-Bren, che hai?- poggio la testa sulla spalla di Ryan mentre dall'altra parte della mensa Tyler fa di tutto per ignorarmi. Non abbiamo ancora fatto pace e devo ammettere che mi manca chiamarlo ogni notte prima di dormire, scherzare sempre con lui in classe, mi manca stare con lui in generale in realtà ma devo accontentarmi di Ryan, Spencer e quell'altro di cui onestamente non ricordo il nome.
-Sì sto bene Spencer, ho solo dormito poco- mento anche se solo in parte e poso lo sguardo su Ryan, non appena Dallon è uscito di casa gli ho detto che ero pronto ad avere una relazione con lui, cosa piuttosto impulsiva da parte mia ma a quanto pare non riesco a farne a meno. Sospiro, è tutto così grigio ultimamente, è come se non stessi andando avanti, è tutto bloccato e non riesco a scappare, sono costantemente sul punto di piangere, costantemente arrabbiato, costantemente in cerca di aiuto e non riesco più a capire quand'è che sono entrato dentro tutto ciò.
Non so più nemmeno di cosa stiano parlando i ragazzi perché ho perso il filo del discorso ed odio quando mi succede, lo odio davvero tanto perché mi ricorda soltanto che sono così stupido da non riuscire nemmeno a fare cose che persino i bambini fanno con facilità. Lo odio perché mi impedisce di essere il bravo studente che vorrei essere, lo odio perché non posso essere il bravo figlio che i miei genitori vorrebbero o il bravo amico che Tyler avrebbe meritato. Lo odio. Lo odio. Lo odio. Lo odio.
-Brendon?-
E mi odio perché non riesco mai a tenermi stretto nulla, ho perso la musica anni fa solo perché aveva smesso di interessarmi, l'ho presa nonostante fosse l'unica cosa a rendermi felice, ho perso Tyler che mi è sempre stato vicino solo perché sono uno stupido e testardo ragazzino e per finire... per finire ho perso Dallon, che in realtà non ho mai avuto e che non merito di avere perché tanto finirei per lasciare andare anche lui, come tutto il resto.
-Chiamate un professore!-
Voglio andarmene, ho bisogno di scappare, mi stanno tutti addosso e non capisco, mi stanno guardando tutti, anche Tyler mi sta guardando, sono tutti agitati e non capisco, perché non capisco mai? Perché non sono semplicemente nato normale e capace di funzionare bene?
***
-Non gli era mai successo, non capisco-
-Si tratta solo di stress, vedrà che qualche giorno a riposo lo rimetterà velocemente in piedi-
-Non... Non deve assumere nessun medicinale?-
-No, credo che gli basti riposare e stare il più tempo possibile con gli amici, dovrebbero aiutarlo a rimettersi-
-Grazie dottore-
-Di nulla signora Urie- il rumore dei passi che si allontanano mi avvertono del fatto che il dottore se n'è finalmente andato e senza pensarci mi giro dando le spalle alla porta che come avevo previsto si apre subito dopo. Il materasso si abbassa dietro di me segno che mamma si è seduta e nonostante io non accenni a girarmi o a voler smettere di fingere di dormire mi accarezza dolcemente i capelli.
-Vuoi raccontarmi che succede?- valuto l'idea di continuare a far finta ma il modo in cui me lo ha chiesto me lo impedisce e non mi resta altro che girarmi verso di lei senza realmente sapere cosa dire.
-Non lo so-
-Sicuro? Brendon so che a volte sei molto sensibile, anche per le piccole cose, ma non hai mai avuto un episodio del genere... io e tuo padre siamo preoccupati per te.- ci penso bene, perché mi succede tutto ciò? Fino a qualche settimana ero più o meno sempre felice mentre ora sono più i momenti in cui mi sento giù.
-Mamma... ultimamente molte cose mi stanno andando male e non capisco perché. Ho litigato con Tyler e ora non ci parliamo più, poi c'era un ragazzo che mi piaceva e che mi piace ancora ma non ricambia i miei sentimenti. Come se non bastasse ho questa malattia del cazzo che- -
-...questa malattia del cavolo, cavolo- mi correggo velocemente e anche un po' irritato
-Cone se non bastasse ho questa malattia del cavolo che mi impedisce di fare cose che molti farebbero facilmente e sono stufo di dover puntare tutto sulla simpatia per non essere preso in giro... come faccio a tornare a scuola poi? Mi hanno visto tutti avere una crisi, Dio che imbarazzo.- cala il silenzio nella stanza, penso che mamma stia cercando di processare il tutto.
-okay... una cosa alla volta, con Tyler farai sicuramente pace, per il ragazzo... so che può essere difficile ma se ti ha rifiutato non ti resta altro che andare avanti- mi metto seduto ed improvvisamente la verità mi colpisce in pieno: mi sto facendo i complessi per nulla.
-Non mi ha rifiutato in realtà...- ammetto con un po' di vergogna e mamma mi dedica un leggero sorriso
-Come fai a sapere che non gli piaci allora? Magari sta solo aspettando che tu ti faccia avanti-
-Già... magari-
-BRENDON UN TUO AMICO STA SALENDO!- mio padre urla dal piano inferiore e mamma si alza dopo avermi lasciato un ultima carezza.
-Questo deve essere Tyler, io vado così rimanete un po' soli e fate pace- subito dopo esce lasciando la porta socchiusa e poggio il dorso sulla testiera del letto in attesa che il mio migliore-amico-per-tutta-la-vita-tranne-ora entri, solo che quando finalmente la porta si apre...
-Ciao Brendon-
-Hey... Dallon-
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ADHD | Brendon Urie
FanfictionIn cui Brendon è troppo agitato e Dallon troppo tranquillo