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Il weekend era terminato ed incominciava una nuova e fantastica settimana a detta di Park Jimin.

Lui ed i suoi due migliori amici, Kim Taehyung e Kim Seokjin, erano inseparabili sin dalle scuole elementari, uniti da una passione che li univa: lo spettacolo.

Studiavano da anni canto e ballo e dal primo anno delle scuole superiori, avevano avuto la possibilità di iscriversi ad un club scolastico che sostanzialmente serviva a far emergere gli studenti con le loro doti canore e scenografiche.

E un pò serviva anche per portare notorietà al loro istituto. Il Ddaeng club infatti, partecipava a vari concorsi per vincere vari titoli e montepremi che poi sarebbero stati utilizzati per ristrutturare l'edificio, organizzare gite scolastiche e anche ingrandire i laboratori.

Il canto ed il ballo erano ciò per cui vivevano.

Ed invece, una buona parte del corpo studentesco viveva per prenderli in giro, non solo loro, ma tutti i componenti maschi del Ddaeng Club.

Ma poco importava.

Jimin scese velocemente le scale, aveva la cravatta slacciata intorno al collo e si stava sistemando la camicia nei pantaloni.

<<Buongiorno Jimin>> lo salutò sua madre, era di spalle, stava preparando il caffè. Suo padre e suo fratello maggiore facevano colazione in silenzio.

<<'Giorno ragazzi>> li salutò il più piccolo. Si aggiustò i capelli castano chiaro e prese una brioche ripiena di crema al cioccolato.

<<Vuoi il caffè?>> chiese sua madre sorridendogli, lui annuì.
<<Allora fratellino, vuoi che ti accompagni a scuola?>> chiese suo fratello alzandosi da tavola, prese la sua tracolla.

<<No Jihyun, vado con Tae e Jin>> disse Jimin mentre si dirigeva verso la porta. <<Tu e quei due siete proprio inseparabili!>> esclamò suo padre.

Jimin a aprì la porta e gli sorrise raggiante <<Sono i miei migliori amici. Ora vado, a dopo. Vi voglio bene!>> esclamò.

Chiuse la porta dietro di sè e prese a correre per arrivare a scuola in tempo. Quella mattina avrebbero fatto delle prove per la gara che si sarebbe tenuta da lì a tre mesi.

Quando finalmente arrivò, i suoi amici non erano ancora lì.
Si ritrovò a guardare altre persone.

Quei quattro ragazzi sul muretto, non li conosceva di persona, ma conosceva i loro nomi.

Kim Namjoon, Jung Hoseok, Jeon Jungkook e Min Yoongi.

Era girata voce che la notte scorsa i quattro fossero stati arrestati, ma quelle erano solo voci, non era sicuro della loro veridicità.

Si passò una mano fra i capelli e rilasciò un sospiro dalle sue labbra rosse e gonfie, si girò e sorprese Min Yoongi, il corvino, ad osservarlo.

Jimin si girò completamente verso di lui, le mani in tasca, ed un angolo delle labbra sollevato a formare un sorrisetto sghembo ed irresistibile.

Yoongi sollevò un sopracciglio, Jimin sorrise ancora di più vedendo che Hoseok, gli stesse parlando e che quello non gli prestasse la minima attenzione, tutta concentrata sul castano dalla guance morbide.

<<Yoongi? Yoongi? Ma mi stai ascoltando?>> cantilenò Hoseok ondeggiando la mano davanti alla sua faccia.

Yoongi si risvegliò dal suo stato di trance scuotendo la testa <<Ma chi stavi guardando?>> chiese Hoseok girandosi verso la direzione dove il suo amico aveva puntato lo sguardo.

Anche Namjoon e Jungkook guardarono nella sua direzione.

Yoongi continuava a guardare con occhi ammaliati il castano e Jimin non accennava a muovere un passo.

<<Cristo Santo Yoon vacci a parlare>> borbottò Namjoon.
Yoongi non ci pensò nemmeno, si alzò di slancio, pronto a provare ad instaurare una conversazione con quel ragazzo dallo sguardo magnetico.

<<JIMIN!!>> urlò un ragazzo con i capelli tinti di biondo, Jimin distolse lo sguardo e camminò via, verso quello che Yoongi identificò come suo amico.

Ci rimase male, avrebbe voluto parlarci.

Jungkook gli diede una pacca sulla spalla, <<Avrai modo di parlarci>> lo rassicurò. Yoongi annuì.

Se solo avesse saputo che ci avrebbe parlato di lì a poco.

𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌𝐂𝐀𝐓𝐂𝐇𝐄𝐑  [M.yg, P.jm]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora