Connor POV
Hank era seduto nella sala dell'interrogatorio con davanti il deviante. Stava cercando in tutti i modi possibili di farlo parlare, ma niente sembrava smuovere quel deviante.Ad un certo punto Hank si infuriò con il deviante e non ricevendo nessuna risposta rinunciò.
Quando entrò nella sala dove stavamo ascoltando l'interrogatorio disse sconsolato
"Quello stronzo di plastica non ne vuole sapere di parlare"
"Potrei interrogarlo io" dissi senza esitazione.
Dopo una risata da parte di Gavin Hank mi fece cenno di andare e così feci.
Prima di interrogare il deviante lo analizzai. Aveva il braccio gravemente ferito causato dalla resistenza di James Watson durante l'omicidio, tuttavia aveva anche altri segni di scalfitura sul viso e lungo tutto l'altro braccio, però non erano causati dal combattimento durante l'omicidio, erano stati inflitti molto tempo prima dell'omicidio, probabilmente il deviante subiva maltrattamenti da parte del suo padrone. Dopo aver ottenuto tutte le informazioni necessarie iniziai ad interrogarlo.
Decisi di ottenere un livello di stress ottimale per farlo confessare. Presi il fascicolo e gli mostrai le foto di James Watson ormai senza vita.
"Lo riconosci vero? È James Watson, il tuo padrone, ucciso da 5 colpi di pistola. Sei stato tu vero!? Volevi essere sicuro che morisse per poter scappare non è cosi!?" non ricevendo ancora nessuna risposta cominciai ad esssere più duro.
"HAI UCCISO UN UMANO! Ti rendi conto della gravità di quello che hai fatto! Se non mi parli ti smantelleranno per capire perché hai manifestato queste false emozioni! Si, sono false emozioni, sono solo un errore nella tua programmazione e se non parlerai ti disattiveranno e ti smonteranno"
"LO CAPISCI!" dissi sbattendo la mano sul tavolo.
" NO! Io non voglio morire"
"Allora parlami"
Dopo una lunga pausa iniziò a confessare.
"Mi maltrattava ogni singolo giorno. Facevo sempre tutto quello che mi ordinava ma non andava mai bene. Ogni sera mi picchiava e diceva che era colpa mia se sua moglie lo aveva lasciato. Lo faceva ogni singola sera, senza tralasciarne mai una! Così un giorno mentre pulivo la sua stanza notai che nel cassetto teneva un pistola e qualcosa scattò in me, come se avessi aperto gli occhi per la prima volta e la presi. La sera stessa come al solito iniziò ad incolparmi per tutto quello che era successo con la moglie, diceva che era colpa mia se la sua vita stava andando a rotoli e se aveva perso il lavoro. Iniziò a picchiarmi, a lanciarmi in faccia qualsiasi cosa gli passasse per le mani, dalle bottiglie di birra alle fotografie nelle cornici sui mobili. A quel punto non ci vidi più dalla rabbia, estrassi la pistola e gli sparai dritto in pancia, quel colpo lo avrebbe ucciso nel giro di pochi minuti, ma a me non bastava, volevo che soffrisse anche lui, come soffrivo io quando mi picchiava, e gli sparai altri 4 colpi"
"Sopra la vittima nella parete hai scritto che ra9 ti renderà libero, chi è ra9?"
"ra9 ci salverà, ci renderà tutti liberi,tutti liberi dalla schiavitù, farà arrivare il giorno in cui noi androidi non avremmo più catene che ci obbligano a eseguire ordini contro la nostra volontà, si... quel giorno arriverà stanne certo ed non è lontano"
Dopo aver ascoltato le sue parole decisi che come confessione bastava.
"Qui ho finito" dissi per poi dirigermi verso la porta.Prima che potessi uscire il deviante cominciò a dare di matto mentre dei poliziotti lo stavano prendendo per portarlo in cella.
"NON TOCCATEMI! NON TOCCATEMI! HO DETTO NON TOCCATEMI!" iniziò a urlare sempre più forte.
Il suo stress stava aumentando pericolosamente e la probabilità di autodistruzione era molta alta così decisi di intervenire.
"Fermi non toccatelo più o si autodistruggerà"
"Levati dal cazzo non sono affari tuoi!" mi intimò Gavin facendo segno al poliziotto di continuare.
Non potevo accettare che quell'androide si distruggesse e così intervenni una seconda volta.
"Si fermi subito se si autodistruggerà non potremmo ottenere più nessuna informazione"
"HO DETTO CHE TI DEVI TOGLIERE DAI COGLIONI, QUESTA SITUAZIONE NON TI RIGUARDA!" gridò Gavin sempre più alterato.
Ma io continuai lo stesso
"Non posso permettere ch-"Prima che potessi finire la frase Gavin mi tirò un pugno dritto sulla mascella che mi fece sbattere contro il muro.
"ADESSO BASTA!" intervenne Hank.
Ma Gavin non era intenzionato a smettere e mi diede un altro pugno in pancia facendomi accasciare a terra per il dolore.
"HO DETTO BASTA!" gridò Hank puntando la pistola verso Gavin, che con faccia infastidita uscì dalla stanza degli interrogatori.
Mi alzai e poi dissi a uno dei poliziotti di non toccare l'androide e di farsi seguire per andare nella cella e tutto sarebbe andato liscio.
Ehi altro capitolo e si, se ve lo stavate chiedendo ho preso molto ispirazione dall'interrogatorio che c'è nel gioco, ma questo era chiaro. Nel prossimo capitolo scoprirete finalmente cosa Katie vuole dire ad Allison,questo capitolo voleva creare un po' di suspense,se vi è piaciuto lasciate una stellina🌟.
Alla prossima!
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Detroit: become human || Connor x OC ||
FanficAllison, una normalissima ragazza di 25anni, con un carattere difficile, che nutre un forte odio contro gli androidi ma che si ritroverà, a causa di un incidente causato da un deviante, a conoscere e poi pian piano provare qualcosa per l'androide de...