《È sicura che devo mettere anche questo coso?》mi domanda Connor, stressato e preoccupato per la sua incolumità.
《Quale coso?》gli chiedo, davvero confusa dalla sua domanda.
Deve soltanto indossare una cravatta.
Finisco di allacciare il sottile cinturino del sandalo nero, con tacco vertiginoso, che sono stata costretta a mettermi, dopodiché rivolgo tutta la mia attenzione a Connor.
Si trova in piedi, al centro del salotto di casa mia, e sta cercando di strozzarsi, o almeno questa è la mia impressione.
È la prima volta che lo vedo con indosso un abito da cerimonia: pantaloni e giacca nera, camicia bianca e scarpe eleganti.
È così... diverso!
Il suo unico problema è il farfallino, o meglio la cravatta che lui ha trasformato in papillon.
《Ma come hai fatto?》commento, perplessa, scrutandolo attentamente, incrociando le braccia al petto.
《A fare cosa? Non è così che si mette?》ribatte il ragazzo, intento a sciogliere il nodo del cappio che si è messo al collo.
《Solo se hai tendenze suicide》replico, in tono asciutto, per poi sospirare.
Appoggio stola e borsetta sul tavolino basso del salone e raggiungo il mio studente in difficoltà.
《Lascia fare a me...》mormoro, scacciando le sue impacciate mani dalla cravatta annodata in maniera artistica.
Connor deglutisce rumorosamente e tenta di rilassarsi, fallendo clamorosamente.
《Sta benissimo, prof!》Si complimenta, guardando il mio look sofisticato.
《Grazie》sussurro, arrossendo e riuscendo, finalmente, a liberarlo dalla morsa di quella striscia di tessuto.
Dobbiamo partecipare al matrimonio di una mia amica e siamo già in ritardo. Si tratta di una di quelle rarissime volte in cui indosso un vestito corto ed elegante, per di più mi sono truccata, anche se soltanto lievemente.
Solitamente, infatti, preferisco abiti comodi e casual, nonostante io non sia una persona sciatta o inelegante, ma, fra il mio lavoro di professoressa e quello di consulente per il Centro, prediligo la comodità al fascino.
《E voilà!》esclamo, soddisfatta dal lavoro che ho fatto.
Connor è libero e la cravatta è al suo posto, annodata correttamente: due ottimi risultati.
《Wow...》fischia il ragazzo, ammirato, guardando il vestito che indossa.《Quindi è così che si utilizza quel pezzo di stoffa... Ed è così che ci si sente prima di andare sul patibolo...》aggiunge, guadagnandosi una mia occhiata di rimprovero.
《Se non volevi venire potevi dirmelo, Connor》gli ricordo, ragionevolmente, voltandogli le spalle per recuperare borsetta e stola, di una tonalità più chiara del mio vestito.
《Non potevo di certo abbandonarla!》ribatte lui, in tono stridulo.《Anche se non capisco perché non ha chiesto a Liam di accompagnarla...》
Alzo gli occhi al cielo e conto fino a dieci prima di rispondere.
《Il capitano Becker non può allontanarsi dal suo lavoro per venire ad una cerimonia, lo sai》dico, sistemandomi la stola sulle spalle nude.《Pronta! Possiamo andare!》aggiungo, tentando di infondere un po' di entusiasmo alla mia voce.
《Certo, certo, il lavoro...》borbotta Connor, prendendo la sua tracolla con all'interno il pc portatile da cui non si separa mai e che stona in modo incredibile con il vestito che indossa ora.
Gli rifilo un'occhiata di fuoco mentre lo sorpasso per aprire la porta. Usciamo in silenzio, chiudo casa a doppia mandata e raggiungiamo la mia macchina.
Non rispondo alle provocazioni di Connor perché ho capito dove vuole andare a parare: secondo lui, il capitano ha una cotta per me.
Secondo me, invece, il ragazzo vede cose che non esistono perché è un tipo romantico e ha avuto un'infanzia priva d'amore.
《Dove stiamo andando?》mi chiede non appena si siede accanto a me.
Prima di rispondergli, mi allaccio la cintura e metto in moto la mia piccola utilitaria. Guidare con i tacchi mi riesce difficile, ma, per fortuna, stamane non c'è molto traffico così posso procedere tranquillamente.
《Al golf club che si trova poco fuori Londra》dico, mettendo la freccia per svoltare a destra.
《Non sono mai stato in un golf club》 commenta Connor, giocherellando con la tracolla della sua borsa, improvvisamente a disagio.
《Che tu ci creda o no, nemmeno io》replico, tranquilla, scoccandogli un fugace sorriso.《Sarà la prima volta per entrambi.》
Il sollievo che pervade lo studente è quasi tangibile e non posso fare a meno di chiedermi se ho fatto la cosa giusta invitandolo al matrimonio di Victoria.
Sarà un'ottima occasione per conoscere persone nuove ed interessanti...
Un lieve disagio si fa strada dentro di me, però lo scaccio con fervore: oggi andrà tutto bene.
Deve andare tutto bene.
《Liam non si è fatto vivo vero?》domando a Connor mentre mi fermo ad un semaforo.
Una coppietta attraversa la strada. Lui tiene un braccio intorno ai fianchi di lei, che sorride senza sosta per qualcosa che il suo fidanzato ha detto. Una staffilata di dolore mi trapassa il cuore, nascendo dal nulla e scomparendo velocemente, lasciandomi senza fiato e con gli occhi umidi.
Kevin...
《È verde》osserva Connor a voce alta, titubante ed incerto.
《Sì, scusa... Non me n'ero accorta》replico, con voce roca, riscuotendomi dalla sofferenza che credevo assopita da tempo.
《Comunque no》aggiunge il ragazzo, confondendomi.
No cosa?
《C-come?》balbetto, cadendo dalle nuvole, colta totalmente alla sprovvista.
《Liam. Mi ha chiesto se Liam si era fatto vivo. E no, non l'ha fatto.》Connor allarga le braccia, per quanto possibile in questo abitacolo, con fare sconfitto.《Quindi niente varchi.》 Sospira pesantemente e si volta verso il finestrino.《Uffa, sarà una noia mortale il weekend!》
Meno male...
Tiro un sospiro di sollievo interiore ed il mio sorriso si allarga, nel vano tentativo di contagiare il mio giovane accompagnatore.
《Pensa positivo, Connor! Magari ti divertirai!》esclamo, con un tono che spero essere gioioso.
《Forse...》mi concede lui, senza girarsi, continuando a fissare il panorama che gli sfila davanti agli occhi.《Ma non ci credo molto. Dopotutto sono vestito di nero. Se avessi potuto mettermi i pantaloni viola e la mia camicia gialla con i dinosauri, allora sì che avrei spaccato!》
《Se ti fossi vestito così, molto probabilmente avrei fatto finta di non conoscerti》commento, prendendolo in giro bonariamente, mentre imbocco la strada che ci porterà a destinazione.
STAI LEGGENDO
Anomalie: il libro segreto
Science Fiction#5 in fantascienza QUARTO VOLUME de La Saga del Tempo Tutto quello che avete sempre voluto sapere sulla Saga e non avete mai avuto il coraggio di chiedere. Qui troverete le risposte a TUTTE le vostre domande. Siete pronti? ? Buona lettura! ? La co...