Capitolo 22

442 36 51
                                    

Pov's Taehyung

Sono a dir poco sconvolto.

Spiazzato.

Morto.

Perchè mai, e dico mai, mi sono sentito mancare di fronte ad una valigia dall'apparenza innocua. Un contenitore ampio il quale racchiude un passato tormentoso all'interno, uno infestato da immagini raccapriccianti e dolori nauseanti, uno che nessuno avrebbe dovuto riportare alla luce in quanto sarà in grado di trasportare l'Inferno sulla Terra. Però, sfortunatamente, quel maledetto bagaglio ha avuto tutt'altri piani e così, dal nulla, si è ritrovato a fare in modo che una vita già demolita da agenti infausti, tocchi il fondo nella maniera più traumatizzante, fottutamente orrenda, possibile.

"Allora, mi dite cosa c'è al suo interno?"

Siamo tutte e tre in salotto.
Due di noi in piedi.
Uno del tutto ignaro di quel che sta succedendo.

"E perchè Jimin sembra stia avendo una crisi nervosa?"

Jungkook.

Lui sì che non può assolutamente venire a conoscenza di qualcosa che non avrebbe proprio dovuto esserci lì dentro, o meglio, non avrebbe dovuto esistere affatto perchè il suo piccolo cuore non reggerà.
Ne sono convinto.
Non reggerà lo strazio di vedere tutta la macabrità nascosta in quella scatola dalle sembianze sospette.

Eppure è qui, circondato teneramente da un accappatoio rosa che lo avvolge come una copertina calda mentre aspetta una spiegazione da me e da Jimin, quest'ultimo seduto sul divano con le lacrime agli occhi e il corpo invaso da fastidiosi tremori che gli fanno sbattere i denti.

"Jungkook."
Lo ammonisco con tono fermo poco dopo aver elaborato più e più volte il suo quesito, quasi non volessi cogliere il significato e l'intenzione celata dietro alle sillabe che l'hanno composto per paura di dovermi trovare faccia a faccia con qualcosa che va oltre le mie capacità. Di conseguenza spero che almeno colga nella mia voce, all'apparenza dura, il segnale che gli sto disperatamente lanciando con tutto, e dico tutto, il cuore in gola.

Perchè non deve vederlo.

"Mi state facendo preoccupare e non ho assolutamente intenzione di rovinarmi la serata, per cui su, parlate."
Le sue sopracciglia si contraggono in un cipiglio ben visibile, conferendogli un'aria seria che non sono abituato a vedere su di lui, non su un ragazzo dal volto dolce e dall'animo leggero anche se, a dire il vero, di leggero non ha proprio niente.

Non ha mai avuto niente.

"Dovresti." Sussurra l'amico biondo in un possibile stato di trance, portando il neo demone a incuriosirsi maggiormente e me, scarognato fino alla morte, a deglutire con enorme difficoltà.
"Dovresti proprio preoccuparti."

"Sta zitto." Lo incenerisco con uno sguardo truce, impensierito dal fatto che il castano possa ricadere nuovamente in quel turbine dispotico che gli ha sempre risucchiato via tutte le forze, tutte le ragioni di vita. Per questo non voglio che si avvicini neppure di un millimetro all'oggetto posto al centro del salotto.

Davvero.
Non voglio.

"Ne ha tutto il diritto Taehyung, lasciagliela aprire."

Mi prendo un attimo per fissarlo incredulo anche se so che non sta ragionando. So che Jimin si è lasciato prendere dal panico e non riesce più a distinguere ciò che è bene da ciò che è male, difatti non mi sta aiutando per niente e se ne infischia se rischio di ritrovarmi in casa con un ragazzo depresso che ha istinti suicida e il suo amichetto strambo che è diventato un vegetale.

"Non se ne parla."
Le mie cavità orbitali si assottigliano nella sua direzione piantandosi per bene sulla figura vibrante del ragazzo tinto, ciò soltanto per potergli trasmettere tutto il senso di disapprovazione che gioca a fare capriole al mio interno, destabilizzando i battiti cardiaci che sembrano seguire un proprio ritmo volontario.
Spero tuttavia di condividere questa emozione negativa con lui per fare in modo che riacquisti un po' della ragione persa, forse così si renderà conto delle cazzate che sta sparando senza sforzarsi di elaborare un piccolo ragionamento o una riflessione prima di aprir bocca, quasi non fosse lui a parlare, quasi fosse il burattino di qualcun altro.

The Feelings I Feel For You... (Vkook) #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora