«Cioè mi stai dicendo che eravate sdraiati ma non ne ha approfittato per scoparti?!» mi domandò Shady colpita.
Annuì.
«Notevole!» disse Vittoria guardandola.
«Rimarrò fedele al fatto che bisogna sperimentare per giudicare.» dissi alzandomi e prendendo la mia borsa.
«Dove vai?» mi domandò Shady.
«A casa. Sono davvero stanca e voglio dormire un po'. I miei zii non ci saranno fino a domani perciò ne approfitto per dormire quanto voglio.» dissi sorridendo.
«Magari stasera ti passiamo a trovare!» disse Vittoria deglutendo un biscotto.
Annuì e poi le salutai.
Andai a casa con passo spedito per potermi godere prima la mia giornata di pura pace.
Appena entrai chiusi tutte le tapparelle e attaccai l'aria condizionata in tutte le camere.
Misi il mio film preferito e mi sdraiai sul divano mangiando schifezze.
D'improvviso però mi addormentai.
Ero davvero stanca in seguito ai precedenti giorni troppi frenetici e con continue feste.
Mi risvegliai al suono del campanello.
Mi spaventai e saltai dal divano dalla paura.
Controllai l'orologio: 20:30!
Avevo davvero dormito tutto il pomeriggio?!
Mi alzai e andai alla porta per vedere chi era.
Aprì e lo trovai con in mano due sacchetti del McDonald.
«Cosa ci fai qui?» domandai ridendo.
«Per farmi perdonare!» disse Riccardo abbassando la testa.
«Ma io non sono arrabbiata con te.» gli risposi ridendo.
«Beh, una scusa in più per venirti a trovare!» disse grattandosi la nuca.
Sorrisi a quelle parole e poi arrossì pesantemente.
Cosa stava succedendo?!
Ci sedemmo sul divano ed iniziammo a mangiare.
Feci ripartire il mio film preferito: Colpa delle Stelle.
«Di cosa parla?» mi domandò bevendo la Coca Cola.
«Scherzi vero?»
Scosse la testa.
«Beh allora devi proprio vederlo!» dissi alzando il volume.
Terminato di mangiare ci guardammo e lui mi avvicinò a sé avvolgendomi tra le sue braccia.
Il mio cuore era un sussulto ed ero incapace di rilassarmi.
Partì la scena del bacio alla casa di Anna Frank.
Fu davvero frustante quel momento.
Mi sentì osservata perciò lo guardai e vedi il suo sguardo fisso su di me.
Guardai a lungo i suoi occhi azzurri e mi ci persi dentro.
Avvicinammo piano piano le nostre teste.
Le nostre labbra erano vicine, troppo vicine.
Una finì sull'altra facendole congiungere.
Erano perfette l'una con l'altra.
Iniziò a baciarmi e piano lo intensificò rendendo il respiro di entrambi pesante.
Mi sdraiai piano piano seguita da lui che si posizionò tra le mie gambe.
Chiese accesso alla mia bocca e io senza perdere tempo gli diedi l'accesso perché era tutto ciò che volevo.
Mi sentivo in paradiso ma d'un tratto fummo obbligati a fermarci.
Qualcuno suonò il campanello.
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Fanfiction[COMPLETATA] Federica Carta sarà costretta a trasferirsi in seguito alla perdita dei suoi genitori. Andrà a vivere da sua zia dove i ricordi estivi la logoreranno. Incontrerà vecchi amici ma ad un certo punto si troverà ad un bivio d'amore dovrà sce...