Mi alzo in punta di piedi cercando Max e quando lo vedo in lontananza mollo Pony senza lasciarla nemmeno rispondere.
“Lo so, lo so sono in ritardo, hai già conosciuto lo scapolo d’oro con cui sto per essere accoppiata?”
Glielo dico facendo qualche posa da atteggiata, con la mano che prima passa tra i capelli, alzandoli dal basso e facendoli spostare da davanti a dietro la spalla e poi si poggia sul fianco.
Max a differenza del solito non mi salta addosso come un cane che non vede da giorni il suo padrone.Scoppia comunque a ridere.
“Non ne ho ancora avuto il piacere, ma non vedo l’ora, cosa avevamo scommesso? Skin head o maniaco serial killer?”
Dice portandosi la mano al mento con l'espressione del pensatore.
“smettila, lo sai che se continui a dirmi queste cose rischierò di avere gli incubi per giorni e sarai costretto a consolarmi”
Glielo dico facendogli un occhiolino, seguito da una linguaccia.Lui, che, a quel punto aveva appena iniziato a sorseggiare la birra, fa una strana smorfia e inizia a tossire.
Dopo essersi schiarito la voce mi prende per le spalle e mi fa ruotare di qualche grado in direzione di una ragazza che non avevo notato e che sta studiando senza ombra di dubbio ME.
“Chiara ti presento Nadia, si è da poco trasferita qui ed è abbastanza pazza da trovare interessante la mia compagnia”
Sgrano un po' gli occhi consapevole di aver appena alluso al fare sesso con Max davanti alla ragazza alla quale sta girando intorno in questo momento. Pessima mossa.
“Ti chiedo scusa non ti avevo vista, è un piacere conoscerti. Come ti trovi qui?”
Dico con forse un po' troppo entusiasmo.
Lei mi guarda sospettosa, il mio tono amichevole e il sorriso a 300 denti non devono averla ingannata.
“Piacere mio, mi trovo bene grazie”
Risponde impassibile senza cambiare espressione.
Capisco che non è nelle sue intenzioni approfondire la mia conoscenza e così faccio un sorriso solare a lei, accompagnato da occhi che chiedono scusa quando mi volto verso di lui e li saluto.
“ti farò sapere come è andata Max, prega per me”
Urlo già rivolgendogli le spalle.
Non ascolto la risposta perché troppo imbarazzata e torno al bancone trovando Pony che ora indossa i suoi abiti per uscire.
“Chiara ti presento Stefano”
Mi indica un ragazzo dai capelli biondo scuro, il viso tutto curato, troppo curato per essere un ragazzo.Ha una barba estremamente simmetrica, come se gli fosse stata tatuata in faccia ed un accenno di strabismo.
Dio non di nuovo, ma che problemi ha questa ragazza? Viviamo quasi in simbiosi e non ha ancora capito quale sia il mio tipo.
“Piacere -dico rivolgendomi al povero malcapitato - che dici di offrire il primo giro di shot?"
Lo colgo alla sprovvista e lo metto in difficolta tanto che è costretto a rispondere di sì con tanto di labbro tremante, come se avessi ruggito.Si allontana per andare al bancone e io ne approfitto per attaccarmi alla giacca di jeans di Marco
“ti scongiuro, almeno tu, smettila di portare ogni venerdì casi disperati, ti sembro il suo tipo Marco?
Ha balbettato per rispondermi, lo sai che è una vittima troppo semplice.
Non si portano gli agnelli nella tana del leone. Non sarà in grado di gestirmi e finirà col tornare a casa piangendo come era successo con l’altro tuo amico, come si chiamava?
...Giulio!”Gli dico senza prendere fiato e strattonandolo per il braccio.
Ammetto che quando mi ci metto posso essere davvero insolente e se non sono interessata a qualcosa (o qualcuno) ho sempre la tendenza ad “eliminarla” prima che diventi un problema.
“A parte che si chiamava Giuliano, comunque non so più che fare, Marti mi stressa davvero tanto per portare qualcuno a questi incontri e io ormai ho quasi finito gli amici da poterti presentare. Pensa che questo l’ho fermato per strada poco prima di arrivare al bar…”
Cerca di giustificarsi Marco bloccandosi però a bocca aperta e occhi sgranati tutto d'un tratto.
Si è reso conto di aver parlato più del dovuto, e guarda verso Pony con occhi da cucciolo implorandola di non ucciderlo.Mentre lei sta per lanciargli contro la sua ira funesta io li interrompo facendomi uscire dalla bocca una risata sguaiata e contagiosa.
Scoppiano a ridere anche loro, anche se Marco si becca lo stesso un coppino.
Gli occhi di tutti e tre sono ormai lucidi e gli addominali fanno male dal troppo riso quando poi ci blocchiamo vedendo tornare il povero Stefano non quattro shottini di tequila.
Li buttiamo giù e dopo aver visto che stava per avere un conato di vomito capisco che anche provandoci non sarei mai riuscita a trovare qualcosa in comune con lui.
“Oh mio Dio, mi ha appena chiamata mia madre e devo raggiungerla. Scusate ragazzi” dico prendendo in mano il telefono e portando la mano alla bocca, con tanto di sguardo mortificato.
Marco e Pony sanno che è il mio messaggio in codice per dire addio sfigati, così sorridono, Polly sbuffa un po' poi mi lancia un bacio.Senza curarmi troppo dello sguardo di Stefano che ancora mi segue da lontano raggiungo il resto della compagnia e finalmente mi siedo sorseggiando una delle birre che erano appoggiate sul tavolino.
Mmm...
"Ambrata, doppio malto.
La mia preferita".Questo capitolo é di passaggio ma continuando a leggere scoprirete che contiene piccoli indizi importanti.
BACI ❤️
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NON MI LASCERÒ
ChickLit"L'universo ha finalmente ascoltato le mie preghiere e a volte quasi ho paura di ringraziarlo ad alta voce, come se volessi tenerglielo nascosto, facendogli credere di essere ancora quella ragazzina infelice a cui non importa più di vivere". Anche l...