Capitolo 8.

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Siamo tutti seduti sui divani di casa Vega e Sofia sta intrattenendo tutti con aneddoti dei fratelli.
Tutte siamo in una valle di lacrime dal ridere e anche i fratelli non sono da meno.
"Mamma, ma come mai sei venuta senza avvisarci?" Domanda Leo.
La donna lo guarda e gli sorride.
"Ho accompagnato vostra sorella per prendere il vestito per il matrimonio di Estrella."
I fratelli si guardano e poi spalancano gli occhi.
"Non ve ne sarete mica dimenticati?" Domanda la madre allarmata.
"Assolutamente no!" Dice con voce stridula Mateo.
"Perfetto, immagino che porterete queste fantastiche ragazze come vostre accompagnatrici." Ci indica e noto sul volto di Zoe formarsi un sorriso smagliante.
"Si!" Urla lei e Julio spalanca gli occhi dallo stupore.
Il campanello suona e Damián si alza per andare ad aprire.
"Ciao cavernicolo!" Una voce femminile arriva alle nostre orecchie e dopo un secondo un paio di gambe cingono la vita del biondo.
"Lidia!" Damián urla entusiasta e stringe a se la ragazza. Quando scende dalle sue gambe inizia a correre verso il salone e gli altri ragazzi si alzano e vanno a salutare la ragazza.
Sembra così piccola in confronto a loro. Noi ragazze ci guardiamo complici e poi riportiamo lo sguardo sulla scena.
I ragazzi l'hanno liberata e quando ci nota ci sorride dolcemente.
Una bellezza più unica che rara. Capelli color oro lunghi fino al fondoschiena, occhi verde acqua, gambe chilometriche, fisico da sportiva e sorriso smagliante. Indossa un paio di pantaloncini di jeans e una canottiera bianca che mette in mostra le sue forme. Ecco a voi, la piccola Vega.
"Lidia, non ti andrebbe di metterti qualcosa di più coprente?" Domanda Julio e noi ragazze alziamo gli occhi al cielo.
"E a te andrebbe di cercarti quei neuroni che ti sono rimasti?" Dice sarcastica lei e noi scoppiano a ridere.
Lei si volta nuovamente verso di noi e quando incontra il mio sguardo i suoi occhi si illuminano.
"Blanca!" Si avvicina a me e io mi alzo per abbracciarla.
"Ragazze, non vi avevo riconosciute! Siete bellissime!" Si complimenta.
Le altre ragazze la salutano e poi ci sediamo tutti nuovamente.
"Scommetto che non avete comprato nemmeno i vestiti per il matrimonio!" Li prende in giro Lídia e loro annuiscono.
"Sofia, sicura che non sia un problema la nostra presenza?" Domando titubante. I suoi occhi azzurri incontrano i miei, e devo ammettere di trovarmi parecchio in soggezione.
"Non vi avrei invitate se fosse stato un problema. Sulla lista sono state contante anche le accompagnatrici dei ragazzi." Dice indicando i figli e Lidia passa il suo sguardo su di noi.
"Julio, chi sarà la tua accompagnatrice?" Domanda la sorella e vedo Zoe irrigidirsi. Non capisco perché ogni volta lei debba fare così.
Julio cerca con lo sguardo i suoi occhi, ma la ragazza non lo degna di uno sguardo e posa il suo sguardo da un'altra parte.
"Non lo so, poi decideremo." Fa spallucce, ma noto nel suo sguardo pura delusione.
"Va bene. Comunque ci sarà anche Viola, la migliore amica di Estrella."
Strabuzzo gli occhi e noto che tutti guardano nella direzione di Damián.
"Che avete da guardare? È solo la mia ex." Il biondo alza le spalle e io non so se sentirmi infastidita o sollevata.
"Siete stati insieme per quasi due anni." Sentenzia Lidia e lui alza gli occhi al cielo.
"Stavamo insieme solo per fini puramente sessuali." Spiega e vedo i fratelli ghignare.
"Damián!" Urla la madre indignata. "Non ci credo che tu abbia trattato così una ragazza. Pensa se qualcuno lo facesse con tua sorella?" Urla.
Damián indurisce la mascella.
"Gli spezzerei le gambe." Sentenzia e tutti i fratelli concordano con lui.
"Siete indescrivibili!" La madre scuote la testa e loro le sorridono.
"In settimana voglio sul mio telefono le foto di tutti voi in smoking e anche le foto degli abiti delle ragazze." Lidia ammicca verso di noi e solo adesso realizzo che non ho nemmeno un momento per andare a prendere l'abito.
"Io ho un problema! Non so quando andare a prendere l'abito." Le ragazze purtroppo si trovano nella mia stessa situazione e Lidia ci propone di andare con lei nel negozio dove ha comprato il suo.
Noi ragazze concordiamo e le altre salgono al piano di sopra per darsi una sistemata e vestirsi.
Dopo due ore siamo tutte pronte e usciamo, lasciando i ragazzi con la madre.
Iniziamo a camminare per il centro della città e io personalmente mi fermerei a osservare ogni negozio, ma non abbiamo tempo.
Lidia è un anno più piccola di noi, ma è davvero una ragazza molto socievole e soprattutto sprizza vitalità da tutti i pori.
