"Tanti auguri a voi!" Urlano tutti quando scatta la mezzanotte.
Quando eravamo in spiaggia le ragazze ci hanno preparato una torta al cioccolato, come piace a me e con il cocco sopra, come piace a lui.
Hanno messo sopra le candeline con il 19 e il 22, è tutto perfetto.
Alzo lo sguardo e Reina ha la sua inseparabile macchina fotografica in mano, pronta a rendere eterni questi momenti.
Ho un sorriso stampato sulla faccia da quando hanno iniziato a cantare, sono così fortunata ad averli e so che questo compleanno sarà speciale, finalmente.
Julio abbraccia Zoe da dietro e lei mi sorride con gli occhi che le brillano, è tanto che non la vedevo così.
Leon e Lucas battono le mani con entusiasmo, insieme a Thiago ed Estrella. Helena ha uno sguardo un po' corrucciato, ma anche lei sorride dolcemente a me e Damian.
Felipe al suo fianco, scuote la testa divertito.
"Dai, soffiate!" Urla Lidia. Damián sorride e insieme di accovacciamo per soffiare sulle candeline. "Ricordatevi il desiderio." Dice Ana.
Chiudo gli occhi ed esprimo il mio desiderio. Damián mi afferra la mano, incrociando le mie dita con le sue.
"Bravi!"
Mateo prende per i fianchi Ana e la avvicina al suo petto, facendola diventare paonazza.
Perfino Raul sorride tranquillamente con un braccio avvolto attorno alle spalle dalla sorella minore, Ines.
Bella è tra le sue amiche e sorride guardado noi.
Le mie amiche corrono poi nella mia direzione per abbracciarmi e lo stesso fanno i fratelli Vega con Damián. Una grande famiglia.
"La nostra bambina!" Mi prende in giro Zoe. Già, sono la più piccola di tutte e cinque, di conseguenza la loro bambina.
Scoppiamo tutte a ridere, abbracciandoci.
"Ehi! Lasciatela anche a noi!" Julio si lamenta scherzosamente e si fa spazio tra le ragazze per venire a farmi gli auguri.
"Auguri, B." Mi abbraccia e io ricambio. "Grazie, J."
"Baby boss!" Mateo si unisce all'abbraccio, insieme a tutti gli altri fratelli e io scoppio a ridere.
"Grazie, ragazzi!"
Dopo aver abbracciato tutti, e averli ringraziati per gli auguri, ci sediamo sul divano a gustarci la torta.
Dopo questa vacanza dovremo tutti darci una regolata.
Damián, ovviamente fissato con la linea a causa del basket, ruba di tanto in tanto qualche cucchiaiata dal mio piatto.
"Se non la smetti, ti taglio le mani." Dico portando il piatto più vicino al mio petto e guardando il ladro di torta, nonché il mio fidanzato, male.
Gli occhi verdi di Damián mi guardano divertiti, e allunga il braccio per prendere un altro pezzo di torta.
"Io ti lascio!" Urlo quando si porta alla bocca il cucchiaio.
Tutti si voltano verso di noi, ora te lo fa vedere l'angelo quanto può essere diavolo.
"Che succede?" Domanda confuso Leo.
"Mi ha rubato la torta!" Dico allargando le braccia in segno di disperazione.
Si elevano una serie di risate e io mi alzo per andarmene.
Non si prende in giro la festeggiata!
"Blanca!" Mi richiama tra le risate Julio, ma io senza nemmeno voltarmi alzo il braccio e gli mostro il medio.
Qualcuna mi cinge la vita, sollevandomi da terra e facendomi urlare per la sorpresa.
"Mantieni il fiato per dopo, angelo." Mi sussurra all'orecchio Damián, alludendo al regalino che mi farà dopo, in camera da letto.
Una scossa arriva fino al mio basso ventre e mi mordo il labbro inferiore per evitare di sorridere.
"Tu invece non riceverai nessun tipo di regalino, Vega!" Gli do un pugno sulla schiena e lui mi da un pizzicotto sulla natica.
"Ti uccido!" Continuo imperterrita.
Damián scoppia in una fragorosa risata e io reprimo un sorriso per non dargliela vinta.***
La notte passa velocemente e con essa anche l'intera giornata, verso sera le ragazze mi hanno praticamente sottratta da Damián e mi hanno costretta a fare un bagno al mare solo tra di noi.
Da quando le conosco abbiamo passato sempre insieme ogni nostro compleanno, sono state la mia salvezza e sono felice di passare dei momenti di questa giornata unicamente con loro.
"Venite!" Urla Bella sulla riva del mare. È novembre, fa abbastanza freddo, ma sono al mare e non rinuncerò a farmi un bagno.
Zoe storce il naso vedendo la sorella con le gambe immerse nell'acqua sicuramente gelida.
"Io passo." Dice liquidando la sorella con un gesto della mano.
Io lego velocemente i miei capelli in una crocchia disordinata, mi tolgo i pantaloni e prendendo Reina con una mano e Ana con l'altra.
"Dai, andiamo!" Le trascino e loro scoppiano a ridere.
Siamo arrivate circa un'ora fa, abbiamo chiacchierato del più e del meno, abbiamo giocato a carte, riso e scherzato. Adesso è l'ora del bagno!
"Fa freddo!" Dice urlando Lidia quando Bella la schizza. Io sorrido nel vederla in mezzo a noi, si e categoricamente rifiutata di restare con i ragazzi, nonostante sia il compleanno del fratello maggiore.
"Che fifona!" Iris si avvicina alle sue amiche e inizia a schizzarle.
Io continua a trascinare le mie amiche, notando che Helena si è alzata e ci sta raggiungendo insieme a Estrella.
Entriamo tutte in mare, unendoci alla lotta delle altre ragazze.
Dopo qualche minuto si sentono degli urli provenire dalla spiaggia e ci giriamo tutte quante.
I ragazzi corrono nella nostra direzione, urlando come dei matti e quando incrocio lo sguardo di Damián, i suoi occhi verdi sono come due giade splendenti.
Felipe quando arriva alla riva e sente l'acqua gelata si blocca di colpo e Leo gli va a sbattere contro.
Tutti iniziamo a ridere e poi, il gemello lo spinge dentro l'acqua, facendolo boccheggiare.
"Io ti uccido!" Urla Felipe tornando a galla. Si avvicina pericolosamente a Reina e lei spalanca gli occhi spaventata.
"Felipe non ci provare!" Prova a scappare ma lui la afferra per la vita e la prende come un sacco di patate, mettendola sulle sue spalle.
"Lascia la mia ragazza, vigliacco!"
Leo si avvicina ai due, mentre Reina continua a ridere.
Felipe alza la mano, indicando in maniera eloquente il fatto che voglia dare uno schiaffo sul di dietro di Reina e gli occhi di Leo si infiammano.
"Ti stacco ogni singolo dente se ci provi, cugino."
"Chiedimi scusa." Dice Felipe solennemente.
"Cosa? No! E ora lascia in pace la mia ragazza."
"E va bene. Così mi costringi, cugino." Felipe avvicina pericolosamente la mano al di dietro di Reina.
"Leo!" Urla quest'ultima.
"Scusa! Scusa! Fermo adesso!"
Felipe sorride ghignando e posa Reina di nuovo nell'acqua.
"Non ti avrei mai sfiorata." Sorride rassicurando la mia amica. Reina alza gli occhi al cielo e da uno schiaffo sul petto del suo ragazzo.
"Mi sei mancata." Damián mi cinge la vita con le sue braccia e mi lascia un dolce bacio sulla guancia.
Io istintivamente arrossisco, gli tocco il braccio con le mie mani e lo stringo a me.
Sono talmente abituata a stare sempre con lui, che anche per poche ore sento la sua mancanza.
"Ti faccio questo effetto Vega?" Lo prendo in giro.
"Si, soprattutto se indossi solo una mia maglietta bagnata addosso." La sua bocca risale e va sulla parte sensibile dietro l'orecchio.
"Grazie per questo compleanno bellissimo." Mi volto e avvolgo le mie braccia intorno al suo busto.
"Mi farete venire il diabete." Ci deride Raul.
Conoscendolo non è così male, sa essere anche molto simpatico.
La cosa che più mi ha colpita è il rapporto che ha con la sorella, sono praticamente l'uno la parte mancante dell'altra. Iris lo cerca spesso con lo sguardo, e Raul, nonostante sia più grande, cerca sempre la sua approvazione.
"È l'amore, amico." Ai lati degli occhi di Damián si formano delle rughe, dato che sta sorridendo come uno psicopatico.
"Smettila." Dico per poi scoppiare a ridere.
"Ah, che bella la vita da single." Dice il ragazzo per poi far scorrere lo sguardo troppo a lungo sulla piccola Vega.
Lidia osserva Leo che discute con Reina e nasconde un sorriso con la mano. Indossa un vestito bianco con dei fiorellini rossi che a causa dell'acqua le sta come una seconda pelle addosso. I capelli biondi sono incollati al viso e con le dita cerca di districarli. I suoi occhi, sono di una sfumatura particolare tra il verde e l'azzurro, davvero bellissimi. Si volta lentamente, e i suoi occhi si incastrano in quelli del ragazzone accanto a noi. Lui le sorride e lei si volta nuovamente.
Damián si avvicina e gli da uno schiaffo in testa.
"Meglio se non ti rivedo mai più fare una cosa del genere." Lo minaccia.
Raul sembra risvegliarsi dal suo stato di trance e scuote leggermente la testa.
"Cosa?" Domanda ancora un po' stordito.
Io scoppio nuovamente a ridere e senza farmi vedere da Damián gli faccio un occhiolino, approvando la sua scelta.
"Andiamo, Dam." Prendo il mio ragazzo per la mano e decido di raggiungere Zoe e Julio che sono rimasti sulla spiaggia.
"Non ci posso credere!" Urla Julio indignato, facendo bloccare me e Damián.
L'aria fredda mi sferza la pelle e rabbrividisco all'istante. Mi abbasso per prendere un asciugamano per avvolgermelo intorno al corpo e sento Zoe che sibila qualcosa.
"Ne riparliamo quando torniamo in città. Sapevo che non avrei dovuto dirtelo."
Zoe si porta una mano sulla pancia, e si alza da terra.
"Ragazzi, io torno a casa. Ho un po' di nausea." Prende la borsa ai suoi piedi e se la mette in spalla.
"Aspetta! Vengo con te." Mi affretto a mettere le ciabatte e la seguo, lanciando uno sguardo eloquente a Damián.
Deve parlare con Julio e io con Zoe.
"Blanca..."
"Zitta e cammina."
"Non ho voglia di parlare con nessuno." Dice perentoria. Quando entra dentro casa si dirige subito verso il bagno e rigetta tutto quello che ha ingerito oggi, compresi i succhi gastrici.
Io mi metto seduta accanto a lei e le reggo i capelli.
Zoe si poggia sul muro con la schiena, accasciandosi a terra.
"Lo amo ancora, Blanca." Io sbarro gli occhi e spero di aver davvero capito male.
"Chi?" Chiedo con voce tremante.
"Samuel. Io ci ho provato, lo so che Julio è il ragazzo perfetto per me, ma non lo amo. Vorrei che questo bambino fosse suo perché so che sarebbe un padre perfetto, ma gli sto rovinando la vita, Blanca. Samuel non ci prenderebbe mai con lui, mai." Le lacrime rigano le guance di Zoe e sento il suo dolore sulla mia pelle.
Zoe non è mai stata una ragazza facile, non ha mai accettato i suoi sentimenti verso gli altri, è sempre molto chiusa. Pensavo che con Julio fosse felice, che avesse finalmente trovato un equilibrio, che si stesse innamorando di lui. Il fatto che io non mi sia resa conto del suo stare male, mi fa morire dentro, sono una pessima amica. Pessima.
"Non devi stare con Julio se non lo ami e sei certa che non lo amerai mai." Non se lo merita.
"Mi odierà. Io tengo a lui tantissimo, è una delle persone più importanti della mia vita."
"Hai sentito Samuel?" Le domando e lei annuisce debolmente.
"Non gli ho detto del bambino. Stavo litigando con Julio perché lui non vuole che io lo senta." Dice scuotendo la testa e continuando a piangere.
Sto provando a mettermi nei suoi panni, ma davvero non ci riesco.
"Tuo figlio ha bisogno di un vero padre, non di un tipo come Samuel."
Un singhiozzo lascia le sua labbra.
"Non potrò mai amare Julio come merita, davvero Blanca." Tira su con il naso. Nei suoi occhi leggo sincerità e pentimento.
Zoe ha evitato il mio sguardo da quando abbiamo iniziato questa conversazione e non è da lei.
"Andiamo in camera, hai bisogno di riposare."
Le prendo le braccia e l'aiuto ad alzarsi.
In silenzio attraversiamo il corridoio e lei si chiude nella stanza, continuando a piangere, chiedendomi di lasciarla sola.
"Grazie Blanca, ti voglio bene." Mi stringe tra le sue braccia prima di coricarsi sotto le coperte.
Esco dalla stanza e corro in bagno per una doccia veloce.
Ho bisogno di riscaldarmi un po', poi tornerò da Zoe e spero che si apra con me. C'è qualcosa che non mi torna però devo aspettare che sia lei a dirmelo.
Quando esco dalla doccia sento la porta di casa sbattere, una serie di risate e soprattutto un urlo. Mi avvolgo intorno al corpo l'accappatoio e esco subito dal bagno.
"Dannazione Zoe!" Urla Julio precipitandosi dentro la stanza. Dopo qualche secondo esce portandola in braccio. Resto senza parole nel vederla priva di sensi tra le sue braccia.
"Zoe!" Continua ad urlare Julio con gli occhi pieni di lacrime. "Zoe!" Urla con un gemito strozzato dal dolore.
Le gambe mi tremano e inizio ad urlare anch'io. I ragazzi si precipitano per le scale, Damián viene verso di me, portandomi via, anche se mi divincolo. Quando passo accanto a Julio noto sulla testa di Zoe del sangue.
Le lacrime iniziano a rifarmi le guance, i brividi mi passano sulla spina dorsale e inizio ad urlare con tutto il fiato che ho.
"Ho chiamato l'ambulanza." Dice una voce che non riesco a distinguere. Le orecchie mi iniziano a ronzare e non sento più nemmeno le gambe. Damián mi afferra prima che io possa cadere a terra.
"Zoe." Dico in un sussurro.
Damián mi stringe tra le sue braccia e sento il cuore smettere di battermi nel petto.
Noto che le gambe di Julio tremano leggermente.
"Portala giù." Gli ordina Raul prendendo il telefono.
Bella sta piangendo come una fontana e corre in direzione della sorella.
"Zoe! Zoe, svegliati!" Urla prendendole le mani quando Julio la poggia delicatamente sul divano.
"Non... non respira." Dice in un singhiozzo.
Poi vedo un'altra cosa: un lungo taglio lungo il braccio destro.
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Il mio destino sei tu
RomantizmL'amore è sempre complicato? L'amore ci deve rendere per forza vulnerabili? Amare è sofferenza? L'amore non è per forza una serie infinita di ostacoli, segreti o bugie, l'amore è amore. Amare una persona significa capire nel profondo tutto quell...