19. ti amo Fede

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Entrai nel bar e le trovai sedute al tavolino.
«Buongiorno ragazze!» dissi sedendomi.
Avevano il viso nervoso e l'aria scocciata.
«Che succede?» domandai preoccupata.
«Credi che Luca non ci racconti le cose?» disse Vittoria stupita.
Sbuffai e scossi la testa.
«Ma ti rendi conto?! Dici a Luca di provare qualcosa per lui e poi vai in Francia con suo fratello?!» mi rimproverò Shady.
«E sicuramente non avete girato solo per i musei lì...» disse Vittoria schifata.
«Se vuoi sapere se abbiamo scopato no, si è fermato per rispetto di Luca.» risposi innervosita.
Rimasero stupite e incredule ma poi riassunsero quell'aria scocciata.
«È comunque sbagliato Fede! Non dovevi andarci.» disse Vittoria scuotendo la testa.
«È la mia vita, scelgo io cosa devo o non devo fare.» dissi puntandogli il dito.
«Non fidarti di lui Fede.» disse Vittoria predandomi.
«Per lo meno non sbagliare come abbiamo fatto tutte noi. Abbiamo sempre pensato che fosse come suo fratello ma invece ci ha solo usato.» affermò Shady schifata.
«Non mi interessa se siete state o meno con Riccardo: lui non è come lo credete voi.» dissi alzandomi.
«Dove vai?» mi domandò Vittoria.
«Non sto al tavolo con gente che non è più mia amica!» poi me ne andai via in lacrime.
Come potevano davvero aver detto quelle parole!
Riccardo non era così, non usava le ragazze.
Camminai a lungo quel giorno senza sapere dove andare.
Avevo perso tutto e tutti.
Luca.
Shady.
E soprattutto Vittoria.
Mi sedetti su una delle panchine di un parco poco distante da casa mia.
«Che ci fai qui?» mi domandò una voce ridendo.
Alzai lo sguardo pieno di lacrime e lo guardai.
«Che successo?!» continuò Riccardo sedendosi accanto a me.
«Ho litigato con le mie amiche per te.» dissi asciugandomi le lacrime.
«Perché?» mi domandò prendendomi la mano.
«Dicono che non sei davvero così. Sei solo un approfittatore.»
«Fede, con le altre ragazze lo sono stato ma con te sento davvero le farfalle nello stomaco. Quando ti vedo non riesco a trattenere la gioia. Quando so che stai bene con me mi sento come un eroe. Io ti amo Fede.» disse lui sorridendomi più che mai e con gli occhi lucidi.
Gli sorrisi e poi avvicinammo le nostra labbra fino a congiungerle.
«Ti va di dormire da me?» mi domandò quando ci staccammo.
Aveva un bellissimo sorriso quasi da sembrare un angelo.
Annuì e lui sorrise.
Mise la mano sulla mia guancia e riavvicinò le nostre labbra facendoci baciare di nuovo con quella passione che mai avevo provato finora.

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