Entrammo nel centro commerciale: io al centro e con ai lati Shady e Vittoria.
Potrà sembrarvi strano ma il mio comportamento era profondamente cambiato dall'inizio. Amavo stare con Shady e Vittoria per il semplice fatto che non mi compativano e perché mi volevano bene.
«Allora, prima andiamo in questo negozio e poi...» disse Vittoria bevendo il suo cappuccio.
Ero troppo poco interessata per darle ascolto.
Mi guardavo intorno e vedevo il mondo muoversi.
Gente che rideva, chi scherzava, chi litigava e chi piangeva. Bambini che correvano e mamme che li sgridavano. Già, mamme che potevano ancora sgridare i loro figli e bimbi che potevano ancora essere rimproverati dalle loro mamme. Avrei dato di tutto per sentire ancora una volta la mia mamma urlare il mio nome.
«Mi stai ascoltando?» mi domandò Vittoria innervosita.
«Sì, scusami.»
«Cosa stavi facendo?» mi domandò Shady.
«Stavo guadando quelle mamme con i bambini.» dissi sorridendo e abbassando lo sguardo per trattenere le lacrime.
«Dai andiamo a fare un giro!» mi dissero facendomi alzare.
Girammo e rigirammo per tutto il giorno quel centro commerciale e stavo per uscirne pazza.
Non ero tipa da centro commerciale.
Mi piacevano i luoghi appartati, senza gente attorno, per sentirmi libera e per pensare.
«Perché non andiamo a prenderci un caffè?» domandò Shady nel pomeriggio inoltrato.
E già, era passata quasi tutta la giornata e noi eravamo ancora lì.
Annuimmo entrambe e ci recammo nel bar del mattino.
Ci sedemmo, prendemmo i nostri caffè quando d'improvviso vidi le mie amiche spalancare gli occhi.
«Che succede?» domandai preoccupata.
«Non girarti!» disse Vittoria.
Mi voltai e lo vidi.
Era Riccardo, il fratello di Luca, il playboy, il ragazzo che mi aveva fatta sentire strana con poche parole.
Stava venendo nella nostra direzione.
«Sta venendo qui!» dissi rivoltandomi verso le mie amiche.
«Andiamocene!» disse Vittoria innervosita.
Ma fummo troppo lente.
«Ciao ragazze! Come state?» domandò Riccardo sorridendo.
«Bene grazie, a te come va?» rispose Shady alzandosi.
«Bene.»
«Tu non sei la ragazza contro le donne ubriache?» mi domandò ridendo.
Annuì.
«Beh, io sono Riccardo.» disse porgendomi la mano.
«Federica.» dissi stringendogliela.
«Piacere di fare la tua conoscenza.» affermò sorridendo.
«Andiamo a mangiare qualcosa insieme?» ci domandò lui.
«No grazie, noi dobbiamo andare.» disse Vittoria iniziando ad andarsene.
«Io mi fermo volentieri a mangiare.» dissi sorridendo.
Mi fulminarono con lo sguardo.
Perché mi stavo comportando così?!
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Fanfiction[COMPLETATA] Federica Carta sarà costretta a trasferirsi in seguito alla perdita dei suoi genitori. Andrà a vivere da sua zia dove i ricordi estivi la logoreranno. Incontrerà vecchi amici ma ad un certo punto si troverà ad un bivio d'amore dovrà sce...