Capitolo 26

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Pov's Taehyung

Le suole consumate delle mie scarpe entrano in contatto con il manto innevato depositato sul suolo smorto di questa foresta illusoria, tale perchè ogni albero sembra essere lo stesso, ogni sentiero sembra essere identico a tutti quelli che ho già percorso, e ogni rumore sembra essere uguale a quello che mi ha drasticamente perseguitato fino ad ora.

Lamentele.

Però non ho a che fare con dei semplici piagnucolii volti a ridimensionare le poche briciole di pazienza che ho sempre conservato.

Ora è diverso, tutto diverso.

Perchè è dei suoi fottuti versi di pianto che si tratta, al posto di rendermi frustrato a livello mentale pertanto mi stanno solo facendo appassire dentro, nel profondo del petto, dell'anima. E questo non posso sopportarlo ancora per molto dato che la fossa che hanno scavato all'interno dello stomaco mi sta rendendo impossibile anche solo ingurgitare della miseria aria.

È da ormai tutta la giornata che sono in cammino nella speranza di intercettare una chioma rossa alquanto familiare fra le numerose ramificazioni dei pini innevati che cospargono questa foresta, solo che non credo di essere pronto a trovarlo perchè poi so di dovermi limitare a restare fermo a guardare mentre sarà impegnato a struggersi rannicchiato in quel pozzo di sofferenza in cui tende spesso a precipitare.

Le mie gambe tuttavia sono ancora impuntate a calpestare ogni centimetro di questo bosco, piuttosto fitto, per trovare quel ragazzo prezioso che è stato inghiottito ancora una volta da un'aura a lui palesemente ignota. Questo perchè, malgrado il Sole stia tramontando, non posso permettere che Jungkook faccia qualcosa di insano o che decida di avvicinarsi al confine della città per diffondere terrore fra le strade di Seoul, idea che prenderà sicuramente in considerazione data la sua inclinazione verso le anime.

Ecco perchè devo trovarlo ad ogni costo, cosa che avrei già dovuto fare quando mi sono risvegliato dallo stato di trance in cui ero piombato dopo averlo visto sparire tra la vegetazione imbiancata dall'inverno.

Ero talmente sconvolto da essermi a mala pena reso conto di Yeontan che giaceva tutto fradicio sulla riva del fiume, trasportato là dalla corrente che lo aveva risucchiato quando Jungkook ha letteralmente spaccato in due la superficie del corso liquido, causando la sua caduta in acqua.

Direi che io mi sia sentito più che sollevato quando ho controllato le condizioni del cagnolino per accertarmi che non presentasse alcuna ferita dopo esser rimasto là dentro per chissà quanto tempo, anche se certamente meno rispetto ai minuti che hanno imprigionato Jungkook là sotto.

Fatto sta che dopo aver afferrato Tannie ho iniziato subito a dirigermi verso la direzione dalla quale sentivo provenire il battito del cuore dell'attuale demone, in quanto affetto da rapidi pompaggi sanguigni che lo hanno fatto impazzire oltre che renderlo più udibile, e ciò mi ha portato fino alla villa in cui conviviamo, la stessa che ho scoperto fosse stata vittima di un uragano che ha fatto completamente a pezzi la porta del garage.

Non c'ho messo neanche un secondo a capire che era stato lui, in quanto si trattava di una cosa abbastanza scontata, così ne ho approfittato per lasciare a casa Yeontan e ho proseguito con le mie ricerche, anche se adesso mi ritrovo disperso nella foresta senza riuscire ad avvertire neppure una timida pulsazione proveniente dal suo organo vitale.

Ciò sta ad indicare soltanto due possibilità.

O la trasformazione è finita e, perciò, è ritornato ad essere l'innocuo umano che è stato fino a qualche ora prima, o sarà già arrivato dall'altro capo del pianeta, pertanto è così lontano da non permettermi di sentirlo in alcun modo.

The Feelings I Feel For You... (Vkook) #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora