Nel nulla (seconda parte)

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«Un'intera squadra?» domanda Connor, in tono incredulo, mettendosi le mani fra i capelli già arruffati. «Parliamo di soldati addestrati. Come possono essere scomparsi?»

Lo sconcerto del ragazzo è pari al mio. Non riesco a capacitarmi che sia accaduta una cosa del genere, soprattutto conoscendo le indubbie abilità di Liam.

«Andate sul posto e scopritelo» ordina il signor Smith, con voce perentoria. «Un elicottero privato vi porterà fino ad un cittadina senza nome situata sulla costa, dopodiché avrete a disposizione un'imbarcazione e una squadra.»

«Dove si trovava lo yacht quando è entrato in silenzio radio?» chiedo al capo del Centro mentre mi giro verso la scrivania per recuperare la mia borsa.

«Mare del Nord» risponde succintamente il signor Smith per poi sbuffare. «Vuole stare qui a parlare oppure intende muoversi?»

«L'area della superficie del Mare del Nord è di circa 575.000 chilometri quadrati con un volume di circa 54.000 chilometri cubi d'acqua» afferma Connor, con voce accademica e quasi troppo professionale.

Nell'udire quei dati mi viene un tuffo al cuore mentre l'angoscia mi dilania con i suoi artigli aguzzi. Il Mare del Nord è stato classificato come tredicesimo mare più grande del pianeta, il che diminuisce drasticamente le probabilità di ritrovare il capitano e la sua squadra.

Non pensare in questo modo...

Mi do uno schiaffo mentale perché Liam non ha bisogno di una Liv piagnucolosa e preoccupata, ma di una Liv presente a se stessa e determinata.

«Connor. Non abbiamo tempo per queste cose, ora. Dobbiamo muoverci» ordino in tono che non ammette repliche.

Mi sistemo la borsa a tracolla e mi dirigo verso la porta, dove il signor Smith mi aspetta impaziente. Lo studente mi fissa per qualche secondo, perplesso, ma dopo mi raggiunge senza esitazioni.

«Alleluia» mormora il capo del Centro, alzando gli occhi al cielo.

Usciamo dall'università in fretta e furia, probabilmente attirando sguardo curiosi su di noi, però la cosa non mi interessa minimamente: la nostra missione di salvataggio ha la priorità su tutto il resto.

Un SUV nero ci attende fuori dai cancelli, con il motore acceso e un soldato alla guida. Saliamo tutti e tre a bordo e il signor Smith dà l'ordine di partire, toccando la spalla del guidatore.

Io e Connor abbiamo preso posto sui sedili dietro e il ragazzo ha tirato fuori il suo portatile dalla borsa sciupata e scolorita, che indossa sempre. Sta digitando chissà cosa e la sua espressione si fa sempre più seria e cupa.

«Che stai facendo?» gli domando, sia perché sono curiosa sia perché non apprezzo molto il silenzio carico di tensione che pervade il SUV.

«Ho chiesto a Kelly di inviarmi i dati relativi al varco, sto controllando le condizioni meteorologiche, sto vagliando tutte le informazioni che il Centro dispone sullo yacht in silenzio radio e...» inizia ad elencarmi lui, senza spostare lo sguardo dallo schermo.

«D'accordo, d'accordo» dico, sospirando, mentre l'auto sfreccia nel traffico diretta chissà dove.

«Siamo quasi arrivati» annuncia il signor Smith, dopo quasi una mezz'ora di viaggio.

Connor non ha più parlato dopo avermi dato quelle spiegazioni stringate ed io non ho fatto più alcun tentativo per conversare. All'esterno non si nota, però dentro avverto un uragano di emozioni che tentano di sommergermi: devo tenere la guardia alzata per evitare di venire travolta dalla marea.

Scocco una rapida occhiata fuori dal finestrino e realizzo che siamo giunti ad una pista privata, dove un elicottero nero e dalle modeste dimensioni ci sta aspettando.

Le pale del motore iniziano a girare non appena il SUV si ferma, tenendo il potere acceso. Io e Connor smontiamo in fretta e ci dirigiamo, a passo sostenuto, verso il velivolo.

《Professoressa Baxter!》Appoggio una mano sul fianco dell'elicottero e mi giro al suono della voce del signor Smith.

L'uomo è sceso dall'auto e mi sta fissando con aria imperscrutabile.

《Lo riporti a casa》aggiunge, sottraendosi al mio sguardo e rientrando in macchina.

Le sue parole mi lasciano scossa. Pare quasi che l'insensibile capo del Centro sia preoccupato per Liam, il che mi risulta altamente improbabile.

Una mano sulla spalla mi fa trasalire, ma si tratta solo di Connor che mi esorta a salire a bordo dell'elicottero. Il pilota, infatti, sta aspettando solo che io mi dia una mossa.

《Scusate》grido al suo indirizzo per poi issarmi di fianco al mio studente.

Non appena mi siedo, il velivolo prende quota ed io mi allaccio la cintura. Dopodiché indosso le cuffie che mi porta Connor e che ci permetteranno di comunicare durante il viaggio.

《Va tutto bene, prof?》mi domanda lui, quando mi sono sistemata.

L'abitacolo è decisamente piccolo: sono costretta a tenere le gambe raccolte e se per caso mi girassi verso destra cadrei nel vuoto. A parte questo, l'elicottero del Centro non mi dispiace.

È la prima volta che volo su un mezzo del genere ed è un'esperienza elettrizzante.

《Certo. Non preoccuparti per me, Connor》gli rispondo a voce alta, cercando di combattere il rumore del vento. 《Piuttosto, hai scoperto qualcosa di utile?》

Sento il suo sospiro attraverso le cuffie ed assomiglia più ad un crepitare di braci che ad un suono umano.

《Utile no. Più che altro ho scoperto che la missione è senza speranze. Kelly mi ha comunicato le coordinate dove il Venezia, così si chiama lo yacht, è entrato in silenzio radio e coincidono al punto più profondo del Mare del Nord. In più, a quanto pare, in quel posto succedono cose strane da qualche tempo.》

《Quali "cose strane"?》chiedo, girandomi verso lui.

Connor sta fissando il panorama sotto di lui, perso nei suoi pensieri. Sembra tranquillo, ma noto le sue dita che artigliano il sedile del pilota, le sue nocche bianche, il suo petto che si alza e si abbassa rapidamente.

Così appoggio una mano sul suo ginocchio e stringo lievemente per fargli sapere che non è solo.

《Sparizioni》risponde lui, con un filo di voce, che non udirei se non indossassi le cuffie.

Allenta la presa sul sedile e copre la mia mano con la sua, stringendomi le dita.

《Pare che il Mare del Nord sia il nuovo Triangolo delle Bermuda...》

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