Capitolo 19

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Pov's Taehyung

Si è dimenticato di me.

Jungkook non ricorda più niente.

Davanti a sè vede solo uno sconosciuto che vuole fargli del male, non un ragazzo che lo ama e che ha il cuore a pezzi per la condizione in cui è stato così sfortunato da ritrovarsi. Ma io di certo non ho avuto meno scarogna di lui, in quanto ho a che fare con una creatura cento volte più forte di mia sorella.

Lei ha bevuto il sangue di un vampiro appartenente al gruppo degli inferiori, per cui non è stata tanto pericolosa quanto Jungkook in questo preciso istante.

Lui sì che sarebbe in grado di annientarmi con un solo sfioramento, dato che la massa muscolare sembra esser aumentata così come l'ira che lo aveva travolto poco prima. Di conseguenza non ha più quei lineamenti dolci che mi facevano impazzire e venir voglia di coccolarlo ventiquattro ore su ventiquattro. Il viso è contratto in una smorfia di pura rabbia, la presenza delle vene sulla fronte e le ossa della mascella che sembrano stiano per slogarsi, vista tutta la forza con cui la sta digrignando, ne sono prove fidate.
Per non parlare dei capelli, i quali hanno perso quel bellissimo colore castano a cui ero abituato per lasciar spazio ad un altro molto più stravagante, uno ricordante le vivide fiamme dell'Inferno che adesso bruciano al suo interno. Tuttavia devo dire che è stupendo anche con questo rosso acceso che gli conferisce un'area più mascolina, ma allo stesso tempo delicata.

"Jungkook..."
La mia bocca non ha ancora imparato a stare zitta per non piagnucolare ulteriormente il nome di colui che non sarà mai più in grado di vivere una vita spensierata, in quanto deve accettare il fatto che ormai non si può più ritornare indietro, non si può più recuperare il lato ingenuo che lo ha sempre reso tenero davanti ai miei occhi perchè sarà sempre in conflitto con quello violento che si dimenerà pur di poter uscire allo scoperto. Per cui quelle stesse labbra che hanno costantemente raggiunto le stelle, una volta entrate in contatto con quelle morbide del piccolo demone, farebbero meglio a serrarsi e a farsene una ragione.

Perchè Jungkook è andato.

Il cuore prende a battere più veloce del normale quando la figura di quest'ultimo, prima dolorosamente sofferente a terra, si solleva del tutto in piedi così da compiere lenti passi nella mia direzione, ciò ovviamente con il solo scopo di attaccarmi. Tuttavia non ho la minima intenzione di rispondere alle azioni che attuerà nei miei confronti, non reagirò facendo ricorso alla violenza poichè dietro a quell'aspetto spaventoso, c'è sempre il ragazzo che amo, quello sensibile che piange per le piccole cose, quello impaurito che si fionda tra le mie braccia ogni volta che qualcosa lo terrorizza, quello birichino che s'intrufola con me sotto la doccia perchè odia farla da solo, e quello coccolone che ogni notte si rannicchia contro il mio petto per poter dormire più sereno.

Non ho assolutamente intenzione di fargli del male.

È questo l'esito.

Ecco perchè non gli torcerò neppure un capello.
Lui può colpirmi e ferirmi quanto vuole, ma io non lo sfiorerò nemmeno.

Dei ringhi gutturali, fortemente selvaggi, abbandonano con affanno la cavità orale di Jungkook, facendomi intuire che non manca poi così tanto prima che compia la prima mossa. E io devo solamente concentrarmi per schivare al meglio i suoi colpi, così da resistere per tutta la durata della pazzia iraconda che lo spingerà presto ad attaccarmi senza alcun briciolo di risentimento.

Velocemente lancio qualche occhiata intorno per scovare possibili luoghi in cui potrei rifugiarmi quando la situazione mi sfuggirà di mano, perchè sono sicuro che lo farà, ma sfortunatamente non ho modo di trovarne alcuno perchè con uno scatto più che rapido, il vampiro impaziente mi si lancia contro facendomi arretrare d'istinto. E i miei piedi sono così presi dall'indietreggiare, così rapiti dalla voglia di schivare anche il minimo tocco, così tanto speranzosi di potersi mettere in salvo, da retrocedere con fin troppa enfasi, tant'è che non si accorgono del tronco contro il quale vado a sbattere rovinosamente la schiena. Prima che le sue enormi fauci si azzardino a sfigurarmi il volto però, riesco a piegarmi in tempo sulle ginocchia per slanciarmi verso l'alto, in modo tale da nascondermi fra i rami di quel robusto pino che, forse, sarà la mia salvezza per i primi due minuti.

The Feelings I Feel For You... (Vkook) #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora