III

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Mi vibra il telefono mentre sono impegnato a giocare a Fortnite, mi sono concesso una veloce partita visto che fra due ore arriva Dallon e devo ancora sistemare la mia stanza.
Prendo il telefono aprofittando del fatto che sono morto e sbianco leggendo il messaggio.

AngelWeekes: arrivo fra 5 minuti

Cazzo.

Guardo velocemente l'orologio e mi domando com'è possibile che due ore siano passate in dieci minuti.

-Cazzo cazzo cazzo...- ripeto mentre calcio i vestiti sporchi sotto al letto, lancio quelli puliti nell'armadio e arrangio le coperte alla bell'e meglio.

-Maledetto gioco!- urlo quando sento suonare di sotto.

Mi fiondo verso la porta e apro.

-Hey Dallon!- lui mi scruta perplesso facendomi domandare cosa c'è che non va, vedo il mio riflesso sullo specchio e capisco.

Sono ancora in boxer.

-E-entra, io vado a vestirmi!- lascio la porta e corro in camera.

-Stupido stupido stupido! Come cazzo si fa a essere così idioti?- piagnucolo vestendomi, ma poi sorrido guardandomi allo specchio.

-Però sono figo.- dico ballando nei miei skinny jeans neri.

-Ed ho un bel culo.- aggiungo scendendo le scale con in mano portatile e quaderno.

Vedo Dallon guardare le foto di famiglia appese ai muri della sala da pranzo con un leggero sorriso e mi avvicino a lui senza farmi notare.

-Lo so, ero carino.- ridacchio facendogli girare la testa di scatto verso di me, per un attimo vedo la sorpresa nei suoi occhi ma quello che dice poi mi sorprende almeno il doppio.

-Lo sei ancora.- mormora piano, ma lo sento, sono senza parole.

Ci stiamo guardando.

Passa un secondo.

Ne passano due.

Tre.

Quattro.

-Dove ci mettiamo?- chiede lui e mi sento stupido perché non ho detto nulla, indico il tavolo vicino a noi e ci poso portatile e quaderno.

~~~

Non so quanto tempo sia passato,  Dallon sta cercando dal computer gli usi e i costumi degli aztechi mentre io sto sul telefono a cercare informazioni riguardo al loro territorio e altri cazzi vari.

Ammetto che ogni tanto mi fermo per controllare instagram.

Ma solo ogni tanto.

-Brendon?- mi richiama Dallon dopo un po' e lo guardo curioso.

-Sono più o meno cinque minuti che mi dai i calci da sotto al tavolo.- Mormora e subito me rendo conto, mi fermo. Il giorno in cui imparerò a non muovermi in continuazione come un idiota sarà un gran giorno.

-Scusami- sospiro a testa bassa e sento Dallon alzarsi.

-Hey... non abbatterti per così poco, facciamo una pausa?- mi chiede mettendosi vicino a me, probabilmente per evitare i miei calci. Annuisco piano.

-Posso farti una domanda?- gli chiedo dopo un po' e lui mormora un 'certo', lo guardo.

-Mi odi?- è una settimana che lavoriamo al progetto (per non dire che stiamo procrastinando) ed è una settimana che voglio porgli questa domanda.

Da quando sono arrivato in classe qualche mese fa sono riuscito a farmi tutti amici, grazie anche a Tyler con cui mi conoscevo da anni, ma Dallon sembrava sempre ignorarmi o addirittura evitarmi.

Tra l'altro ora che ci penso non l'avevo detto che sono stato bocciato.

Con la condotta ai minimi storici e più insufficienze che sufficienze.

Ma sono finito in classe con Dallon, quindi era probabilmente destino.

Tornando a noi, scuote leggermente la testa ed è probabilmente perplesso per la domanda che gli ho posto.

-Davvero credi che io ti odi?- inizio a sentirmi paranoico, annuisco leggermente e Dallon ridacchia anche se non sembra divertito.

-Come potrei odiare il grande Brendon Urie che nonostante sia arrivato in classe anni dopo di me si è già fatto più amici di quanto io possa sognare di avere? Ti invidio ma no, non ti odio.- la sua risposta è inaspettata e triste allo stesso tempo.

Non so cosa dire.

Cala l'ennesimo silenzio imbarazzante tra di noi.

-I-Io..- tento di spezzarlo ma mi interrompe.

-Scusami... devo andare a casa, ci vediamo domani a scuola.- si alza velocemente, prende la sua roba ed esce di casa prima ancora che io riesca a dire qualcosa.

Nda:sono666parolemuahahahahahahahah

ADHD | Brendon UrieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora