È passata una settimana da quando io e Joel ci siamo lasciati. O meglio, io l'ho lasciato. In pratica non mi parla più, ed io non capisco il perché. Ammetto che da quando non ci parlo soffro, soffro molto. Mi mancano i suoi abbracci, i suoi baci... Mi manca tutto di lui.
"Stacy.... Stacy sei con noi?"
"è?? Ah sì."
"Ti posso parlare un'attimo??" mi chiede Clare con una certa impazienza.
"Sì dimmi pur.."
"in privato." dice allungando una mano e trascinando vicino al bancone del bar.
"Stacy che hai?"
"Niente." mento.
"Sì, e io sono la fata turchina... È da un'ora che siamo in questo bar con i nostri amici e tu pensi ad altro. Quindi o ora mi dici cosa è che hai, oppure ti scaracchio in un occhio."
"Ok ok.... La scorsa settimana mi sono lasciata con Joel."
"E tu me lo dici adesso!?! Ci credo che stai così se vi siete lasciati, io lui lo ammazzo..."
"Il fatto è che l'ho lasciato io." ammetto.
"Che cazzo hai fatto?!"
"L'ho lasciato, e ora non mi parla più."
"Ma cosa hai dentro la testa le canne di bambù?!!!" lascio che Clare finisca la sua sfuriata su di me e poi mi guarda negli occhi.
"Lui ti manca?"
"troppo"
"Ne sei sicura?"
"Morirei senza di lui."
"E allora che cazzo stai aspettando, vai da lui e risolvi la cosa no?!!"
"Non è così semplice..."
"Invece È così semplice. Ora si vede che non sei felice, e ti ho vista quando sei con Joel. Spruzzi felicità da tutti i pori. Torna da lui. Per qualsiasi cosa abbia fatto, perdonalo."
Ci penso un'attimo. Il mio cervello mi dice che non non dovrei, che devo pensare ad altre cose tipo Jason, i miei genitori.... Ma il cuore mi dice che devo correre da lui. Devo. Inizio a correre per la città. La gente mi guarda male, ma non mi importa, non so neanche dove sia, cosa stia facendo, so solo che devo andare da lui. Attraverso le strade di fretta e a volte inciampo e cado, ma non mi interessa, mi rialzo e continuo. Arrivo alle strisce pedonali. Cazzo. Succede tutto al rallentatore. L'auto, io che cado, una luce accecante, urla, e poi tutto buio.
Sono svenuta. Me ne rendo conto, non so perché ma lo so. Riesco a sentire tutto. Mi hanno dato un sedativo.
"3 milligrammi di sedativo veloci presto! "
Sto volando su una città e per mano ho Joel, che però scompare e appare tipo come una lucina.
"il cuore, non batte più!"
si trasforma in Jason, ed è accanto a me. Cado. Chiudo gli occhi.
"uno, due, tre libera!"
Continuo a cadere. Sto per vedere tutto buio quando...
"non mollare non mollare!!! Uno due tre libera!"
Joel mi prende al volo.
"Sì!... Sì."
"Ti amo Stacy."
"Anche io Joel."buio.~•~
"Come sta?"
"Sì riprenderà. È stabile, prende coscienza e poi si riaddormenta...
Commozione celebrale... Possibile amnesia... Non si sa ancora..."Sento tutto a tratti. Provo ad aprire un po' gli occhi e vedo il presumibile dottore che sta parlando con un uomo. Sembra un ubriacone...
~•~
"Mi deve dire se si riprenderà o no!"
"Mi deve ascoltare attentamente, perché finché non si sveglierà noi non lo possiamo sapere."
"Ma io ho bisogno di saperlo adesso!"
"Sì deve calmare.."
"Col cazzo che mi calmo! È la mia rag... È una mia amica!"
Apro un po' gli occhi. Davanti a me c'è un bellissimo ragazzo. Alto, moro muscoloso. Dice di conoscermi, ma io non l'ho mai visto. Non lo vedo bene... Se tutti i miei amici sono così allora sto messa bene...
Si siede nella sedia accanto alla mia.
Mi giro a guardarlo. Mi batte forte il cuore, e una fitta di rimpianto mi colpisce. Ma cos..."Stacy?"
Buio.
~•~
"È qui da quattro giorni. Almeno dorma un pochino..."
"No, se si sveglia voglio essere accanto a lei."
"Ok..." la dottoressa se ne va.
Mi giro a guardare il ragazzo vicino a me.
Si mette a piangere. Sta piangendo... per me?
"No, non piangere...."
Si gira e mi guarda sbalordito. Poi si alza di colpo e mi abbraccia, piangendo ancora di più...
"Stacy... Stacy.... Mi sei mancata tanto.... Mi dispiace troppo.... Non dovevo, sono stato uno stupido... Perdonami..."
"Ok. Ma tu saresti?"
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La mia dolce metà💛
RomanceStacy è una ragazza intelligente e attiva e le piace molto leggere. Non vede suo padre da troppo tempo così decide di partire per un anno e andarlo a trovare; ma non se lo ricordava come lo trova adesso, è cambiato. In quella piccola cittadina cono...