Capitolo 12.

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"Blanca, datti una calmata!" Mi rimprovera Ana.
Damián ha passato il resto della serata attaccato a Viola, non rivolgendomi praticamente parola.
Ora siamo nella sala ricevimenti e io, le ragazze e i fratelli siamo tutti concentrati sui nostri piatti.
Zoe e Julio, dopo che lei ha dato di matto sono praticamente scomparsi e riapparsi dopo più di un'ora. Julio aveva un sorriso che gli andava da un orecchio all'altro e Zoe l'ha guardato per tutto il resto del tempo.
Ana e Mateo hanno iniziato a punzecchiarsi, per tutta la serata hanno riso e cercato di coinvolgermi, insieme a Reina e Leo.
Helena e Lucas hanno parlato tra di loro, anche se la ragazza spesso rivolgeva il suo sguardo al cugino Vega, intento a parlare con Lidia.
Osservo il posto accanto a me, ovviamente vuoto e sbuffo arrabbiata.
"Buonasera signori e signore! Inizio con il fare i miei complimenti ai neo sposi e soprattutto alla mia sorellina.
Estrella e io, come tutti voi sapete siamo fratelli gemelli e di conseguenza dall'inizio della mia vita non ho un ricordo senza di lei.
Lei è la mia compagna di avventure, colei che mi proteggeva dai bulli quando ero uno sfigato e la stessa che mi copriva con mamma e papà quando ho iniziato ad uscire di nascosto.
Lei è quel tipo di sorella che scappava con me di casa, alle due di notte per andare alle feste sulla spiaggia insieme a nostro cugino Damián.
Lei è quel tipo di sorella che quando vedeva una ragazza provarci con me, dalla gelosia si avvicinava e mi baciava a stampo, facendo scappare la povera ragazza.
Lei è quel tipo di sorella che se aveva un problema non ci pensava due volte a venirsi a sfogare con me.
Lei è quel tipo di sorella che quando è morto nostro padre si e rimboccata le maniche è mi veniva a recuperare nei locali.
Lei è quel tipo di sorella che mi ha salvato da me stesso e mi ha fatto diventare l'uomo che sono ora.
Non sarà facile lasciarti andare ad un altro uomo, ma è ora che tu viva la tua vita e che tu sia felice.
Ti voglio bene sorellina e vi auguro di essere felici per tutta la vita."
L'intera sala è in lacrime e io asciugo una che è scivolata sul mio volto.
Estrella si alza e corre ad abbracciare Felipe.
Si stringono e dopo qualche minuto si staccano, e una canzone avvolge la sala.
Il biondo le porge la mano e iniziano a ballare, l'uno stretto tra le braccia dell'altro.
"Andiamo." Leo prende Reina per il braccio e iniziano a ballare.
Lo stesso fa Mateo con Ana, e con mia sorpresa anche Helena e Lucas vanno a ballare.
Julio e Zoe si guardano e poi spariscono nuovamente.
Lidia è andata a ballare con un suo amico e noto che ride come tantissimo.
Ovviamente io sono l'unica seduta qui da sola.
"Balliamo?"
Un sorriso amaro si forma sul mio volto, nel sentire quella voce.
Alzo lo sguardo e due occhi verdi mi guardano imploranti.
"No." Dico categorica. Mi alzo in piedi e lui mi prende la mano.
"Lasciami." Gli urlo contro per farmi sentire da sopra la musica.
"Blanca, ti prego. Viola mi ha incastrato, ti giuro che avrei voluto passare la serata con voi, con te." Dice aprendo le braccia esasperato.
Io scoppio a ridere e lo guardo male.
"Immagino quanto ti abbia dato fastidio stare con lei." Dico prendendolo in giro.
"Va a ballare con lei, Damián."
La musica cambia e Felipe lascia Estrella al suo sposo, Thiago.
"Non voglio ballare con lei." Damián cattura nuovamente la mia attenzione e io scuoto la testa.
"Mi hai lasciata tutta la sera da sola. Io non sono la seconda scelta, soprattutto se messa a paragone con la tua ex."
Damián serra la mascella e mi guarda torvo.
