Capitolo 11

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LAUREN POV:

Di solito allenarmi mi distrae dai pensieri, mi libera la mente, fa in modo che il sudore porti via ogni traccia di preoccupazione in me. Ma questo non sembra funzionare oggi. Sto allenando la forza da ormai un'ora alzando pesi che un qualsiasi essere umano non riuscirebbe ad alzare, il sudore cola dalla mia fronte, ma il nervosismo non si decide ad andarsene. 

Dopo aver saputo che Ally è riuscita ad entrare nell'archivio non riesco a pensare ad altro. Ah si.. senza contare la ragazza dagli occhi color cioccolato. La sua immagine non riesce ad andarsene dalla mia mente. Ricordo così bene il suo sguardo che sembra di rivivere quel momento ancora e ancora, come se si fosse tatuato a fuoco nella mia testa. E' impressionante come sia riuscita a prendermi in un solo istante.

Lascio i pesi a terra appoggiandoli delicatamente, mi asciugo il sudore e mi siedo sulla panchina. Devo sapere chi è questa Lauren.. magari una conoscente, un'amica. Oppure nessuno. Magari si sono semplicemente confuse ed io ho chiesto ad Ally di rischiare la sua carriera per un capriccio inutile. In un impeto di frustrazione prendo la mia bottiglia d'acqua e la scaravento a terra, rovesciando tutta l'acqua sul pavimento.  Sbuffo e mi sfrego il viso con le mani "Cristo.."

"La bottiglia non ha colpe, lo sai vero?" Una voce familiare interrompe i miei pensieri. Senza pensarci un secondo mi alzo e corro da lei, abbracciandola. 

"Dio Ally!! Non sai quanto sono felice di vederti!!" La separo un po' da me "Allora? Hai scoperto qualcosa? Sai chi è questa Lauren? La conosco? E' una mia amica? Una conoscente per caso? E' collegata con.." Ally mi mette una mano davanti alla bocca, interrompendomi.

"Calmati, so tutto. Ok?" Annuisco ancora con la sua mano sulla mia bocca "Bene" La toglie "Ma ho bisogno che tu sia calma, ed ho bisogno che tu mi prometta una cosa" La guardo insospettita.

"Cosa?"

"Devi mantenere la calma, qualsiasi cosa io ti dica. Me lo prometti?" Rimango in silenzio qualche secondo. Sicuramente non sono buone notizie. Quando qualcuno di dice così non sono mai buone notizie. "Me lo prometti o no?" Insiste Ally. 

"Te lo prometto" dico, non molto convinta. Lei prende la mia mano e mi guida verso la panchina dov'ero seduta pochi istanti prima e mi fa cenno con il capo di sedermi.

"Vedi..grazie ad un amico sono riuscita ad entrare nella struttura. Lui cercava informazioni come me, quindi abbiamo deciso di aiutarci." Non mi piace l'idea che qualcun altro sappia di tutta questa storia. Il mio sguardo tradisce la mia insicurezza "Tranquilla, è una persona fidata." mi rassicura ed io annuisco "Hai per caso perso la medaglietta?" mi chiede lei. Io la guardo stupita. 

"Come..?"

"Shawn stava cercando di capire a chi appartenesse la medaglietta che le è stata data. Abbiamo cercato il numero identificativo nella banca dati ed, ovviamente, è venuto fuori il tuo nome. Nel file c'era scritto che sei l'unica partecipante al progetto K700" 

"Dovrebbe essere il nome del siero, giusto?" chiedo.

"Questo credevo anche io. Quindi per averne la certezza, ho cliccato sul link che portava al file del progetto e... " Si blocca, sembra in difficoltà. Abbassa lo sguardo per evitare il mio e gioca con le proprie mani. Sospiro, cercando di tranquillizzare anche me stessa visto il brutto presentimento che ho e le afferro le mani.

"E...?" la incito a parlare.

"Lauren sei tu." Tre parole, tre parole che mi hanno bloccato il fiato in gola. Mi alzo all'improvviso cominciando a muovermi freneticamente.

"Non è possibile! Cosa?! Com'è possibile?!?!" chiedo non riuscendo a contenere i miei nervi.

"Lauren calmati.." Mi giro verso di lei furiosa.

"NON CHIAMARMI COSI'!!" Le urlo. Lei si spaventa e si porta le mani al viso. Ed è proprio in questo momento che mi rendo conto che sto esagerando. "Scusami" Gli sussurro. Mi allontano da lei e mi avvicino al muro e con esso sfogo tutta la mia rabbia.  Non sono K.  Tutto quello che io ricordo sono stronzate. E se quelle ragazze mi hanno riconosciuta ed io non ricordo niente, devono avermi fottuto il cervello. Faccio un respiro profondo. Devo sapere il resto della storia e se non mi calmo Ally non sarà in grado di dirmi niente. Guardo un secondo verso la sua direzione e vedo che si sta alzando per andarsene. Le corro incontro più velocemente che posso.

"Non andartene Ally, scusami.." La guardo cercando di farle capire che sono davvero dispiaciuta " Non ho saputo controllarmi e tu meriti tutto tranne questo." Lei continua a non guardarmi, visibilmente impaurita. "Ho scoperto che la mia vita, almeno quella che ricordo, è tutta una bugia. E se ho scoperto questo, è solo grazie a te. Quindi scusami.. davvero. Ho bisogno di sapere il resto della storia." Dico cercando di rimanere il più calma possibile. Lei finalmente mi guarda, annuisce e torna a sedersi dove prima. 

"B..beh.." continua lei "Quando sei arrivata qui tre mesi fa ... eri in coma. Loro ti hanno iniettato il siero in quel momento, non sei mai stata un agente delle forze speciali prima. " chiudo gli occhi cercando di mantenere la calma. "Eri in coma per un incidente stradale dove sei praticamente quasi morta. La ragazza che ti ha preso la medaglietta e che hai salvato al Great Mall, si chiama Camila. E lei era con te in macchina." Apro gli occhi non credendo alle mie orecchie. Allora non si era sbagliata, mi aveva riconosciuta veramente. "Lei era la tua fidanzata". 

A quel punto mi alzo in piedi, non riuscendo più a stare ferma "Lei..cosa..?"chiedo portandomi le mani alla testa. Non è possibile, ecco perché ho avuto quella sensazione strana...ecco perché lei mi guardava in quel modo... dio ...mi hanno strappato dalla mia vita.

"Eravate in viaggio quando un camion vi ha fatto uscire fuori di strada. Lei è sopravvissuta con qualche ferita lieve, tu sei quasi morta. Prima che potessero operarti ti hanno presa e portata qui." 

"Mi hanno cancellato ogni ricordo, vero?" dico, sentendo la rabbia crescere dentro di me. Ally annuisce guardando in basso. "Mi hanno strappato dalla mia vita. Hanno rovinato la vita ad altre persone che adesso non riesco nemmeno a ricordare. Moriranno tutti" dico. avviandomi verso la porta. Prima che possa arrivare ad aprirla, Ally mi afferra per un braccio. 

"Lo avevi promesso" mi guarda, pregandomi di non andarmene. Io la guardo fissa negli occhi, pensando cosa dovrei fare. Infine annuisco e lascio la maniglia della porta.

"Non farò niente, per adesso." Lei tira un sospiro di sollievo "Ma loro la pagheranno in qualche modo, prima o poi" Dico, decisa. 

"Ok.. ma non devi fare niente di azzardato. Non tutti sono responsabili di questa cosa. Prendi per esempio me.." 

"Lo so."  dico,e l'abbraccio "Grazie di tutto Ally, hai rischiato molto per me. Tu sei l'unica cosa sicura di tutta la mia vita adesso." La sento sorridere sulla mia spalla e mi accarezza la schiena

"Tranquilla, ne è valsa la pena" dice, separandosi da me.

Rimango in silenzio per qualche secondo, riflettendo . "Tu sei in contatto con..Camila?"

"Non io, ma Shawn si." Spiega lei.

"Bene, devo vederla."

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Eeeeeccoci qua di nuovo guys!! 

Come al solito spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Vi ricordo che mi farebbe moooolto piacere sapere la vostra tramite commento, qualsiasi cosa vogliate dirmi.

Vi lovvo!!

You are my weakness (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora