21

15 6 8
                                    

Ci stacchiamo dall'abbraccio. Ora è più felice. Glielo si legge negli occhi.
Mi fa cenno di entrare nella camera, ed io mi siedo sul suo letto. Lui mi osserva. Magari si aspetta che gli dica qualcosa, ma non so cosa dire. Faccio per dire qualcosa quando lui mi ferma.

"no aspetta. Parlo prima io. Sono stato un cretino, un coglione a comportarmi così con te. Hai tutto il diritto di essere arrabbiata con me, ma ti prego non esserlo più. Ho passato una settimana nella merda, piena di rimpianto e tristezza. Mi pento, mi pento di tutto. Mi pento di non averti riaccompagnata a casa alla festa, mi pento di non averti detto tutto, mi pento di essere scappato dopo il bacio. Ma di una cosa non mi pento. Non mi pento di averti baciata. Non mi pento di quello che ho fatto. Perché... Perché io ti amo Stacy. Ti amo da quando ti ho visto nella segreteria. Ti amo da quando i tuoi occhi si sono posati su di me. Ti ho amato quando ci siamo seduti accanto
alla prima lezione insieme. Ti ho amato quando ti ho baciato. E ti amo tuttora. Voglio scordare il passato e stare con te. Voglio solo questo. "

"Joel il passato non si può scordare, e non se ne va. Ci perseguita, ed io lo so bene. Anche io non ti ho detto tutto sulla mia vita, ma dei segreti a volta sono necessari, altrimenti non ci guarderemo per quello che siamo. E Joel... Anche io ti amo. Ti ho sempre amato." mi alzo dal letto e lo guardo negli occhi. In un secondo le nostre bocche sono unite in un bacio passionale e pieno di rimpianto. Non lo lascerò mai più. Mai. O almeno così  spero.

Lui si stacca da me.

"ora io dovrei andare... "

"perché non resti a cenare da noi?" mi domanda. Valuto le possibilità: restare a cenare qui e conoscere i suoi genitori, oppure tornare a casa e mangiare qualcosa riscaldato al microonde. Preferirei la seconda...

"perfavore, fallo per me." dopo un'attimo di esitazione rispondo.

"ok va bene... Ma una sola cosa."

"dimmi tutto"

"sono vestita in tuta"

"e con ciò?"

"ecco... Mi pare inopportuno conoscere i tuoi genitori in tuta..." Joel ride. Quella sua risata bellissima...

"allora ascoltami. Sei bellissima così. Saresti bellissima pure con uno straccio addosso, oppure con la cosa che ti sta peggio al mondo. Sei bellissima e naturale così."

"ok.." dico poco convinta.

"senti allora facciamo così. Io nel mio armadio ho dei vestiti femminili che devo dare a mia cugina che erano di mia madre. Tu rovista e prendo quello che preferisci, io intanto vado a farmi una doccia e a farmi la barba ok?"

"va bene."

Joel si avvia nel bagno, mentre io rovista nell'armadio. La prima cosa che noto sono dei leggins della mia taglia (che culo), ma di magliette decenti invece nulla. Cazzo. Dovrò inventarmi qualcosa. Prendo una delle magliette a maniche corte di Joel e la indosso. Mi sta largahissima. Provo a mettermela nei pantaloni, ma sembro che sono grassa, così ci faccio un nodo di lato. Prefetto. Lascio i capelli sciolti, e resto in piedi ad osservarli allo specchio. Sto per conoscere i genitori di Joel per la miseria. Cosa vorranno mai sapere da me?!

Joel interrompere I miei pensieri uscendo dal bagno con solo una
Un'asciugamano legato in vita lasciando i suoi addominali e la sua V accentuata in bella vista. Ha ancora i capelli bagnati dalla doccia. È bellissimo.

"vuoi restare a fissarmi pure mentre mi vesto?" mi domanda sorridendo.

"certo che no." dico girandomi. Se pensa di fregarmi si sbaglia di grosso. Io non mi faccio prendere da due addominali...

"peccato.."

Come peccato?! Ma che si è fumato nel bagno?!

"ok puoi benissimo girarti" mi dice afferrandomi i fianchi dal dietro.

ci baciamo. Un bacio semplice. Si stacca subito da me.

"mi piace come ti sta la mia maglietta"

"ah sì? Allora non ti dispiace se me la porto a casa come ricordo vero?"

"portatela pure a casa e mettila sotto il cuscino mi raccomando!"

"ma io stavo scherzando..."

"io no invece."

"è pronto!!" sento una voce femminile venire da giù.

"andiamo?"

"ehm... Sì." sono in ansia.

"non ti preoccupare. Se succede qualsiasi cosa ti do il permesso di scappare in bagno."

"ma grazie. Molto confortante." dico sorridendo.

Scendiamo le scale e andiamo nella sala da pranzo: il tavolo è enorme per solo 3 persone, ed è pieno di prelibatezze, che per una buongustaia come me è uno spettacolo.

Stai per conoscere i genitori del tuo fidanzato e tu pensi al cibo?!

È? Ah già si!!

"Mamma, papà, vi presento Stacy, la mia ragazza. Stacy ti presento i miei genitori."

"piacere di conoscerla signor..."

"James."

"ed è un piacere per noi conoscerti Stacy. Joel ci ha parlato molto di te, ed io e James non vedevamo l'ora di conoscerti"

Ci sediamo a tavola. Mentre aspetto che qualcuno inizi a mangiare prima di me squadro i genitori di Joel: il padre già lo ho conosciuto, mentre la madre è nuova per me. Ha gli stessi occhi di Joel, ma i suoi capelli invece di essere castano scuro come quelli di suo marito sono biondi. È proprio una bella donna.

"buon appetito" sentenzia James.

"altrettanto" rispondo io. Nessun'altro ha risposto e quindi mi sento un po' in imbarazzo, ma pazienza. Sono stata ben educata, quindi non devo vergognarmene!! Meno male che non ci sono gli spaghetti, altrimenti lì sì che avrei fatto una brutta figura!!

"Stacy come vanno gli studi?" ecco che inizia l'interrogatorio. Ma io sono pronta.

"bene, spero di passare bene l'anno, così da poter scegliere un buon college"

"che lavoro vorresti fare da grande?" mi chiede il padre. Di sicuro non la casalinga come tua moglie!!

Smettila e rispondi!!

"ancora non lo so, ma sono impuntata verso la scientifica"

"interessante.."

La cena va avanti, ma io lo so che le domande personali arriveranno tra poco. Appunto.

"senti Stacy... Perché ti sei trasferita in questa cittadina sperduta?"

Per scappare dal mio passato e trovare mio padre che è un alcolista cronico, e lo vorrei uccidere per questo, ma è pur sempre mio padre. È vero: non sta mai a casa, è sempre a bere, e ha speso tutti i suoi soldi in alcolici. Ma è pur sempre mio padre.

"volevo passare un po' di tempo con mio padre. Non lo vedo da quando ero piccola"

"tuo padre non ha reagito molto bene al divorzio con tua madre vero?" madre impicciona che non sei altro.

"no non ha reagito molto bene"

"quindi è vero che è un alcolista e che non si fa vedere più a casa perché passa le maggior parte del tempo ad ubriacarsi?" padre stronzo e troppo ricco che asseconda la moglie. Mi sto incazzando. E ogni volta che mi incazzo divento bollente e le lacrime mi salgono agli occhi. E sta per succedere proprio adesso.

" può darsi... Scusate ma devo proprio andare in bagno. " mi alzo e in pratica corro in bagno. Non so dove sia il bagno normale, quindi vado in quello di Joel. Mi guardo allo specchio. Sembra che sto per esplodere. Sono una bomba ad orologeria. E sto per fare BUM.



La mia dolce metà💛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora