S

1.1K 115 20
                                    

Jimin era seduto in veranda, un libro sulle gambe incrociate e la testa china su di questo.
Affianco a lui dei biscotti e cioccolata calda, il giardino era quasi ricoperto di neve, gli piaceva tantissimo.

Un simpatico pupazzo di neve si ereggeva vicino ad un albero con un bel sorriso, e i bambini che passavano di lì con le loro mamme lo indicavano; e Jimin occasionalmente sollevava il capo e ridacchiava.

Lo avevano fatto 2 giorni prima lui e Jihyun, e ovviamente la costruzione era finita con una bella battaglia di palle di neve.

Jimin prese il cellulare per controllare l'ora, 13:07, dov'era finito Yoongi?
<<Ugh è in ritardo anche oggi>> borbottò divertito mentre metteva via il libro, si strinse nella felpa pesante che indossava e prese a fissare la strada.

Pochi istanti dopo una vettura nera metallizzata si fermò sul marciapiede davanti casa sua, gli sbocciò un grande sorriso in faccia.
Sokja fù la prima a metter piede fuori dalla macchina, seguita da Yoongi poi da Seoungcheol.

Yoongi gli venne incontro a passo spedito e fece scontrare subito le loro labbra in un bacio dolce e bisognoso, portò una mano ad accarezzargli la guancia <<Ciao amore>> lo salutò il più piccolo, Yoongi gli baciò i capelli numerose volte e si sede vicino a lui sul dondolo, e Jimin mise la testa sulla sua spalla mentre Yoongi gli carezzava il fianco.

<<Buongiorno Jimin!>> esclamarono i signori Min mentre salivano le scalette, Yoongi aveva già suonato il campanello e la porta venne spalancata da una Bona con i capelli legati con addosso un gembriule tutto impiastricciato, sorrise cordiale <<Oh! Buongiorno, prego prego entrate è quasi pronto!>> i signori Min accennarono degli inchini e varcarono la soglia di casa Park, i due ragazzi non si mossero.

Bona li guardò <<Voi volete rimanere ancora un pò fuori?>> Jimin annuì, <<Okay, vi faccio chiamare di Jihyun quando è pronto a tavola>> Yoongi la ringraziò e Bona si chiuse la porta alle spalle.

Jimin sollevò la testa e cercò le labbra di Yoongi con le sue e il corvino prontamente le fece unire in un dolce contatto che pian piano si fece più famelico, Jimin rideva nel bacio e Yoongi gli morse il labbro per intrufolare la sua lingua, il castano rilasciò un mugolio <<Ti amo>> sussurrò.

Yoongi lo guardò negli occhi <<Ti amo anche io, più di quanto immagini>> un piacevole sfarfallio si liberò nello stomaco di Jimin mentre il corvino continuava con le sue dolci carezze.

Erano tornati insieme da più di due settimane, erano cambiate un paio di cose.

Jimin sospirò, un brivido di freddo gli scosse la schiena.
Yoongi gli baciò la fronte.

<<Non pensi sia pazzesco?>> chiese il castano, Yoongi corrucciò la fronte.
<<Cosa?>> Jimin ridacchiò mentre apriva le braccia.

<<Tutto, i tuoi genitori in casa mia a parlare con i miei, io che salto con una fune senza imbracatura di sicurezza rischiando di morire, te e... noi>> la sua voce si fece più piccola, Yoongi strinse gli occhi in due fessure e riempì di baci il viso del suo fidanzato.

Il corvino prese il mento di Jimin fra il pollice e l'indice per guardarlo negli occhi, il castano si avvicinò al suo volto, facendo toccare i loro nasi, come in un bacio all'eschimese.

<<Tu sei pazzesco.>> mormorò il corvino, Jimin tuffò il viso sul suo petto.

Lo rialzò prontamente, giusto per guardarlo, e si perse completamente.
La pelle lattea, i capelli scuri che gli coprivano la fronte, le sopracciglia nere sistemate in un'espressione rilassata. Le labbra colorate di un rosato leggero e il naso rosso a causa del freddo, gli occhi scuri, liquidi di dolcezza, fissi nei suoi.

<<Il modo in cui mi guardi...>> accennò Yoongi, Jimin rilasciò una risatina mentre si voltava verso il paesaggio innevato, gli prese la mano, grande, calda, le dita affusolate.

<<Mh?>>

<<Niente...>> Jimin scoppiò a ridere <<Wow! Ho appena lasciato Min Yoongi senza parole e non ho dovuto nemmeno parlare?>> lo schernì il castano.

La bocca di Yoongi si aprì in un sorriso <<Si si okay>> borbottò burbero. Jimin buttò la testa all'indietro.

<<Hai cambiato la mia vita>> sussurrò il più piccolo, Yoongi si girò di scatto verso di lui.
Quella frase forse valeva di più di tutti i 'ti amo' che si erano detti, sussurrati al telefono per paura di svegliare qualcuno in casa la notte, prima che Jimin rientrasse in casa dopo aver passato una giornata insieme.

Yoongi restò in silenzio, a guardare il pupazzo di neve, le guance si fecero rosse.
<<Prima ero intrappolato in una routine soffocante. Hai stravolto ogni cosa Jimin>> parlò, fece numerose pause, alternate al batticuore che spaccava la gabbia toracica.

Un sorriso fece capolino sulla sua faccia <<Siamo tempeste>> Yoongi scoppiò a ridere.

Per un pò ci fù silenzio fra i due, immersi nel loro universo personale fatto di incroci di sguardi e sorrisi gelati.

Yoongi aveva lo sguardo fisso sul volto  corrucciato di Jimin, che teneva lo sguardo su quel pupazzo di neve all'angolo più remoto del giardino.
<<Prima - Jimin venne riportato bruscamente su quel dondolo all'udire la voce di Yoongi - pensavo che se, mai ci fossero stati momenti di silenzio fra di noi, avrei dovuto riempirli, perché se si rimane in silenzio, non si parla, l'amore muore. Ma mi sbagliavo, a me va bene non parlare, mi va bene guardarti mentre fissi quello stupido pupazzo di neve>> l'ultima frase fece ridere Jimin.

Gli prese la mano e intrecciò le loro dita <<E a me va bene se mi baci la fronte, se non parliamo e guardiamo i fiocchi di neve riempire le strade>>.

Yoongi emise un sospiro di sollievo e annuì, Jimin tossicchiò, <<A fine anno il prof. Vuole inscenare Peter Pan>> il corvino sussultò <<Dimmi che non devi imparare a volare perché non vuoi usare le imbracature>> disse preoccupato, Jimin gli diede uno schiaffetto sul braccio.

<<No scemo, e poi non ha ancora assegnato le parti, non so se interpreterò Peter Pan e se lo facessi userò l'imbracatura ok?>> lo rassicurò dolcemente mentre gli carezzava la guancia, <<Bene, così non rischierò un infarto quando ti vedrò sospeso sul palcoscenico>> Jimin scosse la testa divertito.

<<Se ottenessi la parte vorrei tingermi i capelli di arancione>> disse mentre si passava la mano fra la folta chioma, Yoongi alzò un sopracciglio, la porta si spalancò e ne uscì Jihyun <<Piccioncini è pronto a tavola>> non diede nemmeno il tempo ai due ragazzi di rispondere che già era rientrato e aveva socchiuso la porta. Jimin sbuffò infastidito all'udire il modo in cui li aveva chiamati.

I due si alzarono, intorpiditi, <<Allora ti riconoscerò subito>> esclamò il corvino, Jimin si fermò e fissò lo sguardo sui capelli del suo fidanzato <<Io no però>> Yoongi ridacchiò,

<<Allora mi tingerò i capelli color menta>> Jimin inclinò il capo, gli accarezzò la guancia, <<Perché menta?>> domandò con un sorriso, <<Perché mi piace>> rispose semplicemente
<<Lo faresti davvero? Per me?>> Yoongi gli sorrise.
<<Farei di tutto per te>> ed era vero, avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di renderlo felice, sarebbe stato capace pure di rubare tutte le stelle nel cielo, per dirgli quanto lo amasse, e le stelle sono infinite, come le gocce del mare.

<<Anche io Yoon.>>






_______

Ed ecco qua!
Manca solo l'epilogo ormai,
avete scoperto che frase formano le lettere dei capitoli?
Ci vediamo presto,
buona Domenica!

𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌𝐂𝐀𝐓𝐂𝐇𝐄𝐑  [M.yg, P.jm]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora