11. problemi

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«Ti ringrazio per questa serata fantastica e per esserti aperta con me.» disse Riccardo davanti al cancello di casa mia.
Ero confusa, lo ammetto.
24 ore prima c'era Luca davanti a quel cancello e adesso invece c'era suo fratello.
«Adesso vado, grazie di tutto Riccardo.» poi lo abbracciai e scappai dentro in casa.
Salì al piano di sopra e la ritrovai lì sul letto che dormiva.
La svegliai.
«Avete fatto tardissimo!» disse sbadigliando mentre guardava l'orologio.
Erano le 02.00 del mattino.
«Ti ha incastrato vero? Siete andati a letto insieme?» mi domandò innervosita Vittoria.
«No Vittoria, non è come lo immaginate tutti voi! È una bravissima persona!» dissi spogliandomi.
«Certo, dopo che ti avrà portata a letto voglio vedere come si comporterà!» disse lei innervosita.
«Gli ho raccontato dell'incidente.» le confessai abbassando lo sguardo.
«Ho pianto e lui mi ha detto che ci sarebbe stato. Mi fido di lui.» dissi innervosita.
«Oh...capisco. Beh, penso tu abbia sbagliato ad aprirti con quello stronzo.» disse prendendo le sue cose.
«Adesso vado Fede. È tardi!» poi mi diede un bacio sulla guancia e si calò dalla finestra.
Misi le mani sui capelli e sbuffai.
Mi buttai sul letto e il mio pensiero era lui.
Com'era possibile? Mi ero quasi come "invaghita"?
No, era impossibile.
Io ero innamorata di suo fratello.
Ma se fossi stata innamorata anche di lui?!
Era un problema, un grandissimo problema.
Mi alzai e corsi in bagno per farmi una doccia: dovevo pensare.
Mi sedetti a terra e aprì l'acqua.
Batteva su di me bagnandomi completamente.
Chiusi gli occhi. Vedevo Riccardo.
Forse ciò che mi avevano proibito fin dall'inizio si stava avverando.
E questo era un grande, anzi grandissimo problema.

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