Capitolo 3

905 50 30
                                    

Allison POV
La giornata era passata in fretta e ormai nel caffè shop non c'era più nessun cliente. Mancavano solo 10 minuti all'orario di chiusura e all'improvviso entrò un ragazzo alto, con il viso coperto dalla visiera del cappello che indossava e si sedette in uno dei tavoli ormai tutti vuoti.

Oh andiamo proprio adesso doveva venire? È quasi orario di chiusura, che rompicoglioni.

Presi il mio blocchetto delle ordinazioni e andai verso quel ragazzo con il sorriso più finto della storia.

"Salve desidera ordinare?"

"emm si vorrei solo un caffè" disse con una voce che sembrava tutto tranne che tranquilla, ma non ci feci caso.

"D'accordo arriva subito"
Per fortuna era solo un caffè, non ci avrebbe messo così tanto a finirlo, poteva andare peggio.

Dissi a Karen di preparare il caffè dato che la proprietaria se ne era già andata. Finito di prepararlo me lo passò.

"Ehi Allison quel tipo non ti sembra un po' sospetto?"

"Bhe in effetti lo é, ma non pensiamoci appena avrà finito il suo stupido caffè ce ne potremmo andare a casa"

"D'accordo" disse con faccia sospettosa.

Alla fine il tipo non bevve neanche il caffè e dopo un po' se ne andò. Finalmente la giornata di lavoro era finita, come diavolo faceva Karen prima a occuparsi di tutti i clienti da sola!?

Tutte e due andammo nella stanza riservata al personale per togliere il grembiule prendere le nostre cose e finalmente andarcene.

"Oh finalmente abbiamo finito, comunque quel tipo non me la diceva giusta, secondo me nascondeva qualcosa, non ha nemmeno toccato il caffè che aveva ordinato" disse Karen.

"Già è strano, ma non ci pensare più ormai se ne è andato non sono affari nostri"

"Ok...cambiando argomento vorrei conoscerti meglio che ne dici domani di venire a cenare da me?"

"Si va bene"

"Fantastico! Ora io vado devo muovermi il mio povero cane starà morendo di fame ti dispiace chiudere  il negozio?"

"Nessun problema vai pure, ci vediamo domani"

"Grazie mille, a domani ciaoo" detto ciò uscì dalla stanza e se ne andò.

Me la presi con comoda e dopo qualche minuto anch'io uscì dal negozio e lo chiusi con la chiave che la proprietaria aveva dato sia a me che a Karen dato che lei se ne andava sempre qualche minuto prima della chiusura.

Mentre camminavo passai di nuovo davanti alle macchine di polizia.

Cavolo erano lì da sta mattina ancora non hanno preso quel deviante?

Non vidi mia sorella ciò vuol dire che probabilmente era tornata già a casa, però c'era ancora quell'androide.

Tsk mi pare ovvio che sia ancora là quel coso non si stanca neanche un po'

Superai le macchine della polizia e quando stavo per arrivare a casa sentì delle urla provenienti da dietro di me.

"FERMATI PEZZO DI MERDA!"

Mi girai di scatto e prima che potessi capire cosa stesse succedendo mi ritrovai una pistola puntata alla tempia. Davanti a me c'erano quel tipo e l'androide detective con i quali stava parlando Katie sta mattina.

Ad un certo punto l'androide che mi aveva preso in ostaggio parlò, doveva essere per forza quello del caso di cui si stava occupando mia sorella.

"State fermi o pianterò un proiettile nella testa di questa ragazza!"

Riconobbi la voce, era il tipo sospetto che era venuto a prendere il caffè al caffè shop. Probabilmente era entrato per sfuggire ai poliziotti che lo stavano cercando e ha preso un semplice caffé per non destare sospetti anche se non ci era riuscito per niente dato che non lo ha bevuto, e poi ecco perché indossava il cappello, per nascondere il led.

L'androide detective iniziò a parlare per calmare il deviante. "Stai tranquillo non ti faremo del male, lascia andare quella ragazza, lei non centra niente in questa storia"

"Lo so, se mi lascerete andare non le farò del male e poi se la lascio andare quell'umano mi sparerà" disse il deviante con voce rotta.

"Non ti faremo del male, ma se non lasci quella ragazza saremo costretti a farlo"

Ero terrorizzata sembrava di vivere in prima persona quelle scene che si vedevano nei film polizieschi.

"La lascerò se l'umano butterà a terra la sua pistola e se mi lascerete salire su quella macchina e lasciarmi andare" disse il deviante facendo un cenno con la testa verso la macchina che voleva rubare per scappare.

Il deviante vedendo l'uomo esitare mi sparò alla spalla e provai un dolore lancinante che non avevo mai provato in tutta la mia vita.

Dopo di ciò l'uomo spaventato buttò via la pistola che andò a finire vicino a i miei piedi e quelli del deviante.

Dopo lentamente il deviante mi trascinò vicino all'auto, causandomi ancora più dolore, manomise l'auto per entrare e appena le portiere si aprirono salí lasciandomi cadere sul marciapiede e partí.

Ma con una velocità disumana l'androide detective prese la pistola che poco fa l'uomo aveva lanciato e sparò con una mira impeccabile alle ruote dell'auto che il deviante aveva preso per scappare e lo fece fermare in mezzo alla strada.

"Hank vai tu a catturare il deviante io mi occupo della ragazza" disse l'androide detective riferendosi all'uomo.

Poi il suo led blu lampeggiò e iniziò a parlare da solo, ma poi capí che stava chiamando un'ambulanza e stava dando la nostra posizione per venire a salvarmi.

Dopo di che si chinò accanto a me.
"Stia tranquilla ho appena chiamato l'ambulanza arriverà nel giro di pochi minuti, la porteranno in ospedale e...."
non riuscì più a sentire cosa stava dicendo e all'improvviso svenni.

Eccoci con ancora un'altro capitolo spero che vi sia piaciuto e in caso Fatemelo sapere con una stellina🌟
Alla prossima!

Detroit: become human || Connor x OC || Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora