Capitolo 16

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Allison POV

Mentre io e Hank andavamo in un punto in cui quei due androidi potessero vedermi non facevo che pensare a quello che era appena successo con Connor. Quell' abbraccio mi era venuto così spontaneo, come se lo conoscessi da una vita.

Non posso più negarlo ormai, sono innamorata. Credo che una volta finita sta storia del deviante che ha ucciso mia sorella glielo dirò.

Tanto ormai sono sicura che sia un deviante, anche se lui credo che ancora non lo abbia capito.

All'improvviso Hank si degna di parlarmi.

"Sono sicuro che gli piaci, non ho mai visto Connor così felice mentre abbracciava qualcuno"

Persi un battito. Perché mi stava dicendo questo? Sono sicura di essere rossa come non mai.

"Perché mi stai dicendo questo?" chiesi sembrando di essere il più disinteressata possibile.

"Sono vecchio, ma non cieco. Ho visto il modo in cui ti atteggi con lui, è chiaro che sei innamorata di lui" disse con un ghigno sul volto.

"Cosa!? Non è vero! Non sono innamorata!" dissi gesticolando in modo impacciato.

"Certo, certo" disse, era chiaro che non mi credeva e aveva ragione ma il mio orgoglio mi vietava di ammetterlo.

Prima che potessi ribattere arrivammo. Eravamo esattamente di fronte ai devianti, non so descrivere quanto fossi nervosa.

Più che altro ero nervosa perché non sapevo cosa fare se uno di quei due fosse il deviante che cerco. Stesi lì impalata per qualche minuto sotto tutti gli occhi curiosi dei poliziotti fino a quando il deviante vicino a Markus mi notò e il suo volto da determinato si trasformó in terrorizzato.

È lui!

Guardai subito Hank, lo aveva visto pure lui infatti annuì.

"Fai finta di non averlo visto, vado a prendere la pistola, l'ho dimenticata sul tetto dell'auto"

Non volevo che se ne andasse, soprattutto in quel momento, ma annuì lo stesso

Ero così nel panico senza la protezione di Hank che per sbaglio lo riguardai. Purtroppo se ne accorse e fuggì via.

Perfetto proprio quello che mi mancava, brava Allison!

Guardai velocemente indietro e notai che Hank ormai era troppo lontano per poter poter raggiungere il deviante in tempo così iniziai a seguirlo io.

Corsi più veloce che potevo, essendo un androide andava velocissimo e cominciavo a chiedermi se ce l'avrei fatta. Per fortuna riuscì a raggiungerlo ma soltanto perché mentre scappava è finito in un vicolo cieco.

Non so se è stata un'ottima idea seguirlo non sono armata e adesso sono di fronte a lui imbambolata senza sapere cosa fare. L'androide sembrò notare la mia insicurezza e iniziò ad attaccarmi. A 15 anni feci un po' di arti marziali miste e quindi per fortuna qualche colpo lo schivai ma erano passati comunque dieci anni e avevo la spalla ferita. Alla fine il deviante riuscì a darmi un calcio che mi scaraventò verso il muro. Urlai dal dolore,non tanto per il calcio che mi aveva dato ma per la spalla che sbattè violentemente contro il muro.

Mi raggiunse e mi prese per il collo, più i secondi passavano più non riuscivo a respirare. Mi dimenavo come non mai per cercare di scappare, ormai ero sicura di non farcela ma qualcuno diede un pugno al deviante proprio quando stavo per morire.

Caddi a terra e tossì un paio di volte per riprendermi. Odiavo sentirmi così indifesa, per questo a 15 anni iniziai a fare arti marziali ma mollai dopo neanche un mese perché a mio padre non piaceva affatto.

Qualcuno si avvicinò a me e stavo per tirargli un pugno ma mi fermai quando notai che era Connor.

"Stai bene? Sei ferita da qualche parte?" disse preoccupato guardandomi dalla testa ai piedi con il led fisso sul rosso.

"Tranquillo ho solo sbattuto la spalla ma sto bene,niente di rotto" dissi non riuscendo a trattenere un sorriso. Mi faceva un sacco piacere che si preoccupasse così tanto per me, ma quel sorriso scomparve subito. Il deviante si era alzato e diede un pugno dritto in faccia a Connor che cadde a terra.

"CONNOR!"

Per fortuna si rialzò subito, ma aveva un rivolo di sangue blu che gli cadeva dalla fronte. Il deviante lo riattaccò ma sta volta Connor lo schivò e inziò un combattimento fra i due, erano così veloci che non riuscivo a vedere la maggior parte dello loro mosse. Ad un certo punto all'inizio del vicolo spuntò Hank che, una volta vista la situazione, sparò subito al deviante che stava attaccando Connor.
Il deviante cadde a terra inerme, era morto, ma non so perché non provai la felicità di aver vendicato mia sorella che mi aspettavo.

Ritornò il silenzio che sembrò durare secoli.

"Cazzo Allison! Cosa ti è saltato in mente!" urlò Hank spezzando il silenzio che si era creato.

Non risposi e abbassai lo sguardo consapevole dell'enorme sbaglio che avevo commesso,mettendo in pericolo non solo la mia vita ma anche quella di Connor.

Hank sospirò rumorosamente "È meglio che te ne torni a casa. Connor accompagnala."

"Si tenente"

Ehi scusatemi per la mia fin troppa lunga assenza, ho avuto non pochi problemi personali, spero che mi possiate perdonare. Come ho fatto nell'altra mia storia oggi pubblicherò un doppio capitolo,
A dopo!

Detroit: become human || Connor x OC || Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora