Sì, lo voglio! (seconda parte)

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《Wow...》mormoro a voce bassa mentre scendo dall'auto.

La mia piccola utilitaria stona moltissimo accanto alle varie Porsche e Maserati, ma la cosa non mi interessa minimamente: il paesaggio di fronte a me assorbe totalmente la mia attenzione.

《Non mi aveva detto che la sua amica era ricca sfondata》commenta Connor, accostandosi a me e sistemandosi la tracolla.

《Non te l'ho detto perché non lo è. O meglio, non lo era...》replico, chiudendo la portiera con un rumore sordo e continuando ad ammirare la villa che occupa gran parte del nostro campo visivo.

《Mmhh...》borbotta il ragazzo, incamminandosi verso il maestoso portone rosso socchiuso.《Lei non viene?》domanda, voltandosi un poco quando nota che non lo sto seguendo.

《Sì. Io... sì...》farfuglio, ancora stupita dalla sede che Victoria ha scelto per il suo matrimonio.

Avanzo con qualche difficoltà a causa dei tacchi che affondano malamente nel pietrisco, però, riesco a raggiungere il mio studente giusto in tempo.

Connor ha spalancato il portone e sta spiando all'interno: gli poso una mano sulla spalla ed allungo il collo per poter vedere meglio.

《A costo di ripetermi... Wow...》bisbiglio al suo orecchio, ottenendo un cenno di assenso da parte sua.

L'interno della villa è ancora più favoloso dell'esterno.

I pavimenti sono in marmo lucente e liscio, i soffitti altissimi e ricoperti di affreschi di una bellezza quasi onirica, i lampadari, costituiti da migliaia di piccole gocce di diamanti, risplendono immersi nei raggi del sole che riescono ad entrare dalle enormi finestre che corredano le pareti.

Sembra di essere in un sogno...

《Liv!!》Una voce squillante e gioiosa mi fa sobbalzare ed incespicare.

Io e Connor varchiamo la soglia della villa in maniera molto... inusuale, ma ci riprendiamo immediatamente.

Victoria è sempre la stessa.

La sua carnagione scura risalta notevolmente sul candore del suo mini abito. Ai piedi indossa sandali dorati che scintillano quanto i suoi occhi.

《Meno male che sei arrivata!!》esclama, fermandosi di fronte a noi.《Fra qualche ora ci sarà il matrimonio ed io non so se mettermi il velo oppure no!》

Il suo volto esprime inquietudine all'ennesima potenza così prendo un profondo respiro ed attingo alla scorta di pazienza che utilizzo con i miei studenti, in particolar modo con Connor.

《Calma, Vic. Abbiamo ancora tanto tempo per decidere...》le dico, avvicinandomi a lei e mettendole un braccio intorno alle spalle.《Perché non andiamo a fare qualche prova?》

Il mio giovane accompagnatore mi fissa come se avessi appena proposto un suicidio di gruppo mentre Victoria mi rivolge un'occhiata colma di gratitudine. Dopodiché, la ragazza si scioglie dalla mia leggera presa e mi afferra una mano: la sua è fredda e trema lievemente.

La coraggiosa Vic ha paura...

Un inaspettato sorriso materno mi spunta in volto e stringo forte la sua mano, affinché percepisca il mio calore e la mia vicinanza.

《Forza, amica mia. Andiamo a prepararci!》

Prima che possa replicare, inizio a camminare a passo spedito, sperando di azzeccare la giusta direzione.

《Ah, prof... Io... Faccio un giro qui intorno finché voi fate... ehm... cose da donne...》farfuglia il mio studente, decisamente a disagio dalla piega che ha preso la giornata.

《D'accordo》annuisco, voltando la testa per scoccargli una veloce occhiata.《Non fare danni!》

Stempero la mia raccomandazione facendogli l'occhiolino. Connor arrossisce, imbarazzato, saluta agitando la mano all'impazzata per poi uscire dalla villa, scomparendo così alla mia vista.

《Bizzarro quel tuo ragazzo》commenta Victoria quando ci rimettiamo a camminare.

《Non è mio.》Sospiro, un po' seccata, anche se dopotutto me l'aspettavo un'uscita del genere.《È solo un mio studente che la vita ha punito troppo duramente.》

《Sei la solita Liv》sbuffa lei, facendo una mezza risata.《Salvi i randagi, aiuti spose agitate... Non sei cambiata in tutti questi anni...》

Le sue parole mi colpiscono più forte di un proiettile.

Victoria non lo può sapere, ma io sono cambiata.

Da quando ho visto quel branco di dinosauri nel bosco di Gryf, la mia vita ha subito profondi cambiamenti, anche se sono felice di constatare che non sono poi così diversa dalla Liv di un tempo.

Forse meno ingenua e più realista, però qualche lato della vecchia me è sopravvissuto al passaggio dalla realtà  alla dino-realtà, come la chiama Connor.

《Perché stai sorridendo in quel modo?》La domanda di Victoria fa breccia nei miei pensieri e mi fa sobbalzare.

《Io non sto sorridendo》smentisco immediatamente, lasciandole la mano e lisciando pieghe inesistenti sul mio abito verde.

《Oohh, non mi dire...》La ragazza abbassa la voce con fare cospiratorio prima di sganciare la bomba.《Hai finalmente conosciuto un uomo?》

Come?

Io pensavo che lei avesse capito che le sto nascondendo praticamente una doppia vita mentre, invece, se ne esce con queste...

《Sciocchezze》replico, gesticolando con le mani.《Non ho conosciuto nessuno e...》

La voce mi si blocca in gola quando realizzo che sto mentendo spudoratamente.

In realtà ho conosciuto un uomo: Liam.

《Ah! Beccata!》trilla Victoria, prendendomi sotto braccio ed iniziando a salire un'ampia scalinata in marmo, rivestita con tappeti rossi e soffici in cui i nostri tacchi affondano.

Arrossisco e rimango in silenzio, sperando inutilmente che la mia amica si dimentichi tutto questo discorso, ma, purtroppo, non succede.

《Guarda che non devi sentirti in colpa sai? Dopotutto sono passati anni ed è giusto che tu cominci a rifarti una vita》aggiunge Victoria, con il suo solito tatto.

《Non mi sento in colpa... Non proprio... solo che... è complicato...》borbotto, provando senza successo a spiegare qualcosa che non capisco appieno neppure io.

《Oddio! Non dirmi che è uno di quelli?!》esclama la ragazza, fermandosi sull'ultimo gradino e portandosi una mano alla bocca, scioccata. Io la fisso confusa e perplessa finché lei non si degna di darmi qualche spiegazione.《Uno di quelli sai... che si fanno i complessi quando incontrano una donna più intelligente di loro... prima ti sfoggiano con orgoglio e poi si deprimono perché tu, donna, hai una cultura più vasta della loro...》

Ma...

Non riesco a resistere ed esplodo in una risata, che risuona potente nella villa grazie alla buona acustica di cui è dotata.

Victoria mi rivolge un sguardo incuriosito, ma, proprio quando sto per aprir bocca, il mio cellulare si mette a suonare in maniera insistente.

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