XVII

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-...e poi dobbiamo passare a casa di Spencer così finiamo di organizzarci... hai saputo della festa di Ashley? Dobbiamo andarci per forza, che ti metterai?-

Annuisco distrattamente, è da stamattina che Ryan non fa altro che blaterare ad ogni occasione possibile e per una volta non mi lamento di avere la stessa attenzione di un bambino fatto perché tanto sta parlando di cose inutili che non mi interessano.

-Brendon?-

-Sisi ti sto ascoltando- poggio la schiena sull'armadietto e tengo lo sguardo fisso davanti a me, vorrei essere da un'altra parte in questo momento, possibilmente con Dallon, ancora non riesco a crederci che ci siamo baciati! È stato... cazzo è stato fantastico, poi però è arrivata mamma a rovinare tutto, mi ha persino fatto il discorso, terrificante.

-Brendon!- giro la testa di scatto verso Ryan e lo vedo più che impaziente, ops.

-Ti ho fatto una domanda- borbotta incrociando le braccia al petto e sembra quasi minaccioso, quasi.

-Uhm, non lo so(?)- azzardo sperando che sia una risposta accettabile ma non credo visto che alza gli occhi al cielo vagamente nervoso.

-Vabbeh, hai fino a venerdì sera per decidere- decidere cosa? Di cosa stiamo parlando??

-Uhm sì certo, devo andare a storia- gli do un buffetto sulla spalla e scappo dalla conversazione diretto verso la mia noiosissima classe di storia. Quando arrivo in aula ci sono solo 2 ragazzi e la professoressa ed ora che ci penso non sono mai arrivato così presto ad una lezione quindi bravo me... alla fine non mi resta altro che mettermi seduto al mio solito banco ed attendere. Fortunatamente non devo aspettare molto e la campanella suona causando il riempimento della classe, saluto qualche mio compagno, sorrido a Dallon e... beh non so che fare quando Tyler si viene a sedere vicino a me, come sempre d'altronde. Sono giorni ormai che non ci parliamo e pensavo, anzi, speravo che sarebbe venuto a trovarmi dopo la mia pseudo crisi ma non è successo e non so come comportarmi. La cosa migliore da fare mi sembra tirare fuori il quaderno e fissarlo fino alla fine dell'ora.

-Guarda che gli appunti si prendono scrivendo, non fissando il quaderno- sospiro, come non detto.

-Sai che non prendo mai appunti- mormoro prendendo una matita a caso ed iniziando a scarabocchiare degli omini.

-Lo so...- cade il silenzio che in realtà non è un vero silenzio perché la professoressa continua a parlare di gente defunta che in vita si divertiva a conquistare territori.

-Come stai?- Tyler interrompe di nuovo il "silenzio" e mi prendo un po' di tempo per pensarci, come sto? Non parlo più con il mio migliore amico, sto con una persona che non mi piace più e nel frattempo ho baciato un altro.

-Incasinato- rispondo quindi, Tyler sospira e lo vedo annuire con la coda dell'occhio.

-Mi dispiace-

-È okay- cancello un omino particolarmente storto e smetto di prestargli attenzione, mi sento in colpa ma non riesco a farne a meno, non riesco a fare a meno di essere orgoglioso e fare l'arrabbiato anche se ormai non ricordo il perché e dubito di avere ragione.

***

-Com'è andata a scuola?-

-Solito- borbotto prima di riempirmi la bocca con l'ultimo boccone di spinaci, mamma si è presa dei giorni per rimanere a casa con me e non ho la più pallida idea di come sentirmi a riguardo, se non altro papà è di nuovo in viaggio altrimenti mi starebbero soffocando in due.

-Vuoi parlarmi di ieri?- mi domanda lei con quella che sembra l'ombra di un sorriso ed onestamente spero che non stia parlando dell'episodio con Dallon ma credo proprio di sbagliarmi.

-Cos'è successo ieri?- faccio il finto tonto nella speranza che attacchi.

-Sto parlando del ragazzo con cui ti ho sorpreso ieri- ovviamente, sento improvvisamente caldo alle guance ed inizio a giocare con la forchetta, Dio che vergogna.

-Te l'ho detto, stavamo solo facendo la lotta e ci hai beccati in quel modo- sì, la lotta, proprio quella.

-Quindi non è lui il ragazzo che ti piace? Peccato, era carino- cosss, ora si mette anche a fare la pedofila?

-Mamma!-

-Cosa? Su prendi le medicine e fila a riposare, poi ne riparliamo- Sbuffo alzandomi da tavola.

-Okaaaay- Non ho nessuna intenzione di prendere le medicine, lascio il mio piatto nel lavandino prima di tornare verso il tavolo e prendere il flaconcino di pillole, sento lo sguardo di mamma su di me, so che sta aspettando che io le prenda. Apro il barattolo e prendo una pillola che mi infilo in bocca e sposto sotto la lingua prima di bere.

-A dopo- mormoro velocemente prima di andarmene, la prima cosa che faccio arrivato in stanza è sputare tutto nel cestino per poi buttarmi a letto per leggere i miei nuovi messaggi, non c'è molto, ignoro momentaneamente Ryan ed il gruppo di classe ed entro nella chat di Dallon, è online.

Visualizzi e non rispondi?

Potrei denunciarti sai?

Sorrido subito dopo aver premuto il tasto invia ed attendo impaziente una risposta che fortunatamente mi arriva dopo secondi.

DWeekes: da quando è un crimine?

Dall'alba dei tempi mio caro

DWeekes: non credevo che anche nel paleolitico avessero whatsapp

Ridacchio, lo odio quando fa così, mi rovina tutte le battute.

Ti odio

DWeekes: that hurts my feelings :(

Noo baby :(
Non piangere :(

DWeekes: non sto piangendo, i veri uomini non piangono

Mh
Senti vero uomo
Ti va di uscire?

DWeekes: quando?

Adesso(?)

DWeekes: con così poco preavviso...
DWeekes: fammi controllare la mia agenda

Alzo gli occhi al cielo aspettando solo che mi dica di sì prima che io cambi idea.

DWeekes: fortunatamente per te sono libero

Ti aspetto a scuola fra venti minuti

Nda: *respira*  I'm back bitches

ADHD | Brendon UrieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora