LAUREN POV:
Torno in salotto con l'umore sotto i piedi. Odio tutto questo, davvero, ma non posso evitare di farlo. Dopo l'incidente mi sono ritrovata con nuove responsabilità che non ho scelto ma che non posso evitare.
Un paio di occhi color cioccolato si posano su di me mentre gli altri parlano animatamente ed il suo sorriso piano piano svanisce.
"Devi andare..vero?" Mi chiede Camila con l'aria triste
"Già.. mi ha chiamata Jackson con urgenza, devo essere lì fra poco meno di un'ora. Non so cosa sta succedendo."
"Quindi non ci sarai per tutta la notte?" Mi chiede, abbassando lo sguardo.
Mi avvicino a lei e l'abbraccio. Odio vederla così, soprattutto se la causa sono io.
"Vedrai che riuscirò a portarti la colazione a letto piccola, vedrai" lei si stringe di più a me e la sento sorridere.
Dinah ci osserva per qualche secondo e poi si avvicina a noi con aria interrogate. "Che succede?"
Sospiro profondamente "Jackson mi ha chiamata, devo andare." Anche lei sospira e sposta lo sguardo su Camila "Ci pensi tu a farla divertire mentre io non ci sono?" Le chiedo
Lei mi guarda con superiorità "io la faccio divertire a prescindere da tutto, baby" sento Camila ridere con gusto, con il viso ancora sul mio petto. Non riesco a trattenere la risata.
"Esatto, proprio così" mi separo un po' da lei e la guardo negli occhi "ci vediamo fra poco, ok piccola?"
Lei annuisce "Ok.." mi prende il viso con entrambe le mani ed appoggia le sue labbra sulle mie, lasciandomi in astinenza appena si separa.
Dopo aver salutato gli altri mi dirigo verso la macchina. Sono le 22, quindi non è esageratamente tardi, ma ho come la sensazione che non uscirò da quel posto prima di domani mattina.
Dopo una mezz'ora mi ritrovo davanti al cancello della base. La guardia all'entrata effettua il riconoscimento e dopo mi permette di accedere.Dopo aver attraversato diversi lunghi corridoi pieni di luce al neon, mi trovo davanti alla sala riunioni. Un sacco di persone è radunata intorno ad un grande tavolo di legno , ed un grande schermo mostra delle foto si Luke.
"Ah eccoti K.. Volevo dire, Lauren" dice Jackson guardando nella mia direzione. Entro dentro la sala e gli occhi di tutti sono puntati verso di me. Saluto tutti con un cenno e mi appoggio contro il muro, evitando di sedermi.
"Che succede?" Chiedo, andando diritta al sodo per evitare ulteriori perdite di tempo.
Jackson afferra il telecomando dello schermo e fa vedere delle immagini.
"Ci è giunta una soffiata. Sembra che qui.." fa scorrere le immagini "in questo magazzino, si trovi il resto della banda di Jackson e di conseguenza il laboratorio che ha allestito per ricreare il siero. Dobbiamo entrare, arrestare tutti e sequestrare qualsiasi cosa ci sia lì dentro. Dobbiamo farlo stanotte."
Se dovessero riuscire a replicare il siero in grande quantità ed a trovare altri soggetti geneticamente perfetti per poterlo sopportare, potrebbero creare un esercito. A quel punto, diventerebbe molto difficile, per non dire impossibile, sconfiggerli.
"Come avete intenzione di fare?" Chiedo.
Un uomo sulla cinquantina si alza e si posiziona accanto a Jackson. Prende il telecomando e mostra dei modelli del magazzino.
"Faremo entrare cinque uomini dall'entrata principale, così da distrarli. Dopodiché entrerà in azione lei e farà il resto del lavoro. Non uccida nessuno se è possibile"
Nego con la testa "Volete usarli come esche? Loro perderanno la vita facendo così!"
"Non possiamo fare altrimenti. Se dovesse esserci qualcuno con le sue capacità lì dentro, così avrà del vantaggio"
"No." Dico, sicura
"Peterson, Dawson, Garrett, Jefferson e Mendes sono agenti molto validi, se la caveranno benissimo. In più, saranno armati fino ai denti. Se tutto va bene, non ci sarà nemmeno bisogno del tuo intervento Lauren"
Mendes. Cristo, è il cognome di Shawn! Hanno intenzione di utilizzarlo come agnello sacrificale!
Mi avvicino a loro fino ad essere praticamente attaccata ai loro volti.
Sento il rumore di diverse armi che vengono caricate e Jackson alza una mano per indicare di non sparare.
Guardo l'altro uomo."Senti.." guardo la targhetta con il nome "Oliver. Vuoi farla questa operazione sì o no?" Annuisce, spaventato "Ecco, allora non utilizzerete le vite di quegli uomini come se non volessero niente, è chiaro? Sapete benissimo che morirebbero all'istante. Se volete il mio aiuto, state alle mie regole."
Jackson mi appoggia una mano sulla spalla ma io la tolgo subito e lo guardo.
"Va bene, non faremo così d'accordo?" Dice lui
Io mi allontano, non prima di aver tirato un'altra occhiataccia ad entrambi. Torno di nuovo ad appoggiarmi al muro ed incrocio le braccia.
"Io entro per prima ed io finisco il lavoro. I tuoi uomini staranno fuori solo per sicurezza, ma non interverrano se non lo dico io. È chiaro?"
Tutte le persone in sala annuiscono contemporaneamente senza fiatare.
"Bene." Dico infine "sappiamo niente del nostro informatore?"
"Niente, assolutamente niente" dice un altro uomo seduto in fondo al tavolo. "Ha chiamato al telefono ed ha utilizzato uno strumento per distorcere a vari livelli la voce, non siamo riusciti ad identificarlo."
"Strano. Molto strano" Dico, non riuscendo a capire il perché l'informatore abbia voluto proteggere la sua identità così. Magari è un membro della banda, pentito, che teme per la sua vita? "Potrebbe trattarsi di un pentito, oppure no. Motivo in più per non mandare in prima linea quegli uomini. Non siete nemmeno riusciti a rintracciare la provenienza della chiamata?"
"No, nemmeno quella. Chiunque sia è riuscito a diventare un fantasma ai nostri occhi." Continua l'uomo.
"Alta tecnologia. Potrebbe trattarsi anche di qualcuno con una grande disponibilità economica" continuo "non possiamo escludere niente"
"Non lo facciamo infatti. In questo momento, mentre parliamo, una squadra di informatici sta lavorando proprio su questo." Mi informa Jackson.
Annuisco "Bene, quanto tempo vi serve per prepararvi?"
Un uomo biondo seduto accanto a me controlla il suo tablet. "Da quanto vedo, l'ultimo agente convocato è appena arrivato" si rivolge a Jackson
"Bene, allora noi siamo pronti." Mi guarda negli occhi "tu lo sei?" Mi chiede.
"Devo esserlo." Mi avvio verso la porta "Andiamo"
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Buona domenica a tutti! :)
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You are my weakness (Camren)
Hayran KurguUn secondo può stravolgere tutti i tuoi piani. Un secondo è bastato per stravolgere la vita di Lauren e Camila, in uno dei giorni più belli della loro vita. Come reagisci quando tutto quello che hai ti viene strappato via? Come reagisci quando ti ac...