"Non sei la mia ragazza." Dice serio e freddo. Io sussulto e poi sorrido.
"Hai ragione, ma sono quella che fino a poche ore fa ti stavi baciando e ripeto: non sono la seconda scelta di nessuno."
"Fai come vuoi." Se ne va e io rimango sola.
"Ehi, bellezza." Felipe si mette seduto davanti a me e io alzo lo sguardo su di lui.
"Ehi." Gli rivolgo un sorriso forzato.
"Damián?" Mi domada corrucciando le sopracciglia.
"Lì." Indicó il tavolo in cui è seduta Viola e Felipe spalanca la bocca.
"Vieni con me." Dice sorridendomi.
"Cosa?" Domando confusa.
"Damián è un tipo molto sicuro di se, ma ha sempre avuto timore di me. Se ci vede andar via insieme, andrà fuori di testa." Dice porgendoli la mano.
Io lo guardo dalla testa ai piedi e gli sorrido.
"Sei sicuro?"
"Credimi, sei una bella ragazza e Damián pende dalle tue labbra." Io scoppio a ridere e lui mi guarda confuso.
Gli faccio un gesto con la mano per liquidare il discorso ed afferro la sua.
Felipe mi sorride e passiamo con noncuranza davanti al famoso tavolo.
Viola parla ininterrottamente e Damián quando ci vede inarca il sopracciglio.
Felipe al mio fianco si abbassa alla su altezza e vedo Damián irrigidirsi.
"Ci si vede." Felipe saluta il resto del gruppo presente al tavolo e insieme ci dirigiamo fuori.
Quando siamo all'esterno, ci avviciniamo ad una fontana e Felipe mi fa sedere sul bordo così che io non debba sforzare la gamba.
"Che hai detto a Damián prima di uscire?"
Felipe mi sorride maliziosamente e poi ghigna.
"Tu chiama angelo, vero?" Mi chiede ed io annuisco confusa.
"Allora l'ho proprio ucciso."
"Cioè?"
"L'ho ringraziato per averti lasciata sola e che ci avrei pensato io ad un angelo come te."
Io strabuzzo gli occhi e scoppio a ridere.
"Sei pazzo!" Dico dandogli una spinta scherzosa.
"Damián è stupido se non si accorge della bellezza che ha davanti!" Dice indicandomi.
"Smettila." Arrossisco.
"Ma l'hai vista la faccia che ha fatto? Stavo morendo dal ridere."
"Tanto sta con Viola, si sarà già scordato." Dico abbassando lo sguardo
"Ti piace?" Chiede smettendo di ridere.
"Si, ma a quanto sembra non sono ricambiata." Mi sistemo nervosamente il vestito e mi mordo il labbro inferiore.
Non ho vergogna a dire di essere interessata a Damián, soprattutto perché è così.
"Non ci vorrà molto prima che venga a cercarci. Stanne certa." Mi stringe la gamba con la mano e mi sorride comprensivo.
Io inclino la testa dalla sua parte e senza rendercene conto ci troviamo vicini.
I miei occhi incontrano i suoi ed entrambi scoppiamo a ridere.
"Se non fossi il suo angelo, ti avrei già baciata, Blanca."
Io spalanco gli occhi e lui anche.
"Aspetta ma che hai capito? Sei una bella ragazza, ma io non sono tipo da relazione." Fa una faccia schifata al solo pensiero e io scoppio a ridere.
"Invece non è male avere qualcuno con cui stare." Dico con un sorriso sul volto.
"Hai avuto relazioni serie?" Domanda sfilando dalla tasca un pacchetto di sigarette.
"Una, è durata circa due anni." Dico facendo spallucce.
"Due anni?" Domanda sorpreso.
Io annuisco e lui continua a guardarmi sorpreso.
"E io che non supero nemmeno una notte con una sconosciuta." Dice scuotendo la testa.
"Forse è proprio questo il punto."
"Cioè?" Mi domada portandosi la sigaretta alle labbra.
"Devi conoscerla una persona per costruirci qualcosa."
"Con la fortuna che ho io, non sarei ricambiato." Scoppia a ridere, ma nasconde anche tanta tristezza.