"Allora ragazze, sputate il rospo! Chi è che sta con chi?" Domanda entusiasta.
Io tiro i lembi della maglietta che indosso e mi mordo il labbro.
"Io sono l'unica che è fidanzata ufficialmente." Sentenzia Reina.
"Finalmente! Quanti anni ci sono voluti? 5?" Domanda e Reina annuisce timidamente.
"E voi? Ho visto come ti guardava mia fratello!" Dice indicando Zoe.
Lei si irrigidisce e vedo i suoi occhi scurirsi.
"Non c'è nulla tra me e Julio. Smettetela." Sentenzia arrabbiata e velocizza il passo per superarci.
"Vado io da lei." Reina ci supera e raggiunge Zoe.
"Non volevo farla arrabbiare. Stavo scherzando." Dice Lidia mortificata.
"Sta tranquilla." Ana gli passa la mano sulla schiena e lei le sorride.
"Tu invece sei quella che fa la lastra a Mateo!" Dice ridendo e Ana diventa rossa come un peperone.
Io scoppio a ridere per la sua reazione e Lidia mi fa un sorriso complice.
"Signorina, se fossi in te, non riderei. So benissimo che quella è la maglietta di Damián!" Mi punta il dito contro, in senso scherzoso e il risucchio l'aria tra i denti. Beccata!
"E poi, il rosso è il suo colore preferito." Ammicca e io divento rossa in viso.
"Tu invece perché non ci provi con Lucas? Sei davvero molto carina, Helena." La ragazza al mio fianco si passa una mano tra i capelli castani e scuote la testa.
"Io e Lucas non andiamo molto d'accordo. Abbiamo parlato si e no, due volte." Dice un po' delusa.
Helena è una ragazza molto timida e nonostante sia una bella ragazza, tende spesso a stare in disparte e a non essere notata.
Mi dispiace molto per lei, perché potrebbe avere l'intera popolazione maschile ai suoi piedi, ma lei sembra molto tranquilla e quindi nessuno l'ha mai spinta a fare qualcosa che non volesse.
"Buttati, conosco i miei fratelli e so che c'è qualcosa sotto. Con ognuna di voi." Le da una gomitata e ci fermiamo davanti ad un negozio di vestiti da cerimonia.
Reina e Zoe tornano da noi e Zoe si scusa con Lidia per il suo comportamento.
"Sta tranquilla. Devo aver travisato sicuramente qualcosa io. Al matrimonio ci sarà anche Yolanda e passeranno tutto il tempo insieme, come sempre."
"Cosa?" Domanda Zoe quasi urlando.
"Si, beh lo sai che hanno sempre avuto un bel rapporto." Già, Zoe lo sa fin troppo bene.
"Si, lo so benissimo. Entriamo?" Dice Zoe indicando il negozio.
Noi entriamo e ci troviamo subito circondati da abiti bellissimi, di qualsiasi tipo.
"La sposa ha imposto a tutte le ragazze di indossare l'abito lungo." Noi annuiamo e iniziamo a girare per l'immenso negozio.
Sinceramente non so che abito indossare, mi trovo un po' in difficoltà ma voglio comunque apparire carina agli occhi degli altri.
"Blanca!" Lidia mi richiama. Mi avvicino a lei e ha in mano un vestito rosso fuoco. "Provalo." Dice porgendomelo. Io scuoto la testa per questo colore così audace e lei mi spinge praticamente dentro il camerino.
Indosso l'abito e devo dire che è davvero bellissimo. È formato da un body rosso e da una gonna di lunga fino a terra con due spacchi ai lati. È un rosso accesso ma è davvero bello.
Ha lo scollo a cuore e le spalle sono completamente nude. La parte superiore è completamente ricoperta di brillanti.
Quando esco dal camerino tutte le mie amiche sono impegnate nella ricerca del loro abito e le richiamo e si voltano per guardarmi mi guardano stupite.
"Sei bellissima, Blanca!" Si complimenta Zoe e io le sorrido amorevolmente.
Prima ho visto un vestito che sarebbe perfetto per te.
Mi avvicino allo stand che stavo guardando prima e prendo il vestito lilla tra le mani.
Ha le maniche a tre quarti, uno scollo non troppo profondo sul davanti e la gonna è a sirena.
Zoe lo prende e lo va a provare, come immaginavo: è perfetto.
Ana trova un vestito giallo, molto semplice ma veramente adatto a lei.
Ha un corpetto stretto con dei fiori stampati sopra è una gonna leggermente ampia che le dona tantissimo.
Helena ha scelto un vestito color avorio e sono due minuti che si guarda allo specchio. Ha uno scollo profondo sulla schiena, anormale quando si tratta di lei. Le cade dolcemente sulle sue curve e il tessuto è leggermente luccicante.
Lidia è ancora in giro con Reina e stanno cercando l'abito adatto a lei.
Abbiamo deciso di indossare tutte e cinque colori diversi e sono assolutamente aboliti il bianco ed il nero.
Dopo cinque minuti tornano e Reina corre nel camerino.
Quando esce rimaniamo senza parole: è stupenda.
Indossa un vestito blu notte con le spalline sottili, la scollatura pronunciata ed è interamente di seta.
"Bellissima!" Dico e lei mi sorride.
"Ragazze siete stupende! Ora mancano solo le scarpe." Lidia batte le mani e in comunque accordo decidiamo di comprare tutte delle scarpe color oro.

***
Abbiamo accompagnato Lidia a casa dei ragazzi e dopo aver salutato anche Sofia siamo andate via, dandoci appuntamento con le due per la prossima settimana.
Mi avvicino al mio armadio e prendo il necessario per preparare la valigia.
Partiremo tra cinque giorni per Girona e sinceramente non so se me la sento di tornare a casa, ma devo.
Le mie amiche Si sono già organizzate.
Helena e Ana andranno a casa del padre di quest'ultima dato che i genitori di Helena sono in viaggio per lavoro.
Zoe andrà dalla nonna e Reina andrà a casa sua.
Nel pomeriggio ho mandato un messaggio a papà per avvisarlo che sarei tornata per il fine settimana e mi ha risposto dicendomi che mi aspettava.
Ho tanta voglia di rivederlo ma so che con mia mamma sarà una lotta.
Magari con tutto questo tempo che sono stata via si è calmata e ha smesso di bere, lo spero tanto per la sua salute e per papà.
Inizio a preparare la valigia e ci metto il necessario. La signora del negozio ci ha incartato i vestiti in modo che non si rovinino durante il viaggio.
Domani ci incontreremo con i ragazzi per decidere come organizzare il viaggio.
Io penso che andrò in macchina con i ragazzi e Leo con le ragazze e guiderà la nostra macchina.
Il viaggio durerà poco più di un'ora, fortunatamente non ci vorrà tanto.
Mentre metto un paio di jeans nella valigia, il mio telefono suona e lo prendo per leggere il messaggio che mi è appena arrivato.

Da sconosciuto:
Domani sera si va a cena fuori, avvisa le altre, baby boss!

Scoppio a ridere e salvo in rubrica il numero di Mateo.
Mi affaccio dalla mia porta e in modo molto elegante urlo alle altre che domani sera andremo a cena con i fratelli Vega.

A Mateo:
Va bene, big boss. Notte.

Dopo aver preparato la valigia mi metto a letto e sento subito gli occhi pensanti, fortunatamente domani è sabato e posso riposare.
Dopo qualche minuto il mio telefono suona nuovamente e mi maledico mentalmente per non aver messo il silenzioso.

Da Zoe:
Posso venire in camera tua?

Aggrotto le sopracciglia e le rispondo che può venire.
Dopo poco la mia porta si apre e lei si corica sotto le coperte, insieme a me.
La luce è spenta e quando sento un singhiozzo accanto a me, sussulto.
"Non ce la faccio più." Zoe si accuccia sulla mia pancia e io le avvolgo la vita con il braccio.
A ogni suo singhiozzo il mio cuore si spezza e le inizio ad accarezzare i capelli.
"Passerà tutto, Zoe." Lei continua a piangere e una lacrima solca anche il mio viso.
"Non posso farlo entrare nella mia vita, Blanca. Lui è così puro e io sono così sbagliata." So a chi si sta riferendo, e so che tiene a lui più di quanto mostra.
"Lo accetterebbe. Julio pende dalle tue labbra."
"È proprio questo il problema! Lui mi accetterebbe, io invece merito di restare sola, non di fargli portare un macigno sulle spalle. Si innamorerà di un'altra, andrà avanti."
Solleva la testa e si appoggia nuovamente a me.
"Mi odio." Ammette ed io scuoto la testa.
"Non è stata colpa tua. Smettila di pensarlo." Lei resta in silenzio e so che non la pensa come me.
"Buonanotte, Blanca." Mi da un bacio sulla guancia e se ne va via.
"Buonanotte."
Mi metto meglio sotto le coperte e stringo a me la maglietta di Damián.
L'ho lasciata anche per dormire e devo ammettere che l'immagine di lui che me la infila per non farmi stare in imbarazzo davanti alla mamma è ancora viva dentro la mia mente.
Quel ragazzo dagli occhi verdi riesce sempre a destabilizzarmi, per non parlare poi di come sia stata audace in camera sua. Avvampo al solo pensiero che io sarei andata avanti, molto avanti.
È bloccato da qualcosa, qualcosa che l'ha sempre tenuto lontano da me.
Io però lo percepisco il suo sguardo su di me, l'ho sempre percepito e mi è sempre piaciuto avere i suoi occhi addosso, avere come la certezza che il suo sguardo non potesse mai essere catturato da nessun'altra cosa.
Prendo un respiro profondo e mi lascio andare tra le braccia di Morfeo.

Il mio destino sei tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora