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Jimin si stava sistemando la camicia a maniche corte che aveva deciso di indossare per il pranzo a casa Min.

Si sentiva nervoso, andava lì in veste di amico di Yoongi, di certo non come fidanzato.

Sospirò davanti allo specchio mentre si sistemava la camicia dentro ai jeans neri attillati <<Facciamo questa cosa>> disse guardando la sua immagine riflessa.

Prese il cellulare e le chiavi di casa, i suoi genitori erano a lavoro mentre Jihyun era a lezione all'Università.

Chiuse a chiave la porta e camminò in direzione di casa Min, decise di non prendere l'autobus. Preferiva farsi la strada a piedi.

La casa di Yoongi si faceva sempre più vicina, Jimin camminava con sguardo basso mentre pensava al corvino.

Pensava ai suoi occhi piccoli e felini, ai suoi capelli neri lisci, a quanto gli piacesse quando glieli accarezzava mentre era steso sul divano, alla risata che gli dedicava quando agli allenamenti di Basket lo vedeva sugli spalti a fare il tifo per lui, quando gli diceva di amarlo e Yoongi sorrideva mettendo in mostra le gengive e gli diceva che l'amava anche lui, alla sua pelle bianca come lo zucchero, alla sua risata che sembrava uno strillo, alle sue dita lunghe che gli prendevano le guance per baciarlo, alle sue labbra piccole e rosee che sapevano di miele, al modo in cui lo chiamava, ai sui baci che sapevano essere delicati e carichi di desiderio, al suo corpo decorato da muscoli abbastanza evidenti che amava baciare, ai suoi abbracci, alle sue felpe che profumavano di lui e con cui Jimin dormiva la notte perché "Yoon quando dormo mi manchi, mi dai una tua felpa?".

Jimin sospirò, salì sul portico di casa Min.

Pensò a quanto amasse Yoongi.

La porta si aprì e rivelò il corvino con addosso una maglietta bianca e sotto dei pantaloni larghi di un marroncino chiaro.
Yoongi gli sorrise e socchiuse la porta dietro di sè.

Lo abbracciò <<Ciao Yoon>> sussurrò il castano, Yoongi gli diede un bacio sulle labbra <<Ciao piccolo>> Jimin arrossì leggermente.

Yoongi si girò per aprire la porta, entrarono in casa, <<I miei non sanno ancora di noi. Perfavore non farti sfuggire niente>> mormorò la suo fianco. Jimin annuì.

Ben presto venne accolto da una Holly più contenta del solito e dai signori Min che si dissero molto felici di vederlo.

Si tolse la giacca e la appese sull'appendi abiti, il signor Min era seduto sul divano mentre guardava un docu-film su un omicidio irrisolto, il castano si sedette e affianco a lui Yoongi.

<<Dimmi Jimin, tutto bene a scuola?>> chiese girandosi, distogliendo lo sguardo dallo schermo della tivú.

Jimin annuì con decisione <<Si, tutto bene>> il signor Min annuì soddisfatto.
I tre parlarono per un pò del più e del meno finché Sookja non andò a chiamarli, annunciando che il pranzo fosse pronto.

Jimin gustava il pranzo preparato da Sookja e questa sorrideva, contenta che quel che aveva preparato fosse di suo gradimento.

Qualche volta Yoongi e Jimin si lanciavano qualche occhiata che i due genitori non coglievano, parlavano fra di loro e qualche volta Yoongi dava dei pizzicotti sul fianco a Jimin facendolo sussultare, fortunatamente i genitori di Yoongi non lo notavano.

Finirono di mangiare e il signor Min prese i piatti e li mise dentro alla lavastoviglie, prese una bottiglia di soju dal frigo e tornò a tavola, <<Volete ragazzi?>> chiese, entrambi scossero la testa e il l'uomo si versò la bevanda nel bicchiere.

<<Allora Jimin, fra qualche giorno ci sarà il capodanno lunare, con chi andrai a vedere i fuochi d'artificio?>> Jimin era entusiasta per l'arrivo del capodanno lunare e poi adorava i fuochi d'artificio! Non vedeva l'ora di girare per le bancarelle per le stradine di Seoul e guardare il cielo stellato assieme a Yoongi.

𝐃𝐑𝐄𝐀𝐌𝐂𝐀𝐓𝐂𝐇𝐄𝐑  [M.yg, P.jm]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora