7. lo desideravo

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Ognuno si perse nello sgaurdo dell'altro.
Eravamo bloccati, come portati in un'altra dimensione.
«Non resisto più!» disse d'un tratto poi si avvicinò ancora di più alle mie labbra fino a congiungerle.
Iniziò a darmi questo bacio a stampo che approfondì sempre di più.
Sentì qualcosa dentro di me.
Solo quando ci mancò il respiro ci staccammo.
Ritornammo a guardaci ma poi lui di scatto si alzò e mise le mani sulla testa.
«Che c'è Luca?» domandai preoccupata del suo comportamento.
«Non dovevo baciarti!» poi iniziò a camminare in direzione dell'uscita del parco.
Non capivo la sua reazione.
Lo inseguì e cercai di chiamarlo più volte ma non mi diede ascolto.
Gli bloccai dal polso e lo feci fermare.
«Che ti prende?» domandai preoccupata.
«Non dovevo baciarti.»
«Perché?» continuai innervosita.
«Perché non è rispettoso mei tuoi confronti! So che non ti piaccio e che è tutto inutile!» disse iniziando a piangere.
«Hey, calmati! Chi ti ha detto che non mi piaci.» dissi accarezzandogli la guancia.
«Lo so e basta.» mi rispose abbassando lo sguardo.
Misi le mani dietro il suo collo e lui d'istinto mise le sue lungo i miei fianchi.
«Sei molto carino Luca.» lo rassicurai chiudendo gli occhi e appoggiando la fronte sulla sua.
«Sì ma non ti ho rispettato. Ci conosciamo da poco e...»
«Non hai sbagliato a fare ciò che ti sei sentito! Io sono felice del gesto che hai fatto perché lo desideravo.» dissi sorprendendo anche me stessa.
Mi sorrise e poi mi diede un bacio a stampo.
Dopo ci prendemmo per mano e facemmo un giro sulla via principale.
Per la prima volta mi sentivo davvero bene con un ragazzo.
«Ti porto a casa.» disse sorridendomi.
Annuì.
Camminammo per qualche isolato fino ad arrivare davanti a quella villetta di un giallo spento.
«Grazie di tutto Luca.» dissi sorridendo.
Lui rimase immobile.
Stavo per entrare quando mi bloccò.
«Devo dirti una cosa.» disse lui fermandomi e facendomi avvicinare a lui.

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