"E ti precluderesti l'opportunità di amare?"
"Si. Preferisco divertirmi. Ma che hai in quella testolina?" Mi domada picchiettando il suo dito sulla mia tempia.
"Stupido!" Rido.
"Wow. 23 minuti, pensavo ci avrebbe messo almeno mezz'ora." Felipe butta fuori il fumo e ammicca.
Io mi volto e vedo Damián venire nella nostra direzione.
Si passa nervosamente la mano tra i capelli e quando è a pochi passi da noi, vedo che i suoi occhi sono accecati dalla rabbia.
"Ehi cugino!" Lo prende in giro Felipe, mettendomi un braccio intorno alle spalle.
"Ci sei riuscito, okay? Ora torna dentro." Dice Damián a denti stretti.
Felipe lo osserva e poi scuote la testa.
Damián inarca il sopracciglio e Felipe alza le mani in segno di resa.
"Ciao, angioletto." Mi lascia un veloce bacio sulla guancia e quando passa accanto a Damián quest'ultimo gli da uno scappellotto sulla testa.
"Ciao, amore mio." Gli manda un bacio volate e Damián borbotta qualcosa.
Io faccio per alzarmi, ma Damián si para davanti a me.
"Non osare alzarti." Dice monocorde.
Iniziamo bene.
"Lasciami stare. Mi stavo divertendo e ci hai interrotti."
Il biondo serra la mascella e mi squadra.
"Vi siete baciati?"
Io alzo gli occhi al cielo.
"Si, mi ha anche messo una mano dentro le mutande." Rispondo sarcastica.
"Blanca." Dice a denti stretti.
"Oh smettila! Fino a due minuti fa eri con la tua ex, io stavo con tuo cugino e ora vuoi fare il finto infastidito?" Mi alzo e lui incastra i suoi occhi nei miei.
"Finto? Avrei potuto farmela seduta stante, ma sono qui con te!" Mi urla contro.
"E va da lei!" Vai Damián, va da lei.
"Ma lo vuoi capire che non ci voglio andare da lei?" Urla nuovamente.
"Amore, ci sono problemi?"
Viola sbuca dietro a Damián e giuro che se non se ne va, la faccio fuori qui.
"Viola, vattene." Dice Damián esasperato. Si passa una mano davanti alla faccia e mi guarda supplicante, ma io distolgo lo sguardo.
"Voglio proprio sentire, invece." Incrocia le braccia sotto il seno e mi guarda con aria di sfida.
"Ma ci sei nata così cretina o ci sei diventata?" Dico sbuffando.
Lei si avvicina a me e mi guarda male.
"Non sono io che sono andata via con il cugino di Damián e ora gli sta facendo la morale." Dice sfidandomi.
Il cuore mi manca un battito e la mia mano entra in collisione con il suo volto.
"Devi starmi lontana. Hai capito?" Urlo e sento le guance andarmi a fuoco dalla rabbia.
"Sei solo una ragazzina illusa!" Mi urla contro e a qual punto Damián la prende e la toglie dalla mia visuale.
"Vattene, dannazione! È tutta la sera che non mi fai respirare. Non verrò a letto con te, quindi puoi anche andartene."
Viola rivolge uno sguardo truce ad entrambi e poi se ne va.
"Io la uccido." Borbotto.
"Le hai dato uno schiaffo." Dice Damián sconvolto.
"Ne vuoi uno anche tu?" Domando in un ringhio.
Damián mi guarda e poi scoppia in una sonora risata.
Io lo guardo male e lui mi abbraccia.
"Lasciami, idiota!" Dico spingendolo via da me, lui però mi tiene stretta a se.
"Zitta e abbracciami." Il suo tono così dolce mi fa sciogliere.
"Non ti abbraccerò." Dico categorica.
Damián abbassa la testa e mi guarda.
"Sei ancora più bella quando metti il broncio." Si abbassa e mi bacia la fronte. I miei occhi istintivamente si chiudono e il cuore mi vibra nel petto.
"Ti odio."
"Anch'io, tanto." Risponde.
"Entriamo?" Domando e lui mi sorride.
"Non ti lascerò un momento sola, angelo."
"E chi ti ha detto che io voglia stare con te?"
Sul volto di Damián si crea un ghigno e si abbassa verso di me.
I suoi occhi verdi incontrano i miei e mi bacia.
La sua bocca si muove dolce sulla mia e sento qualcosa dentro il mio stomaco che si rivolta.
La sua lingua si fa spazio nella mia bocca e inizia a giocare con la mia. Il piercing mi manda in estasi e gli stringo il braccio. Damián sorride nel bacio e io ricambio.
"Tu." Risponde e io scoppio a ridere.
"Entriamo, Diablo."
Lui mi prende la mano e prima di entrare mi blocca.
"Sicura che non ti interessi Felipe?" Mi domanda.
"Vuoi litigare di nuovo?" Inarco il sopracciglio.
"Andiamo." Dice insicuro.
"Te lo devo proprio dire, eh."
Damián si blocca e poi mi guarda.
"Mi piaci, solo tu." Un sorriso gli sbuca sul volto e mi bacia nuovamente.
"Anche tu, angelo."
"Se ti avvicini di nuovo a lei, ti ammazzo." Dico sorridendo innocentemente.
Damián scoppia a ridere ed entrambi entriamo dentro la sala.
Il caos regna sovrano e sono tutti in pista che si divertono. Felipe ha preso Helena per le mani e stanno ballando in modo molto strano.
La mia amica lo guarda con gli occhi spalancati e non la smette di ridere.
Lidia balla con Ana e Zoe, in modo del tutto sensuale e vedo Julio e Mateo che parlottano da una parte della sala.
Lucas è seduto ad un tavolo e sta chiacchierando con il ragazzo con il quale ha ballato il lento Lidia.
Reina e Leo, sono spariti.
Viola e la sua amica sono sedute al loro tavolo e chiacchierano.
Estrella e Thiago ballano abbracciati tra di loro, e noto che sono rimaste poche altre persone.
"Andiamo a ballare." Trascino sulla pista Damián e lui spalanca gli occhi.
"Io non so ballare." Dice del tutto impacciato.
"Ci penso io." Prendo le sue mani e le poso sui miei fianchi.
Una canzone reggaeton inizia e subito Mateo e Julio si lanciano in pista.
Zoe afferra Julio per la camicia e io mi avvicino a Damián.
"Che ne dici di toglierla?" Gli sorrido maliziosamente. Gli afferro i baveri della giacca e glie la tolgo.
"Audace." Dice al mio orecchio.
"Non immagino quanto." Dico aprendo i primi bottoni della sua camicia.
Poi mi volto e vedo Zoe che balla in modo molto provocante con Julio.
Ana è abbracciata a Mateo e lui la guarda con un sorriso stampato in faccia.
Spingo Damián in modo che si possa abbassare alla mia altezza e mi avvicino al suo orecchio.
"Vedi come stanno ballando Julio e Zoe?" Domando e lui sussurra un si.
"Vorrei fare molto peggio. Ma sono una brava ragazza e non lo farò."
Lui stringe la presa sui miei fianchi e quando i suoi due pozzi verdi incontrano i miei, posso notare che ardono di desiderio.
"Cosa ti farei se fossimo soli."
Io inizio a muovermi contro di lui e un lamento gli esce dalle labbra.
"Da angelo a diavolo il passo è breve." Dico baciandogli la parte scoperta dai bottoni.
"Voglio vederti solo io sotto le vesti del diavolo." Mi sussurra nell'orecchio. Lambisce il mio lobo con la lingua e sono felice del fatto che ci siano le luci soffuse, ma soprattutto che siano tutti abbastanza impegnati per dar corda a noi.
"Non farmi soffrire, Dam." Gli schiocco un bacio sulla bocca e lui sembra piacevolmente sorpreso.
"Sono pur sempre il diavolo."
"Con me sai essere anche l'angelo." Gli sorrido.
Lui mi tiene abbracciata a se ed io poggio la testa sul suo petto.
"Infondo non è così male ballare." Dice provocandomi una risata.
"Idiota!"

Il mio destino sei tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora