In this moment

14. scusami

«Volevo scusarmi con te. Non dovevo picchiarlo.» disse Riccardo mortificato.
«Non devi chiedere scusa a me ma a tuo fratello.» dissi nervosa.
«Preferisco te a Luca. So che anche tu sei arrabbiata con noi.» continuò sfregandosi le mani.
«Siete davvero ridicoli!» dissi alzando il tono di voce.
«Lo so. Sto davvero male. Pensare di averlo picchiato mi fa sentire una merda ma l'ho fatto per lui.» disse Riccardo incominciando a piangere.
Presi la sua mano e la strinsi alla mia.
«Credo di dover andare a casa adesso.» disse guardandomi.
Eravamo nel giardino di casa mia. Dopo essermi sdraiata rimasi poco alla festa. Ero troppo nervosa per stare lì.
Corsi a casa mia ma evidentemente lui mi aveva seguito.
«Stai ancora un pochino.» gli chiesi stringendolo a me.
«Ok. Vieni qui.» disse facendomi accoccolare al suo petto.
Eravamo su una sdraio e abbracciati l'uno all'altra.
«Luca come sta?» domandai curiosa.
«Gli ho messo del ghiaccio in faccia, l'ho medicato e l'ho messo a dormire.» disse sbuffando.
«Questo è quello che apprezzo di te: anche se avete litigato e lui ti ha tirato un pugno, tu ti sei preso prima cura di lui e poi di te.» dissi sorridendogli.
«Io gli voglio troppo bene. Soffro a litigare con lui.» disse mettendosi una mano sugli occhi.
Gli diedi un bacio sulla guancia e poi mi alzai.
«Dove vai?» mi domandò lui sorridendomi.
«Meglio se vai a casa. Appena arrivi abbracciatelo tutto. Approfittati della sbronza.» dissi ridendo.
Lui annuì e poi si alzò.
Lo accompagni alla porta di casa.
Mise le mani sui miei fianchi e mi strinse a sé.
Mi sembrava di essere catapultata in un film.
Mi diede un bacio sulla fronte rimanendo lì per un po'.
Poi si staccò e se ne andò via in fretta e furia.
Andai in giardino per mettere in ordine quando notai che aveva lasciato lì la sua felpa.
La presi e la odorai. La strinsi a me e poi la indossai. Mi era enorme.
Sorrisi e poi corsi in camera mia e mi addormentai pensando a lui. Riccardo.