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Quando l'autobus arrivò, Yoongi sospirò, Jimin lasciò la sua mano e si alzò, facendo staccare la cuffietta dall'orecchio di Yoongi.

Sull'autobus si sedettero su sedili distanti, e qualche volta, si guardavano e distoglievano lo sguardo ogni volta che l'altro si girava nella sua direzione.

Yoongi era contento di esser riuscito a rivelare il suo segreto a qualcuno all'infuori del suo gruppo di amici, ma si sentiva un pò male al pensiero che Jimin si fosse allontanato da lui.

Che gli avesse stretto la mano per non apparire un maleducato?

Il pullman terminò la sua corsa e tutti i passeggeri scesero, Yoongi camminava lungo il marciapiede con la testa china, Jimin era già nel giardino e rideva e scherzava con i suoi amici.

<<Yoongi!>> il corvino alzò lo sguardo giusto in tempo per vedere un Jungkook euforico correre verso di lui ed abbracciarlo <<Ciao Kook>> disse con voce flebile.

Il più piccolo inclinò la testa <<Che ti prende?>> a loro due si avvicinarono anche Namjoon e Hoseok, Yoongi scosse la testa <<Niente. Andiamo in classe>>.

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La professoressa d'inglese era parecchio cocciuta, quel giorno decise di portare per la seconda volta, i suoi alunni nel piccolo teatro della scuola ad osservare le prove del Ddaeng club.

<<A questo punto, possiamo dire che la prof. Abbia una cotta per il professor Nae>> borbottò Jungkook.

Quell'affermazione riuscì a far ridere Yoongi, che aveva messo il muso da Martedì.

<<Oh ma guarda cosa abbiamo qui! Un sorriso!>> esclamò Joon prendendolo in giro.

Sul palco arrivò Jimin, si guardò intorno e impallidì alla vista di Yoongi, il quale, vedendo la sua reazione, si scoraggiò e le spalle calarono. Così come il suo sorriso.

Aveva gli occhi stanchi e sembrava esausto, cosa che era. Era rimasto sveglio tutta notte per tre notti. Troppo occupato a commiserarsi e a pensare ad un motivo valido per il quale Jimin lo potesse odiare.

Dopo quell'incontro alla fermata del pullman non si erano più parlati e, Yoongi ne era sicuro, il castano stava facendo di tutto per evitarlo.

Il professor Nae scese le scalette <<Jimin! Tu e il corpo di ballo avete attuato la coreografia per quel numero speciale?>> disse l'uomo.

Jimin annuì, ora che lo guardava, Yoongi poteva notare le occhiaie e ci giurò, era sicuro che avesse perso peso.

Iniziò a torturarsi le mani, stava male alla vista di quel Jimin. Era sempre così pieno di energia, cosa gli era successo?

<<Jimin, sicuro di star bene?>> chiese il professor Nae, il castane parve un pò esitante a rispondere quella domanda.

<<Non proprio, sono tre giorni che non riesco a dormire>> il cuore di Yoongi gli andò in gola. Che si stesse facendo le stesse domande che si faceva lui?

<<Uhh il frocetto sono tre giorni che non dorme perché è troppo impegnato a fare la puttana>> disse con un ghigno in faccia Jaewon, Jimin aveva sentito il suo insulto ed era rimasto in silenzio, paralizzato in mezzo al palco.

La professoressa aveva una mano sulla bocca, mortificata e il professor Nae sembrava incenerirlo con lo sguardo.

Yoongi si alzò di scatto dalla poltrona <<Jaewon ne ho piene le palle dei tuoi insulti. Non ti ha fatto niente e tu comunque trovi un pretesto per insultarlo! Non è che ti piace e non lo vuoi ammettere perché hai il cervello grande quanto una noce?!?!!>> gli urlò contro.

La sala cadde nel più completo silenzio, Jimin era arrossito. Jaewon non battè ciglio e si alzò con aria minacciosa <<E tu Min? È la seconda volta che lo difendi. Non è che magari è a te che piace?>> disse.

Yoongi si sentì sprofondare. Si era rovinato con le sue stesse mani.

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Vi voglio bene.
Spero voi stiate bene,
prendetevi cura di voi stesse/i.
Ily💜

𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌𝐂𝐀𝐓𝐂𝐇𝐄𝐑  [M.yg, P.jm]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora