Capitolo 3

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3 MESI DOPO:

"Andiamo Mila, ti farà bene uscire un po' di casa.. solo qualche ora" Normani guarda Camila in attesa di una risposta, ma quest'ultima non sembra nemmeno prestare attenzione. Da quando Lauren è morta non vive più: mangia a malapena, non dorme e non esce di casa. Sia Normani che Dinah stanno provando qualsiasi metodo per farla tornare a vivere, ma sembra essere tutto inutile. Ovviamente loro non stanno proprio bene, Lauren era pur sempre una loro amica, la migliore. Ma Camila è qui, ed è viva, almeno biologicamente parlando ed è loro dovere cercare di tirarla su, anche se sembra un'impresa impossibile.
"Per favore.. Andiamo solo noi tre, ci compriamo qualcosa visto che lo shopping è terapeutico e ci mangiamo un gelato, che ne dici?" Afferma Dinah speranzosa, ma questo non sembra distrarre Camila dai pensieri che la tormentano.Chiude gli occhi sbuffando, cercando di mantenere la calma.

"Mila.. ti prego"

L'unica risposta che ottiene è uno sguardo gelido. Si allontana, e Dinah sbuffa passandosi le mani fra i capelli, stanca del suo comportamento.

"Ok, adesso mi sono stancata."

CAMILA POV

Improvvisamente mi sento tirare su di peso. "Ma cosa?! Lasciami Dinah!" Ma sembra non avere intenzione di farlo. Lei non capisce, nessuno capisce.. non voglio, non ho voglia di fare niente. Che senso ha? Lei non è più qui con me! Perché mai dovrei andare ad uno stupido centro commerciale a comprare stupide cose? Voglio solo restare sola. Il suo ricordo è l'unica cosa che mi rimane e non ho intenzione di scordarmi nemmeno un dettaglio di lei.
"Proprio no. Tu vieni con noi ed esci da questo buco che ti sei creata. Mi sono stancata di vederti affondare cosi.. e non mi frega niente se adesso ti incazzi con me e non mi rivolgi più la parola. Io sono tua amica, e ci tengo alla tua salute." Finalmente mi appoggia atterra davanti alla doccia "adesso spogliati ed entra".
Sbuffo ed obbedisco, non mi vergogno di farlo davanti a Dinah, non solo per il fatto che la considero come una sorella, ma anche perché niente mi fa alcun effetto ormai. Apro l'acqua fredda, nella speranza che porti via ogni pensiero, ed entro dentro. I brividi invadono il mio corpo, devo ammettere che è una sensazione piacevole. Sposto lo sguardo verso il vetro della doccia e lo sfioro con le dita.. Lauren aveva il vizio di scrivere cose stupide sul vetro quando facevamo la doccia insieme, solo per farmi ridere. "Cazzo!!" Urlo sbattendo il pugno contro il vetro ed inizio a piangere. Fa così male..
"Mila!!" Normani si avvicina alla doccia, la apre ed entra dentro. "Tesoro.." Mi da un bacio sulla fronte mentre mi accarezza i capelli"andrà tutto bene, te lo prometto. Dai tempo al tempo.."

Mi afferro a lei con tutte le mie forze "era tutta la mia vita Mani, era tutta la mia vita.. sarebbe diventata mia moglie cazzo!!Come posso vivere sapendo che l'ho persa, come?!"
Normani sospira, e mi avvicina ancor più a lei "So che è difficile, ma lei non vorrebbe vederti così lo sai. Vorrebbe vederti felice.. E ricordati: questo non vuol dire dimenticarla, ma vivere per lei."

La guardo negli occhi e sorrido debolmente. Ha ragione, lei non vorrebbe questo. Non vorrebbe vedermi sprofondare in una depressione, non vorrebbe vedermi bere a qualsiasi ora del giorno. Non vorrebbe niente di tutto ciò.
Sono stata così scontrosa con Dinah e Normani ultimamente.. non avevo intenzione di farlo, ma sono stata egoista. Così egoista da ignorarle completamente quando l'unica cosa che vogliono è aiutarmi.Dio che idiota che sono.. Anche loro hanno sofferto e stanno ancora soffrendo, sicuramente non si meritano questo trattamento da parte mia. Devo reagire, devo farlo anche per loro.

"Aiutami ad alzarmi, che devo finire di prepararmi" Ed ecco comparire il primo sorriso sincero sul volto di Normani.

STABILIMENTO SEGRETO DELLA CIA, LAUREN POV:

"58...59..60"

Mi trovo nella mia stanza a finire le flessioni. Jackson dice che non devo allenarmi al di fuori dell'arena, ma quello che dice lui poco mi importa. Che altro dovrei fare qui? Non conosco altro modo per passare il tempo, ed ancora non mi è permesso uscire dallo stabilimento. Tutta questa esagerata preoccupazione mi sta facendo innervosire. Un toc toc mi distrae dai miei pensieri.

"Avanti" Dico, mentre mi tiro su e mi asciugo il sudore. Ally entra sorridente nella mia stanza.

"Ciao K, come ti senti oggi?"

La guardo e sorrido "Beh, mi sento come sempre. Bene fisicamente, anzi.. mi sento una favola, guardami" mi indico, ed Ally scuote la testa "Sempre più modesta vedo". Sorrido, e mi avvicino a lei.

"Ma...?" Domanda Ally, odio come riesce a capire tutto quello che mi passa per la testa.

"Ma... mi sento come un topo in una gabbia. Sono passati 3 mesi dall'incidente in missione, sto bene! Perché devo aspettare ancora per uscire?"

Allyson mi guarda come se guardasse una bambina che fa i capricci "Lo sai perché K, il siero che ti hanno iniettato 3 mesi fa è diverso da quello che ti hanno iniettato quando ti sei arruolata. La rigenerazione cellulare è molto più potente per evitare che ti possa capitare di nuovo. Non sappiamo ancora come puoi reagire in determinate situazioni."

"Invece si!" mi innervosisco "Abbiamo simulato qualsiasi scenario, ho migliorato la mia forza, la mia agilità, la mia velocità e la mia rigenerazione. Dio, mi sono fatta esplodere una granata addosso!! Che altro devo fare?!" Sbatto il pugno contro il tavolo di acciaio accanto a me, rompendolo. Ally si allontana qualche passo da me, impaurita. Mi passo le mani sul viso. Devo calmarmi.. non voglio spaventarla, e se continuo a reagire così non vedrò mai il mondo esterno."Scusami Ally, solo che questo argomento mi... non volevo spaventarti, sai che non ti farei mai del male."

Lei si tranquillizza e, dopo qualche secondo, si avvicina a me e mi mette una mano sulla schiena, sorridendo e mi accompagna verso la porta.

"Adesso andiamo, ti aspettano tutti all'arena."

You are my weakness (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora