Sospensione di 3 giorni per aver causato una rissa.
Punizione di una settimana per essere stato sospeso 3 giorni per aver causato una rissa.
Che merda.

"Grazie a Dio posso ancora partecipare allo spettacolo" pensò Jimin sbuffando.

I suoi amici avevano il divieto di venirlo a trovare per una settimana intera, il suo cellulare era stato sequestrato e se voleva fare qualcosa sua madre lo avrebbe messo a fare le pulizie che non aveva voglia di fare.

Quindi decise di sedersi in veranda e leggere un pò.

Passò un'ora e leggeva sempre la stessa frase sulla stessa pagina senza andare avanti, la sua attenzione e voglia di fare era altrove.

Sospirò e mise via il libro, tirò le ginocchia al petto e le circondò con le braccia, poggiò il mento su di esse e lasciò che qualche lacrima sfuggisse al suo controllo.

<<Odio tutto questo>> sussurrò.

<<Hey piccoletto>> Jimin si girò di scatto, Jihyun era in piedi, davanti a lui.

<<Ti va di parlarne?>> Jimin piegò la testa <<Tanto vale>> il castano non accennò a fare posto al fratello per farlo sedere al suo fianco, così Jihyun optò per sedersi sulle scale.

<<Perché hai fatto a botte con quel ragazzo?>> Jimin fece un sorrisetto soddisfatto al ricordo di come l'aveva conciato.

<<Mi ha preso in giro per un sacco di mesi, mi lasciava scritte orribili sull'armadietto e mi aveva attaccato quando ero nello spogliatoio dopo le prove del club>> la spiegazione però non sembrò placare la curiosità di Jihyun.

Jimin si massaggiò le tempie, era vicinissimo a piangere di nuovo.

<<Queste sono cose passate, Jimin. Che ti ha detto, per farti arrabbiare così tanto?>> usò più forza nel pronunciare la parola 'così' e Jimin si sentì in trappola.

<<Niente, assolutamente niente>> la voce gli tremava, era vicinissimo a crollare.

<<Jimin stavi strangolando quel ragazzo>> un singhiozzo scappò dalle labbra del castano.
<<No. Non è vero>> disse mentre le lacrime gli bagnavano le guance.

<<Che ti ha detto per farti reagire in quella maniera?>> Jimin tacque e tirò sù col naso.
<<Niente>> il castano tremava, si sentiva un pò intimorito.

<<Quel ragazzo lo hanno portato all'ospedale!>> Jihyun alzò il tono della voce. Jimin si fece rosso di rabbia. <<Anche io sono stato portato in ospedale!>> quasi urlò.
<<A te però non ti hanno messo una mescherina dell'ossigeno perché non riuscivi a respirare!>> ribattè Jihyun.

Jimin non riuscì più a controllare le lacrime.
<<Ha detto che i miei amici avessero fatto bene a lasciarmi solo... anche Yoongi...>> sussurrò.

Jihyun gli posò una mano sulla sua per dargli conforto <<Diventa più facile quando ne parli>> disse lui a bassa voce.

Jimin continuava a singhiozzare <<Sono un mostro...>> borbottò, aveva gli occhi rossi e luccicanti.
<<No lo sei. Sei soltanto un bamboccio impulsivo ed innamorato>> Jimin alzò lo sguardo e inclinò la testa.

Jihyun si alzò e si tolse di dosso la polvere della veranda, sorrise a suo fratello minore e fece per andarsene <<A volte;>> Jihyun si fermò <<A volte vorrei non averlo mai incontrato. Niente Yoongi, niente dolore>>.

Jihyun scosse la testa con un sorriso <<A si? Sei sicuro Jiminie? Perché, niente Yoongi, niente amore.
Capito?>> rientrò in casa senza lasciare che il castano rispondesse.

𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌𝐂𝐀𝐓𝐂𝐇𝐄𝐑  [M.yg, P.jm]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora