Pochi minuti prima...
Sto camminando da mezz'ora vicino alla costa del mare, e non ho una meta precisa. Non c'è neanche tanta gente. Però ancora non so come fare per mettere in atto il mio piano per 'riconquistare l'amore di Stacy'... che nome idiota per un piano. È tutto così complicato. Perché non si ricorda di me? Che cosa è successo? Che cosa le ho fatto?
Magari dovrei semplicemente scordarmi di lei come lei ha fatto con me, ma quale senso avrebbe... anche perché dentro di me so che non potrei. So che non ci riuscirei. La amo troppo.
Però ogni volta che penso a lei, c'è una parte dentro di me che dice "tu ami un'altra in realtà". E so chi intende dire. So che quella piccola parte di me, una volta uscito dalla casa di Michelle, avrebbe voluto sol piangere e piangere fino a morire. Ma tutto il resto di me, adesso ama un'altra persona. E sono quasi sicuro che se lei fosse ancora viva, mi darebbe la sua approvazione.
In testa ho tante di quelle idee che non mi rendo conto di essere andato a sbattere contro una persona.
"Scusa..." dico veloce ancora nei miei pensieri.
"Ehy stronzetto, stai attento a dove cammini con quei piedini." risate.
Alzo lo sguardo sulla faccia di merda che mi ha appena insultato. Ma chi cazzo si crede di essere?!
È un ragazzo moro e neanche più di tanto alto, che è sfacciatamente fatto. Dietro di lui c'è la sua piccola cerchia che lo venera manco fosse un dio.
"Ehy vedi di moderare i toni scemo di merda." gli rispondo io. Già non sto dell' umore migliore e questo arriva a rompermi apertamente il cazzo.
So che non dovrei rispondergli cosi perché comunque sia è fatto e dovrei lasciare perdere. Ma sono così arrabbiato con il mondo e con la vita che..."Oh, il piccolino qui ha anche le palle di rispondere a quanto pare!"altre risate.
Io lo ammazzo. Giuro che lo ammazzo.faccio per andare verso di lui quando un ragazzo biondo si mette di fianco a me.
"Lascialo perdere. Roger è solo un coglione che si crede chissà chi quando invece non è nessuno." E questo chi è?? che cosa vuole da me??
"So difendermi da solo grazie, non ho bisogno del Baby sitter." il biondo mi guarda.
"Non sto cerando di difendere te. Sto cercando di salvare la vita a questo deficiente, anche se se lo meriterebbe tutto un calcio nei coglioni."
Ah. Quindi questo ragazzo solo guardandomi ha capito che lo avrei ammazzato a questo ragazzetto? E come avrebbe fatto a capire che gli stavo per saltare addosso? Si legge così tanto la mia disperazione, la mia rabbia da chiedersi se avessi avuto bisogno di aiuto?"Kevin dai rompi poco il cazzo e vattene a suonare con la tua band le tue fottutissime canzoncine sdolcinate ed oscene."
"E tu vai a sciacquarti la bocca, perché da lì dentro stanno passando troppe cazzate."
Roger allora si avvicina al biondo, e tralasciando il fatto che ci siamo 10 centimetri di differenza, si squadrano dalla testa ai piedi pronti per fare a botte. Nel frattempo le due gang si sono avvicinate l'una all'altra, spingendo me dietro quella del biondo.
Allora iniziano tutti ad urlare ed insultarsi a vicenda creando un casino assurdo.
E io? che cazzo faccio? Me ne vado, mi unisco o cerco di dividerli?A questo punto una ragazza si alza da una panchina e si dirige verso di noi. E io non posso non riconoscerla. La mia ragione di vita ormai. Il mio amore. Pur essendo dietro tutti riesco a riconoscere la sua voce e cosa stia dicendo:
"Allora brutti idioti di merda io sto cercando di parlare con la mia migliore amica e non la sento perché voi idioti non la smettete urlare. Ora voi tutti brutti ignoranti, ve ne andate a casa da mammina e piangete nel vostro brutto lettino, perché avete veramente rotto il cazzo. Avete chiarito, compreso?! Perché ci metto poco a ripetere per voi rincoglioniti!"
Silenzio. Anche se non riesco a vederla ogni sua parola mi fa passare un brivido su per la schiena.
"Roger lascia stare, sono solo dei pischelli" Risponde un tipo della gang di Roger.
"Sì, andiamo." Sento la voce biascicante di Roger che si allontana. Se ne stanno andando.
Silenzio. A questo punto restano tutti sbalorditi a guardare Stacy.
"Embè? Me lo merito un grazie no?" La sua voce mi rimbomba nel cuore e nella mente. Un sorriso spunta sulle mie labbra, ma poi all' improvviso ricordandomi le parole del dottore, ricordo che me ne devo andare prima che mi veda. E anche velocemente.
Faccio per allontanarmi mentre ci sono i vari ringraziamenti e le presentazioni, e cerco di non dare nell'occhio mentre me ne vado. Quando però...
TOOOMB
"Stacy stai bene?? Hai preso le medicine del dottore?! Che è successo vuoi stenderti?!"
Panico. La mia mente si scorda tutte le raccomandazioni del dottore e spingo tutti per raggiungere il mio amore.
"Lasciatela respirare per l'amor del cielo!" Urlo a tutti mentre tengo la testa di Stacy. mi verrebbe da chiederle di tutto, dirle che mi manca, chiederle perché non si ricorda di me, invece di...
"Ho ho... Avuto.... Un... Flashback..." Ha un' espressione molto confusa e credo stia per svenire. Intorno a me c'è gente che dice di chiamare l' ambulanza, altri che urlano. Ma io sto ascoltando solo lei. Il mio cuore batte solo per lei.
"Devo.... Stendermi su un letto.... Il dottore ha detto.... Letto....." Solo io continuo ad ascoltarla guardandole il viso come se fosse la cosa più bella del mondo.
" Ascoltate tutti! Clare il dottore ha detto che in caso di flashback deve stendersi su un letto e riposare giusto?" Cerco di tranquillizzare un po' tutti, compreso me stesso.
" Sì giusto... ha detto così sì..." Clare cerca di pensare lucidamente, ma è visibilmente sconvolta.
"Ok, allora la portiamo a casa mia, così la facciamo stendere e..." propongo, ma mi vengono fatte subito delle domande. Ad una in particolare rispondo.
"Perché a casa tua? Chi ti conosce? chi ti credi di essere?" Guardo negli occhi la persona che mi ha fatto questa domanda, che non conosco minimamente.
"Sono il suo ragazzo. E come tale lei viene a casa mia, e la proteggo io. " Guardo un' attimo negli occhi Stacy, prima che si addormenti del tutto.
"Ma soprattutto... Perché io la amo."
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La mia dolce metà💛
RomanceStacy è una ragazza intelligente e attiva e le piace molto leggere. Non vede suo padre da troppo tempo così decide di partire per un anno e andarlo a trovare; ma non se lo ricordava come lo trova adesso, è cambiato. In quella piccola cittadina cono...