Una cosa brutta dell'essere speciali come me è che spesso si provano emozioni totalmente irrazionali ed esagerate.
Per fare un esempio, dopo che Dallon se n'è andato ero più o meno distrutto, ho anche pianto ed il fatto che sapessi di star esagerando non ha fatto altro che prolungare la cosa.
In tutto questo tempo non mi ero mai reso conto che effettivamente Dallon non aveva amici, ero troppo occupato a preoccuparmi del fatto che non ridesse alle mie battute stupide. Come se non bastasse stamattina per paura di vederlo ho detto a mamma di sentirmi male.
Sono un codardo.
Mi nascondo completamente sotto le coperte con il telefono in mano cercando di non scoppiare a piangere come una ragazzina e presto mi perdo nei video di youtube fino a quando il telefono mi vibra tra le mani.
Leggo subito il messaggio.
TyJo: dove sei finito??
Non avevo voglia di venire
Mi sento particolarmente iperattivo e preferivo evitare
Passa un po' di tempo prima che Tyler mi risponda, probabilmente perché ci dovrebbe essere lezione in questo momento e se ti beccano con il telefono una nota disciplinare non te la leva nessuno.
TyJo: Dallon mi ha chiesto di te
Smetto di respirare per qualche secondo, Dallon ha chiesto di me a Tyler.
Dallon si è preoccupato per me.
Dallon mi ama... okay no, ma gli importa.
Weekes??
TyJo: quanti Dallon conosci??
Volevo essere sicuro.
TyJo: okay.
TyJo: devo andare.
TyJo: mettere i punti alla fine fa sembrare tutto una minaccia.
TyJo: a dopo.
Ridacchio lasciando il telefono sul letto, come farei senza Tyler a rallegrarmi sempre?
Ora sono felice quindi mi vesto prendo lo skate e mi fiondo fuori, mia madre non è in casa fino alle sei di sera quindi posso tranquillamente bighellonare in giro.
Tanti bellissimi trick e tante bellissime cadute dopo mi sono ritrovato davanti a casa di Dallon, casualmente una decina di minuti prima che dovesse venire.
Casualmente eh.
Passavo di lì.
Mi metto seduto sul marciapiede davanti a casa sua ed inizio a giocare a temple run con lo skate sotto ai piedi e dopo quelli che mi sembrano essere pochi secondi altri due piedi si mettono davanti ai miei.
Oh un paio di Timberland marroncine, anche Dallon le ha.
Dallon.
Guardo in alto e vedo il suo volto confuso, mi alzo velocemente e mi faccio arrivare lo skate in mano con una leggera pressione del piede.
-Hey Dallon!- lo saluto con un gran sorriso.
Che non ricambia.
Dannazione Dallon.
-Uhm... che ci fai davanti casa mia?- mi chiede lui incamminandosi verso la porta, lo seguo.
-Ero venuto a trovarti visto che passavo di qui...- apre la porta ed entriamo entrambi, casa sua è piccola e accogliente, soprattutto perché non appena entriamo la signora Weekes ci sorride.
-Dallon tesoro, chi è il tuo amico?- ora che ci penso l'ultima volta che sono stato qui la casa era vuota, faccio quindi per presentarmi ma Dallon mi trascina via dicendo:
-È solo un compagno di lavoro.-
Potrei morire qui, in questo istante.
Solo un compagno di lavoro.
Dannazione Dallon, riesci a farmi tornare vulnerabile con una sola frase.
Non posso nemmeno piangere perché mi prenderebbe per pazzo, fantastico.
Arriviamo dopo un po' in camera sua e lui si siede sulla scrivania mentre io mi siedo a letto, tutta la felicità è scemata.
-Scusa ma se gli avessi detto che eri un amico mi avrebbe fatto il quarto grado, non porto mai nessuno a casa.- dice lui dopo un po'.
Questo cambia tutto.
-Oh capisco.- rispondo già più sereno.
E dire che ero pronto a scoppiare in lacrime.
-Comunque... non stavi male tu?- mi chiede dopo un po' accendendo una Playstation che non avevo mai notato e lanciandomi un joystick di cui non conoscevo l'esistenza.
Prendo al volo il joystick e rispondo.-Sì ma è già passata quindi eccomi qui-
-...Forte, sai giocare a cod?- annuisco mentre un leggero ghigno si forma sul mio volto.
Se so giocare a cod?
Gli farò il culo.
Metaforicamente parlando.
Nda: haha ho il blocco dello scrittore.
Uccidetemi
Ci ho messo quattro giorni per scrivere mezzo capitolo
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ADHD | Brendon Urie
FanfictionIn cui Brendon è troppo agitato e Dallon troppo tranquillo