Capitolo 1

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LAUREN POV:

Nero. Nero è tutto quello che mi circonda adesso. Non riesco a pensare, nemmeno a muovermi.Mi sento in un limbo.. Dio!! Non riesco a capire dove mi trovo. Vorrei urlare, ma sembra che il mio corpo non reagisca ai miei comandi. Cosa cazzo è successo? Dov'è Camila? Oddio Camila..

"E' stabile, ma non sappiamo per quanto tempo resterà così. Dobbiamo subito portarla in sala operatoria, la ferita al petto e quella all'addome sono molto gravi, potrebbe perdere troppo sangue. Liberate subito la sala 2. Ci muoviamo adesso".

Sala operatoria? Cosa..?

"Chiamate il neurochirurgo di turno! Avvisatelo che un pezzo di lamiera si trova pericolosamente vicino alla spina dorsale!"

In un attimo, tutto quello che è successo poco fa mi ritorna in mente come in un film. Flash improvvisi con immagini sparse mi inondano il cervello.. Il viaggio, io e lei in macchina che scherziamo.. il camion. Oh dio un incidente! Abbiamo fatto un incidente! DOV'E' CAMILA?!

Il rumore di una porta che si apre mi distrae, sento come la mia barella viene spinta con forza.

"Muovetevi! Non abbiamo tempo!"

Cerco di dimenarmi per far capire che sono cosciente, che capisco cosa sta accadendo. Cerco di muovere braccia e gambe.. ma niente. Non sento niente del mio corpo. Vorrei far uscire la mia voce per chiedere dove si trova Camila, non riesco a sopportare il fatto di non sapere. DEVO URLARE CAZZO!

Improvvisamente, sento come la barella viene fermata con forza.

"Cosa state facendo?! Toglietevi di mezzo!"

"Dottor Dawson, si sposti. Questa ragazza è sotto la nostra custodia adesso."

"Sotto la custodia di chi?! Chi siete voi?! Mi state facendo perdere tempo!!" La barella si muove di nuovo, ma viene bloccata di nuovo con ancora più forza.

"Sono l'agente Jackson della CIA, numero identificativo 5004 ed ho l'ordine di prelevare questa ragazza adesso. Lei non ha il diritto di sapere altro. Adesso, si sposti, ce ne occupiamo noi"

"Io ho il dovere di ..."

"Si sposti. ADESSO!!"

C'è silenzio per qualche secondo, riesco a sentire solo i bip delle macchine che presumo siano attaccate a me. La barella viene spinta di nuovo verso un altra direzione. La gente parla freneticamente intorno a me ed io non riesco a capire cosa sta succedendo. Un rumore metallico che sembra di una portiera di qualche mezzo di trasporto mi spaventa.. Mi sento così impotente, sto entrando nel panico.

" Il suo ritmo cardiaco è in aumento signore."

"Sedatela. Non dobbiamo perderla per nessuna ragione, lei rientra perfettamente nei parametri del progetto K-700. Potrebbe essere il soggetto definitivo."

"Si, signore."

CAMILA POV:

Riesco ad aprire gli occhi con fatica. Sfioro con la lingua le mie labbra, sono secche. Mi sento così dolorante.. Dove mi trovo? Cosa è successo?

"Hey Mila..come ti senti?"

Chiunque stia parlando, mi sta accarezzando i capelli, cercando di infondermi un minimo di tranquillità. Già riconosco il modo che ha di farlo e potrei dire ad occhi chiusi che si tratta di Dinah.

"Co..cosa...?"

"Shhh, riposati adesso, non parlare" Mi dice, piano, e vedo come una lacrima le scende lentamente attraversando il suo volto. "Sinu e Alejandro saranno qua a breve, non preoccuparti" Mi sorride, ma sembra distrutta. Guardo intorno a me. Ho la gamba destra ingessata e diverse ferite qua e là. Provo a muovermi un po' perché mi sento intorpidita ma un dolore forte al fianco mi fa urlare "Piano Mila, hai una ferita al fianco". Dinah si alza per porgermi un po' d'acqua ma io rifiuto. Porto una mano verso il mio viso e me lo sfioro per sentire se ho qualche ferita anche qua. Effettivamente, è così.

Lentamente riesco a ricollegare tutto quello che è successo. Lauren mi stava portando da qualche parte, ed abbiamo avuto un incidente. Credo di essere svenuta subito, perché non ricordo nient'altro.

"Lauren..."

Dinah abbassa lo sguardo e si gira , per nascondere il volto. Sta iniziando a piangere "Dinah.." La vedo alzarsi ed iniziare a camminare avanti e indietro per la stanza. Si porta le mani ai capelli " Dinah, dov'è Lauren?" Non risponde.Non riesce nemmeno a guardarmi negli occhi. Cerco di tirarmi su il più possibile, sento come comincia a mancarmi l'aria. "DINAH DOV'E' LAUREN!!" Urlo, con tutta la voce che riesco a tirare fuori. Lei mi guarda, con le lacrime agli occhi, ma non riesce a dire una parola.

Proprio in quel momento entrano mamma e papà, hanno un'aria distrutta, sembra che non abbiano toccato letto da giorni. Guardano Dinah che non riesce a proferire parola, e poi guardano me. Mamma cammina lentamente verso il mio letto. Lancia uno sguardo rassicurante a Dinah che sembra ormai non reggersi nemmeno in piedi, e poi si siede accanto a me. Ha quello sguardo. Lo conosco molto bene. Ti prego no..

"Mamma dov'è lei.. mamma.." La guardo con la speranza che mi dica che va tutto bene, che si trova nella stanza accanto e che si sta riprendendo da un brutto spavento. Prego Dio che mi dica questo.

Lei no.

"Tesoro.. Lauren.. non ce l'ha fatta."

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Non mi odiate, please 


You are my weakness (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora