XXI

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-Non sono più sicuro di questa cosa-

-Senti codardo, ho rinunciato ad un appuntamento con Josh per vederti fare questa figura di merda e tu la porterai a termine- sbuffo sistemandomi il cravattino rosso che ho comprato solo per quest'occasione e giuro che se Dallon non lo apprezza mi ci strangolo.

-Non è che mi rassicuri tanto eh- borbotto poi controllando che sia tutto perfetto, la camicia è stirata alla perfezione, i pantaloni mi fasciano benissimo il culo ed il cravattino è annodato... decentemente ecco.

-Ma vai tranquillo, matchiamo pure!- esclama invece Tyler con improvviso entusiasmo ed ancora una volta sbuffo, so già che andrà a finire molto male.

- ...sembra che ci abbia vestito tua madre-

-Stai zitto Brendon. Anzi, dimmi un po' quando manca prima che venga a prenderci Ryan- poso lo sguardo su Tyler che si sta spudoratamente ammirando il sedere attraverso allo specchio con aria compiaciuta, chissà da chi avrà preso mi domando ma poi mi passa per la testa un pensiero poco felice.

-A proposito... non è un po' crudele farmi venire a prendere da lui?- domando forse un po' incerto andando verso il letto così da potermi mettere le scarpe.

-Cosa c'è di crudele? Ti fai dare un passaggio e poi dopo lo lasci, stai solo usando i tuoi privilegi da fidanzato- Tyler mi guarda con l'ombra di un sorrisino malvagio che mi lascia a dir poco sconvolto. Da quando è così?? Prima era una checca così soft e pucciosa mentre ora sembra l'incarnazione un po' meno maestosa di Regina George.

-Un tempo eri più buono... cosa ti è successo?-

-Mh... ti ho incontrato- mormora lui indossando una giacca elegante nera, sembra proprio un mago pronto a stupirmi con un trucco.

-BRENDON, TYLER, C'È RYAN DI SOTTO SCENDETE-

-Pronto?-

-No? Dai andiamo a fare sta cazzata- mi infilo anche io la giacca decorata però dagli orli dorati e scendo seguito da Tyler, ad aspettarci ci sono mia madre e Ryan vestito con un paio di skinny ed una camicia bianca mezza infilata nei pantaloni. Entrambi ci guardano perplessi.

-Ehm... perché siete così eleganti?- chiede Ross che sicuramente è il più perplesso di tutti.

-Storia lunga, capirai... andiamo??- risponde frettolosamente Tyler trascinandoci tutti fuori.

-Ciao ciao Grace-

-A dopo mamma-

-Signora Urie-

***

La festa è fantastica, davvero... solo che sono tutti ubriachi tranne me, ho perso di vista Tyler, Ryan prova ad entrare nei miei pantaloni e di Dallon non ce n'è nemmeno l'ombra.

Che festa di merda.

-Mhh dai amore, sali con me- ridacchia Ryan già evidentemente brillo ed ovviamente rifiuto continuando a cercare gli altri due coglioni con lo sguardo.

-Senti, sai dov'è Tyler?- chiedo poi per distrarlo quando cerca di trascinarmi su per le scale, non l'ho mai sopportato quando da ubriaco cercava in tutti i modi di portarmi a letto o ovunque capitasse.

-Che ti importa, si sarà già appartato con qualcuno-

-No non credo, vado a cercarlo- mi allontano ignorando i richiami di coso ed inizio a chiedere a chiunque se ha visto Tyler. Tra l'altro sono abbastanza sicuro che il 45% dei presenti alla festa abbia già una laurea universitaria e la cosa è abbastanza preoccupante.

-Tyler!- urlo quando finalmente vedo l'unico imbecille vestito da mago e questo si gira verso di me evidentemente stordito, andiamo di bene in meglio.

-Ho vinto a beer poong- esulta sorridendo da ebete ed alzando vittoriosamente il pugno in aria.

-Sicuro? No aspetta non me ne frega un cazzo. Hai visto Dallon?- gli chiedo scuotendolo leggermente... okay... scuotendolo forte, molto forte.

-È salito di sopra con Ashley-

-E TU NON ME LO DICI!?-

-...ops?-

-Deficiente.- corro su per le scale alla velocità della luce ed evito con maestria i mezzi ubriachi a limonare con persone di cui si pentiranno domani.

Sto iniziando a pensare che la mia sia davvero la peggiore delle generazioni.

Anzi no, ci sono i bambini che fanno i balli di fortnite in pubblico.

-Sì ma porca troia- impreco quando pesto con le mie bellissime scarpe nuove una pizza messa a terra, così, a caso.

-Amico quella era la mia pizza!-

-Amico vai a fanculo, seriamente. Le scarpe nuove!- non gli lascio il tempo di registrare quello che ho detto è saltelli via verso quello che spero sia un bagno.

Fortunatamente lo è.

Sfortunatamente non è libero.

Fortunatamente non me ne frega un cazzo ed infilo un piede nel lavandino.

Guardo di sfuggita il ragazzo seduto sul water chiuso, data la posizione direi che è ubriaco dato che sta chino in avanti e non sembra affatto comodo.

-Bevuto troppo?- chiedo versandomi mezza bottiglia di sapone sulla scarpa ed accendendo l'acqua si di essa fin troppo schifato per lavarla bene. Il ragazzo non dice nulla, si limita a scuotere leggermente la testa. Certo che è particolare, indossa una camicia bianca, dei pantaloni neri eleganti e delle bretelle rosse molto poco sobrie ma per quanto mi stia simpatico a vista devo riprendere a cercare Dallon.

-Beh... ora dovrei andare a cercare un amico. È stato un piacere parlarti... James(?)- tengo la sorte buttando a caso un nome, si chiamano tutti James tanto. James Potter, James Bond, James Charles..

-Mi chiamo Dallon, James però è il mio secondo nome- mormora il tipo, che cosa curiosa, stavo proprio cercando Dallon.

-Che cosa curiosa... stavo proprio cercando un Dallon- mormoro ripetendo il pensiero che avevo nella testa, il ragazzo alza lo sguardo e mi guarda perplesso.

Il ragazzo è Dallon ed ho ancora un piede nel lavandino.

-Brendon?-

Non so come e non ne vado fiero ma riesco a cadere di faccia nel tentativo di levare il piede dal lavandino.

Io mi rifiuto di alzarmi e guardarlo, da questa figura di merda non mi riprenderò mai.

-...tutto... bene?-

-Mhmh, tutto perfetto, alla grande- mormoro non accennando nemmeno a muovermi, sento però due mani circondarmi la vita ed aiutarmi ad alzarmi contro la mia volontà.

-Possiamo fingere che io non sia mai caduto in un bagno?- chiedo quindi evitando il suo sguardo ma riesco comunque a vederlo annuire.

-Quindi... perché mi cercavi?-


Nda:
Beh che dire... sono sparita per un po'.
Diciamo per un bel po'.
Non avevo proprio più ispirazione e questo capitolo l'ho scritto adesso adesso per i sensi di colpa quindi fa anche abbastanza schifo.
Mi dispiace davvero tanto ma non penso di poter continuare questa storia come avevo previsto ma mi sento comunque in dovere di darvi un finale decente che sarà quindi fra qualche capitolo.
Volevo inoltre ringraziarvi perché questa storia è arrivata a 3.32k e davvero non me lo aspettavo.
Grazie per avermi sopportato, ci sentiamo al prossimo capitolo.

-Desy

ADHD | Brendon UrieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora