te." Lo sento dire subito dopo.

Vedo il mio compagno voltargli le spalle e uscire dalla stanza mentre a me tocca rimanere fermo in attesa che parli, anche se avrei preferito seguire il nero, di certo non mi va a genio rimanere da solo con lui.

"Ecco cosa dovrai fare..."

Pov's Jungkook

"Vieni, andiamo in cucina, dovremo pur fare colazione no?" Mi rivolgo al grigio ancora mezzo addormentato sotto di me.

Uno sbuffo scappa dalle sue labbra socchiuse, gli occhi invece roteano verso l'alto in segno di disapprovazione perchè ha messo in chiaro più volte che non vorrebbe alzarsi, e io ridacchio per il suo viso contrariato, scendendo in seguito da quell'accogliente corpo.

La brutta sensazione di freddo e vuoto mi avvolge come un involucro stretto, asfissiante, facendomi detestare la lontananza dal suo calore, quasi ne fossi vincolato e lo volessi avere sempre con me, così da difendermi dalle basse temperature.

Alzandosi controvoglia e grattandosi la nuca, Taehyung cammina con un occhio chiuso a causa della fastidiosa luce che penetra dalla finestra, segnalando che il Sole è più sveglio di noi.

"Io voglio i pancakes, è da un sacco di tempo che non li mangio, inoltre sono bravissimo a farli." Si vanta Taehyung una volta giunti al piano di sotto, sostituendo l'espressione assonnata di prima con una più fiera e orgogliosa.

Il mio volto si apre in un sorriso smagliante nel vederlo così spensierato, quasi felice.
Non è un tipo che prova spesso questo stato d'animo perciò mi prendo del tempo per ammirarlo, rincuorandomi.
"E pancakes siano allora, ma scommetto che i miei sono più buoni, seguo sempre la ricetta di mia nonna."
Lo stuzzico divertito.

Taehyung solleva un sopracciglio scettico, avvicinandosi al frigo per prendere del latte.
"Non credo, quando assaggerai i miei ti ricrederai." Sostiene sicuro di sè, storcendo la bocca in un'espressione buffa.

The Feelings I Feel For You... (Vkook) #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora