Odio il deserto (ottava parte)

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Liam non discute ed aiuta Connor a rialzarsi da terra mentre io scivolo lungo il bordo frastagliato della roccia e li raggiungo. Camminando lentamente, giungo fino alla ragazzina priva di sensi e mi inginocchio accanto a lei per controllare le funzioni vitali.

Il cagnolino guaisce, preoccupato per la sua padroncina, ed io mi affretto a zittirlo: non voglio che attiri l'attenzione delle creature del deserto che sicuramente sono in agguato qui, nelle vicinanze.

《Fai silenzio. Non vorrai essere mangiato》brontolo a bassa voce, togliendo pian piano la mano dal suo musetto sporco di sabbia.

Dopo mi dedico alla ragazza che si sta risvegliando: mugola e geme mentre le sue palpebre fremono per alzarsi.

Le faccio poggiare la testa sulla mia spalla e comincio a scrollarla gentilmente. Finalmente apre gli occhi, color cioccolato fondente screziato di pagliuzze dorate, e si ritrae, spaventata da me.

《Non voglio farti del male》la rassicuro con un lieve sorriso.《Sei ferita? Ce la fai a correre?》le domando poi, aiutandola a sedersi.

《Io... credo di sì... Non sono ferita》risponde lei, alzandosi in piedi senza alcun aiuto.《Quando siamo stati attaccati da quei... cosi... devo aver battuto la testa da qualche parte, ma nulla più.》Si porta una mano alla nuca, massaggiandola lievemente.

《Bene》mormoro, scoccando una veloce occhiata a Liam che solleva il pollice, vincente.《Ora, come prima cosa, vorrei sapere il tuo nome.》

《Hope》dice la ragazzina, abbassandosi per coccolare il cagnolino.《E lui è Sparky.》Prende in braccio l'animale, stando attenta alla zampa ferita, e lo stringe in un abbraccio pieno d'affetto.

La bestiola, dal canto suo, appoggia la testolina sulla spalla della sua padrona, contentissimo di trovarsi stretto a lei.

《Io mi chiamo Liv. E loro sono Liam e Connor. Ora ce ne andremo da qui e torneremo a casa. Però devi promettermi che farai tutto ciò che ti dirò, alla lettera. Siamo d'accordo?》

Mentre le parlo, con voce chiara e pacata, la fisso negli occhi affinché capisca la gravità della situazione in cui ci troviamo: lei annuisce con aria seria e stringe un po' di più il cagnolino a sé come se questo le infondesse coraggio.

《Ora mi vuoi spiegare perché sei qui?》mi domanda il capitano in tono basso ma feroce.

《Perché stando con Scorpion sarei morta》gli rispondo, usando lo stesso tono.《Dobbiamo andarcene da qui alla svelta. Fra poco attaccheranno di nuovo e stavolta per uccidere.》

《Come fa... ahia... ad esserne sicura?》chiede il mio studente, tamponandosi la fronte con un fazzoletto preso da chissà dove.

《La piastrina》dico, fissando Liam negli occhi ed addolcendo la voce.《Quella che ha trovato Connor appartiene a lui vero?》Quando l'uomo mi fa un cenno affermativo con la testa, sospiro e concludo la mia fantascientifica ipotesi.《L'ho vista al collo di Scorpion, nuova e lucida. Ed esiste una sola spiegazione a questo fatto.》

《Il corpo che abbiamo trovato è il suo》finisce Connor al mio posto.

Gli rivolgo una rapida occhiata e noto che ha un'espressione allibita in volto, subito sostituita da una maschera di terrore.

《Ma se questo è vero vuol dire che... Oh, cavoli... Dobbiamo andarcene subito!》esclama, alzando un piede per fare un passo.

Passo che io blocco sul nascere.

《Fermo!》sbotto e lui obbedisce prontamente, rimanendo in bilico sulla gamba destra.《Credo che dovremmo camminare lentamente, cercando di fare meno vibrazioni possibili. Penso che le creature si orientino con i rumori: più forti sono, più animali arrivano. Se, invece, ci muoviamo piano, produciamo meno vibrazioni e le probabilità di uscirne vivi si alzano notevolmente.》

Fisso i miei compagni di sventura uno ad uno finché non annuiscono, seppure in maniera riluttante. E poi ci incamminiamo verso il cumulo di rocce dove eravamo prima, con me in testa, Hope dietro ed i ragazzi che chiudono la fila.

Il piano è costeggiare l'agglomerato di massi neri e poi dirigerci al varco.

Decisamente una cosa folle e suicida, ma è l'unica opzione disponibile.

In silenzio e con passi leggeri, riusciamo a raggiungere indenni le rocce: tiriamo all'unisono un sospiro di sollievo e continuiamo il nostro percorso.

Peccato che, non appena giungiamo dall'altra parte, Scorpion decida che è arrivato il momento della resa dei conti. Infatti lo troviamo in piedi sul masso più grande con una granata in mano e la pistola nell'altra.

《Volete già andar via?》commenta l'uomo, fissando me e Liam in particolar modo.《Spiacente, però, non è un opzione disponibile. Avrebbe dovuto accettare la mia proposta, professoressa, così almeno avrebbe trovato le risposte alle domande che assillano la sua mente da anni. Invece morirà qui, all'oscuro di tutto.》

Con orrore, guardo il piccolo oggetto scintillare nel suo pugno poi Scorpion tira indietro il braccio e, proprio in quell'istante, qualcosa colpisce la roccia su cui si trova, sbilanciandolo e facendogli sbagliare il lancio.

La granata descrive un arco quasi perfetto in cielo prima di dirigersi verso me e Hope: faccio in tempo ad allungare un braccio per proteggere la ragazzina che subito Liam si para davanti a noi.

Il capitano prende al volo quel concentrato di morte, lasciando tutti allibiti ed increduli.

《Correte!》Ci grida per dopo mettere in pratica il suo stesso ordine.

Prendo per mano la ragazzina, il cane abbaia una volta soltanto, Connor ci segue a ruota e Scorpion scompare nelle fauci di una manta del deserto che balza da dietro e lo attacca alle spalle.

L'uomo non fa nemmeno in tempo ad alzare la pistola: emette un gemito e poi è tutto finito.

L'animale torna ad inabissarsi fra la sabbia mentre noi siamo bloccati, divisi fra terrore e voglia di fuggire.

《Allora? Vi muovete?》urla ancora Liam, qualche metro davanti a noi.

Lui non ha assistito alla morte di Scorpion, anche se sono certa che sappia cos'è appena accaduto: ha corso, come aveva ordinato a noi, mentre eravamo troppo impegnati a fissare quel macabro spettacolo.

Finalmente il tempo si scongela e torna a scorrere in maniera normale. Ci mettiamo a correre e ben presto raggiungiamo il capitano: mi affianco a lui, sempre tenendo la ragazzina per mano.

《Perché non è esplosa?》domando, curiosa, riferendomi alla granata che ha preso al volo.

《Perché possiede due sicure. Lui ne ha disinnescata solamente una》risponde Liam, con un sorriso amaro.

《Il mio piano era così brutto?》chiedo ancora, spingendo le gambe al massimo, nonostante l'afa e la sabbia mi rallentino.

《Certo che no. Ho notato almeno quattro increspature nella sabbia mentre camminavamo lungo l'agglomerato di rocce: ci stavano aspettando. Quindi ci avrebbero attaccato dopo essersi mangiati Scorpion》mi spiega il capitano, azzardando un'occhiata alle sue spalle.《Correte più forte》aggiunge come consiglio, aumentando l'andatura.

Non mi giro però cerco di fare come mi ha detto, spronando Hope a seguirmi. Odo il fiatone di Connor al mio fianco e so che, nonostante tutto, si sta impegnando al massimo.

Come sono fiera di lui...

Le mie labbra si incurvano in un sorriso orgoglioso mentre le luci sfavillanti del varco appaiono davanti a noi come un'ancora di salvezza in questo deserto denso di morte.



Angolo dell'autrice:

Salve lettori 😁

Anche quest'avventura di Liv è giunta al termine 😯 spero che alcune vostre domande abbiano trovato risposte 🙄

Di certo Scorpion non si vedrà più in giro 😂😂

Anche se... 🤔

Non si sa mai 😇



Alla prossima! 🌟

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