Capitolo 29

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Allison POV
Qualcuno aprì leggermente la porta e appena mi vide la richiuse.

"Fratellone c'è la ragazza di Connor alla porta" sentì dire da dentro. Fratellone? Non credo che gli androidi possano essere fratelli.

Subito dopo un androide alto con i capelli ricci aprì di nuovo la porta con una bambina androide adorabile attaccata alla sua gamba.

"Oh ciao Allison sono Kevin l'androide che sta cercando di riparare Connor" disse stringendomi la mano "entra pure".

Entrai e vidi subito Chris e Leah.
Dopo esserci salutati e fatto le presentazioni non riuscì a fare a meno di chiedere di Connor.

"Kevin, come sta Connor?"

"Oh devi stare tranquilla non è grave, però mi mancano componenti e thirium, non so come fare a recuperarli. La maggior parte delle cose sono rimaste sulla nave" disse dispiaciuto.

"Bhe ci deve essere un posto dove ci siano, no?" intervenne Hank.

"Si certo, alla Cyberlife ce n'è in abbondanza. Ma sai non possiamo andare là e dire 'ehi siamo venuti per rubare biocomponenti e thirium, quindi fateci passare'."

Calò un silenzio, però non era imbarazzante, ognuno stava pensando a come fare, me compresa.

Ad un certo punto quell'adorabile bambina si avvicinò a me.

" Scusi signorina" disse sedendosi accanto a me. "visto che il suo amico è un poliziotto perché non vi procurate in qualche modo un permesso falso per entrare nella Cyberlife?" chiese come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Spalancai gli occhi insieme a tutti gli altri, cazzo era un'idea geniale e l'aveva pensata una bambina!

" Vado subito, aspettami qui Allison" disse Hank uscendo di casa senza darmi nemmeno il tempo di replicare.

"Ottimo lavoro, katie" mi girai di scatto appena sentì quel nome, anche se sapevo che Kevin si fosse rivolto alla bambina il ricordo di mia sorella stesa a terra in una pozza di sangue entrò nella mia mente senza permesso .

"Allison ti vedo pallida,stai bene?"disse Leah notando la mia agitazione.

"E-eh? Ah si, tranquilla ho solo bisogno di prendere aria. Questa situazione mi sta rendendo esausta" dissi dirigendomi verso la porta.

Appena uscì respirai a pieni polmoni anche se l'aria è tutto tranne che pulita. Devo calmarmi per il bene di Connor... aspetta! Neanche l'ho visto,che fidanzata terribile che sono!

Anche se non so di riuscire a vederlo in brutte condizioni, però Kevin ha detto che non è grave, quindi magari non è messo troppo male...

Mi diedi uno schiaffo sulla guancia per smettere di farmi divorare dai pensieri, da quando sono diventata così riflessiva? Devo andare da Connor e basta, in buone o cattive condizioni, questo farebbe la vera Allison.

Così finalmente rientrai in casa sotto gli occhi di tutti.

"Stai bene Allison?" mi chiese Leah, è sempre così gentile anche se ci conosciamo da pochissimo. La adoro,le voglio già un mondo di bene.

"Si tranquilla, scusate se sono uscita di casa così dal nulla" poi rivolsi la mia attenzione a Kevin "mentre aspettiamo Hank mi potresti portare da Connor? Non lo vedo da ieri"

"Oh si certamente, seguimi" disse varcando la porta alla sua destra che portava ad un corridoio, si fermò davanti all' ultima porta di sinistra e mi guardò.

"È qui dentro,entra pure. Vi lascio soli" disse per poi ritornare in salotto.

Feci un respiro profondo e abbassai la maniglia della porta per poi entrare nella stanza piena di strani strumenti e Connor disteso su un tavolo di metallo.

Mi avvicinai a lui lentamente, ancora non mentalmente pronta per vederlo privo di sensi. Quando finalmente lo raggiungo prendo una sedia messa lì vicino e mi siedo accanto a lui.

Diamine mi manchi così tanto, penso mentre gli passo una mano nei capelli castani per poi passare alle sue guance fredde e prive di colore.
Noto poi che è coperto da un telo bianco,non voglio neanche immaginare cosa nasconde.

Dopo aver formulato questi pensieri non reggo più e scoppio in un pianto silenzioso, come fa a mancarmi così tanto dannazione!? Appoggio la testa al bancone ormai sconsolata.

▫▪▫▪▫▪▫▪

"Ok...finito" disse Hank posizionando il falso distintivo sulla mia giacca.

"Sei sicuro Hank? Io mi sento solo una ragazzina che sta giocando a travestirsi da poliziotta. Poi perché devo consegnare io il permesso? Non lo puoi fare tu?"

"Non dire sciocchezze sei perfetta e poi se non farai niente si insospettiranno, tu devi solo consegnare il permesso al resto ci penso io"

"Ok..." dissi ancora poco convinta.

Entrammo in macchina e dopo venti minuti arriviamo davanti all'edificio della Cyberlife.

"Ok, su tieni" disse Hank porgendomi il permesso "ce la puoi fare".

Presi quel dannato foglio di carta e raccimolai tutto il coraggio che avevo in corpo per poi entrare insieme ad Hank.

Una volta davanti al bancone una ragazza androide ci accolse.

"Buongiorno come posso esservi d'aiuto?"

Ok è il mio momento calmati Allison andrà tutto bene...forse.

"Buongiorno abbiamo un permesso per entrare" dissi mettendo il permesso sul bancone.

"Il motivo della vostra entrata?" disse l'androide appena finì di parlare.

Hank stava per risponderle dato che noi due non ne avevamo parlato del motivo ma da brava deficiente quale sono non me ne accorsi in tempo e lo precedetti senza volerlo.

"È scritto sul permesso" ok avevo appena detto una cazzata ed ero pronta al peggio ma l'androide prese semplicemente il foglio di carta e dopo averlo guardato per qualche secondo tornò  a guardarci.

"Potete entrare" oddio non ci posso credere ce l'abbiamo fatta "se solo questo permesso fosse autentico" scherzavo, non ce l'abbiamo fatta.

Prima che potessi sbattere ciglio io ed Hank eravamo circondati da un sacco di agenti dell'FBI e mi ritrovai con una pallottola nel petto.

"ALLISON!"

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"ALLISON! SVEGLIATI CAZZO"

Appena aprì gli occhi mi ritrovai di nuovo nella stanza con accanto Connor e la pelle del viso leggermente tirata dalle lacrime ormai asciutte.

Era...era solo un sogno.

"Ehi ci sei o stai ancora dormendo ad occhi aperti" mi disse Hank sventolandomi la mano davanti alla faccia.

"Si ci sono, cosa succede?"

"Cazzo ti ha fatto proprio male dormire, ti ricordi qualcosa riguardo a questo?" disse mettendomi davanti agli occhi un permesso di entrata.

"Su vieni nel salotto,dobbiamo parlare del piano"

"Si arrivo"

Appena entrai nella stanza notai tutti quanti seduti che mi aspettavano.

"Finalmente ti sei svegliata ti hanno dato per caso un sonnifero per elefanti mentre eri là dentro?" disse Chris ironico mentre mi sedevo anch'io.

"Bene" iniziò Kevin "ora che siamo tutti qui possiamo parlare del piano"

Ehilà oggi capitolo decisamente più lungo del solito. Avete creduto che il sogno di Allison fosse vero? Muahahaha sono malvagia
*si affoga da sola mentre ride*

Volevo anche dirvi che la prossima settimana non pubblicherò né lunedì né giovedì dato che sono in gita, spero non vi dispiaccia. Vabbè tanto non importa a nessuno ehehe, comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossima!

Detroit: become human || Connor x OC || Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora