Capitolo 7

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Dopo alcuni giorni Angel venne dimessa dall'infermeria e si recò nuovamente nella sua stanza.
Appena ci mise piede riconobbe il forte odore dolciastro che Ashley era solita a spruzzare.
Sorrise pensando a quando un pomeriggio si erano messe a discutere su quale usare come profumo per ambienti, era evidente che Ashley avesse avuto la meglio.
Ashley spuntò da dietro la colonna e le corse subito incontro per abbracciarla.
<Quanto profumo hai spruzzato?> esclamò Angel <Mi vuoi intossicare?>
<Non mi sei mancata affatto.> disse alzando gli occhi al cielo seguiti da un sorriso.
<Farò finta di crederci.> disse Angel dirigendosi verso il letto.
Si sdraiò sopra chiudendo gli occhi.
<Non mi ricordavo che fosse così comodo.>
<Questo perché non lo è.> disse Ashley pettinandosi <Ma sicuramente è molto meglio del lettino dell'infermeria.>
Angel rise ed Ashley la seguì a ruota.
<Kurt e Kyle sono al terzo piano, ufficio numero 7.> disse sorridendole <Sono sicura che saranno felicissimi di vederti.>
Angel si alzò lentamente dal letto e si stiracchiò.
La McCartney non aveva consentito alcuna visita per tutto il lasso di tempo in cui dovette restare in infermeria.
Si era sentita sola immersa in quelle parenti bianco latte.
<Vado a fargli una sorpresa.>
Ashley annuii ed Angel uscì dalla stanza di corsa dirigendosi al terzo piano.
L'ultima volta che si era ritrovata in quel corridoio non era finita del tutto bene.
Lo percorse fino a trovare una stanza contrassegnata con il numero 7.
Era socchiusa e si sentivano perfettamente le due voci contrastanti dei due ragazzi.
Stava per entrare quando restò paralizzata.
<Angel deve saperlo.>disse la voce inconfondibile di Kyle.
Il cuore di Angel iniziò ad accelerare mentre le sue mani incominciarono a sudare.
<Tu vuoi seriamente metterla in pericolo?> disse Kurt con tono piatto.
<Non si tratta di metterla in pericolo, Kurt.> esclamò <Credi che non sapendolo sarà più al sicuro?>
Ci fu una pausa di alcuni secondi poi Kyle riprese la parola.
<La ragazza è curiosa, quanto tempo credi che ci metterà a scoprire tutto?> disse <Tanto vale dirglielo ora, possiamo proteggerla.>
<Come abbiamo fatto con Emily?>
<È stato un errore.>
<È stato un mio errore.> urlò Kurt tirando un pugno sulla scrivania.
<Kurt.>
<Non negarlo, Kyle.> disse <L'ho lasciata sola.>
<Allora rimedia a quello che è successo, aiuta un'altra persona a sopravvivere a questa merda.> disse Kyle a bassa voce.
<No, ho preso una decisione e non ho intenzione di darti retta.>
Kurt si avvicinò alla porta e l'aprì, ritrovandosi Angel davanti.
Lo sguardo di Kurt avrebbe potuto uccidere chiunque, egli strinse la mascella, la prese per il polso e la trascino dentro con forza richiudendo la porta.
<Che cazzo ci fai qui?> sbraitò Kurt contro di lei <Che hai sentito?>
<Nulla.> disse allontanandosi da lui.
<Non sono stato chiaro quando ti avevo detto di non immischiarti e di startene nel tuo?>
<Kurt, ora basta.> si intromise Kyle <Le dirò tutto che tu lo voglia o no.>
<Sai che c'è? Prenditene tu la responsabilità.> esclamò il moro <Io me ne lavo le mani, sono stufo di preoccuparmi inutilmente senza venir considerato.>
Kurt prese la giacca dalla sedia ed uscì tirando una spallata ad Angel che le fece perdere leggermente l'equilibrio.
<Kyle che succede?> gli chiese una volta sicura che Kurt non avrebbe sentito.
<Non vorrei immischiarti in questa storia...>
<Non mi interessa, voglio sapere tutto.>
<D'accordo.> le disse prendendole la mano e facendola sedere.
<Io e Kurt abbiamo sempre avuto dei sospetti su questo posto, sul perché il nostro passato ci è completamente oscuro.> disse <Insieme ad Emily iniziammo ad indagare. Venimmo a conoscenza del vero motivo per cui siamo qui e che c'è un luogo in cui tengono tutti i nostri fascicoli completi.>
<Kyle, perché siamo qui?> chiese deglutendo.
<Vogliono usarci come soldati per la guerra che sta per scatenarsi, sarebbero invincibili.> disse <Tu sei l'ultima ed ora che hanno capito che sei la più forte sicuramente non ti lasceranno andare così facilmente.>
<Dove sono i fascicoli?> chiese <Dobbiamo trovarli, ci sarà scritto del nostro passato.>
<Nell'ufficio della Hollister ma abbiamo controllato più volte e non abbiamo mai trovato nulla.> disse <Comunque io ti ho detto che vogliono usarci come armi e tu ti concentri sulla cosa con minor importanza.>
<Per me ha la precedenza sapere del nostro passato, potrebbe aiutarci.> disse.
"Trova la porta nascosta."
<Ma non abbiamo trovato nulla.> esclamò Kyle.
<C'è una porta nascosta.> disse Angel.
<Come fai a saperlo?>
<So che mi prenderai per pazza...>
<Non potrei mai.>
Angel sorrise e sospirò.
<Sento delle voci nella mia testa.>
<Ti hanno detto loro della porta?>
Angel annuì e abbassò lo sguardo.
L'avrebbe presa per pazza, se lo sentiva.
<Allora dobbiamo entrare nell'ufficio della Hollister.> disse <Ma dobbiamo aspettare che sia il giorno giusto.>
Angel quasi perse il fiato, le aveva creduto davvero.
<Quando sarebbe?>
<Te lo farò sapere il giorno stesso.> disse.
Nella mente di Angel apparvero numerose domande che però non avevano una risposta e chissà se l'avrebbe mai trovata.

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