Capitolo 21

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CAMILA POV:

Un rumore metallico mi riporta alla realtà.Un oggetto sfrega contro qualcosa. Ho gli occhi chiusi, ma non riesco ancora ad aprirli.. Mi sento stanca e sinceramente ho abbastanza paura.
Sono sicuramente su una sedia, sento mani e piedi legati. Forse dovrei soltanto fingere di dormire ancora, almeno mi lascerà in pace.

"Dai non prendermi per il culo piccola Camila..so che sei sveglia. Apri gli occhi!" Lo sento ridere "Ci facciamo una chiacchierata solo tu ed io. Siamo vecchi amici no?"

Non voglio. Non voglio farlo. Voglio semplicemente rimanere in questa bolla ed aspettare che si dimentichi di me, o che si stanchi. Magari Lauren non verrà e lui si arrenderà. 
Sento il freddo di una lama sul collo, poi piano scorre verso il petto fino ad arrivare alle gambe.

"Dai Camila.. non farmelo ripetere. Non vorrai mica fare conoscenza con il mio coltello vero?" Si avvicina a me e mi sussurra all'orecchio "Perché se decidi così..farà molto, molto male, e gli occhi li aprirai lo stesso. La scelta è tua."

Il mio respiro si fa molto più irregolare. La paura si impossessa di me ed apro gli occhi. Mi trovo in quello che sembra essere un enorme capannone vuoto. In mezzo ad esso ci sono io ed una luce al neon illumina tutto.Lui si posiziona davanti a me in ginocchio e mi fa un sorriso.

"Vedi? Non era poi così difficile o mi sbaglio?" Si alza in piedi "Oh, perdonami.. Non mi sono nemmeno presentato. Tutta questa storia di essere incredibilmente forte e voler uccidere il mio unico ostacolo, ossia la tua fidanzatina, mi ha dato alla testa. Io sono Luke, piacere di conoscerti."

Rimango in silenzio. Spero soltanto che Lauren non mi trovi, se non è ancora riuscita a farsi iniettare altro siero è debole... Non ha speranze contro di lui, morirebbe.

"Hey... " Si avvicina di nuovo a me, con il coltello "Mammina non ti ha insegnato a rispondere quando qualcuno si presenta?" Mi appoggia il coltello sulla coscia e mi fa un taglio, facendomi urlare dal dolore.

"Mi...mi chiamo..Ca...Camila"  

Mi sorride e mi da una piccola pacca sulla spalla "Vedi, non è poi così difficile. Non vorrai mica deludere la tua bella fidanzata quando verrà a cercarti vero? Non voglio farti trovare morta, è più divertente se la vedrai morire" la sua risata mi da i brividi "Pensa positivo Camila.. durerà poco, molto poco. Ma non sarà indolore." 

Un brivido lungo la schiena mi fa ammutolire per qualche secondo, ma riesco comunque a prendere coraggio "Ti..ti prego no...non farle del male" mi muovo sulla sedia "Le cose si..si possono risolvere in altri modi.."

Lui nega con un sorriso cinico stampato sulla bocca "Ma qui non c'è niente da risolvere mia cara..Il mio obiettivo è controllare la città. E chi lo sa, magari un giorno il mondo" ride "Ma non posso farlo se c'è qualcuno che ha le mie stesse abilità. Le forze armate di questo paese non contano un cazzo senza di lei. in mezza giornata mi occuperò anche di loro." Si avvicina a me con aria sognante "Ti immagini? Tutti mi venereranno. Mi vedranno come il dio che sono. Anche tu lo farai, Camila..sempre se non mi costringerai ad ammazzarti."

Il suo telefono squilla. Lui lo tira fuori dal telefono e risponde "Cosa c'è? Sto facendo conversazione, odio essere interrotto." Inizia a camminare avanti e indietro e la sua espressione da divertita passa a furiosa.

"Cosa?!" Da un calcio ad un tavolo vicino a me, lanciandolo contro il muro "Perché non mi hai chiamato prima?! Senti..." Fa un respiro profondo cercando di calmarsi "Non importa, non sarà un problema". 

Dopo aver riattaccato si posiziona davanti a me "Ci sarà da divertirsi"

LAUREN POV:

Non le rispondo nemmeno. Tutto quello che non c'entra con Camila non mi importa niente al momento.Corro fuori dall'arena, decisa a raggiungere quel bastardo.Sento Jackson corrermi dietro, urlando

"K!! Dove credi di andare?!" 

Non gli rispondo, decisa a correre verso un mezzo per poter arrivare il prima possibile

"Fermati. E' un ordine!" Un proiettile mi colpisce alla spalla. Ovviamente la rigenerazione funziona subito, sputandolo fuori. Mi giro e corro verso Jackson. Lo afferro per la camicia e lo tiro su guardandolo direttamente negli occhi.

"Ascoltami bene, stronzo. Non provare a fermarmi. Ne tu, ne nessuno." 

Sento come Ally mi afferra il braccio, guardandomi impaurita.  

"Lascialo, ti prego. Tu va, io rintraccerò il suo telefono e ti invierò la posizione sul tuo cellulare. Non perdere tempo così."
La guardo ed annuisco.Lei corre subito dentro ed io rivolgo lo sguardo verso Jackson di nuovo

"Tu ed io non abbiamo ancora finito." Lo lascio cadere e mi dirigo di nuovo verso l'auto. Inizio a guidare fuori dalla base. Non aspetto nemmeno che il cancello si apra, lo sfondo. 

Quel bastardo l'ha presa. L'ha rapita. Un senso di protezione e possessività si fa spazio in me. Cerco di lasciare da parte la paura, non posso permettermi di sbagliare per questo.

Pochi secondi dopo il telefono squilla. Il nome di Ally compare sullo schermo.

"Lauren... Ti ho inviato la posizione. Sembra un capannone abbandonato" dice con il fiatone

"Ok, grazie Ally"

"Sta attenta... e salvala."

"Non uscirò da quel posto senza di lei, te lo prometto" sospiro "Se le succede qualcosa io..."

"Non succederà niente" dice lei sicura "va e fai il culo a quel bastardo" la linea si interrompe. 

Il gps del mio telefono già mi indica la posizione del capannone, accelero.. Devo arrivare il prima possibile.
Dieci minuti dopo, interminabili per me, mi ritrovo davanti al capannone. E' mal ridotto, abbandonato. L'unica cosa che divide me e Camila sono delle lamiere di ferro che fanno da porta a questo cavolo di posto.

Decido di fare le cose per bene, pensando e non agendo d'impulso. Faccio il giro della struttura per controllare che ci siano altre uscite per permettere a Camila di scappare.. almeno non dovrà assistere al resto. Ma quella principale sembra essere l'unica. 

Mi avvicino alla porta e faccio un respiro profondo.E' il momento...  Con un calcio la sfondo e quello che mi trovo davanti agli occhi mi fa rabbrividire.

Camila è  seduta su una sedia con le mani ed i piedi legati, sta piangendo. La coscia destra è piena di sangue.L'ha ferita...E lui.. Quel figlio di puttana è davanti a lei, inginocchiato.

Lentamente si gira verso di me e si alza,con quel sorriso che prima o poi non avrà più. Vedo Camila agitarsi sulla sedia.. mi sta dicendo di no con la testa.

"Benvenuta Lauren. Sei in ritardo."



You are my weakness (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora