Kyle si occupò di Angel per cinque giorni di fila dato che non poteva muoversi dal letto.
Per quanto riguarda Kurt non era passato una singola volta a vedere come stesse.
<Ti aiuto ad alzarti?> le chiese il ragazzo alla sua destra.
Angel scosse la testa e sbuffò.
<Sto bene, ce la faccio da sola.>
Angel si alzò lentamente e si infilò rapidamente le ciabatte ai piedi.
<Sto morendo di fame!> disse mentre si spazzolava i capelli.
<Ci credo, non hai mangiato quasi nulla in questi giorni.> disse <Ma vedi il lato positivo, più cibo per me.>
<Che idiota!> disse ridacchiando.
La ragazza si legò i capelli in una coda alta, poi prese per mano Kyle ed uscirono insieme dalla stanza.
Angel si bloccò sulla soglia della porta della cucina.
Non capiva se stesse ancora sognando o se fosse reale.
Britt era seduta in braccio a Kurt che le stava accarezzando la coscia.
Ridevano tra di loro e non sembravano neppur aver notato la sua presenza.
Angel tossì mentre Kyle rise per poi dirigersi verso il frigo.
<Prendetevi una stanza.> esclamò la rossa alzando gli occhi al cielo leggermente indispettita.
Britt diventò rossa per l'imbarazzo e si alzò velocemente dalle gambe del ragazzo.
Kurt sbuffò e scosse la testa.
<Ti sei ripresa.>
<Credevi fossi morta? Forse per questo non sei mai venuto a vedere come stessi.>
Angel prese il bicchiere di succo che Kyle le stava porgendo e lo appoggiò sul tavolo.
Prese una banana e si sedette esattamente davanti a Kurt.
<C'era già Kyle che badava a te, no?>
<Oh, ottima scusa.>
<Beh perché non è così?>
Britt e Kyle si guardarono per poi uscire di soppiatto, sapevano che avrebbero iniziato a discutere.
<Perché non ammetti semplicemente che avevi altro di meglio da fare?>
<Ma di che stai parlando?>
Angel aggrottò la fronte e si ammutolì.
La sua migliore amica con Kurt.
<Ti riferisci a Britt?>
<E a chi altro sennò?>
Kurt la guardò per un istante e poi scoppiò a ridere.
<Che diavolo ti ridi?>
Angel lo fulminò con lo sguardo e Kurt diventò improvvisamente serio.
<Mi stai seriamente facendo la predica quando sei stata tu a dirmi che ami Kyle e non ne vuoi sapere di me?>
<Non ho mai detto questo!>
<Ah no?>
<Mi importa di te, stupido.> disse per poi coprirsi il volto con le mani per l'imbarazzo.
<Hai cambiato idea?> disse Kurt confuso.
<No, ma ci tengo a te anche se sto con Kyle.> disse <Il fatto che tu non sia venuto nemmeno una volta mi ha ferito, è venuto addirittura James.>
<Apri gli occhi per una buona volta.> esclamò il ragazzo per poi alzarsi di scatto dalla sedia e dirigersi in salotto.
Britt raggiunse la ragazza che era rimasta interdetta e si sedette al posto di Kurt.
<Non dovresti prendertela con lui.> disse sorridendole.
<Perché non dovrei?>
<Perché ha passato ogni singola notte al tuo fianco.> le spiegò <Dava il cambio a Kyle quando ti addormentavi perché dopo che la prima notte hai avuto una crisi mentre stavi dormendo non ha più voluto lasciarti sola.>
Angel spalancò gli occhi stupita.
<Ci tiene a te, forse molto più di quanto tenga a me e Kyle, l'hai stregato.>
<Ma prima...>
<Siamo amici, nulla di più.>
Angel si sentì sollevata senza neppure sapere il motivo.
<Pensavo che fosse successo qualcosa tra di voi.>
<Non ti farei mai una cosa del genere sebbene tu continui a negare quello che provi per lui...> disse <E poi, io amo Alex.>
Angel non riusciva a capirci nulla,non riusciva a capire cosa provasse per lui.
Kurt entrò nuovamente in cucina per prendere le chiavi del furgoncino.
<Dove vai?> gli chiese Britt.
<In perlustrazione della zona.> disse.
<Vengo con te.> disse Angel alzandosi.
Kurt scosse la testa e si diresse verso l'uscita della casa.
<Kurt...>
<Se vuoi venire con me devi startene zitta e non fiatare.>
La ragazza strinse le spalle e lo seguì in silenzio.
Salì sul sedile del passeggero e si allacciò la cintura.
Raggiunsero il centro in meno di dieci minuti.
Kurt non proferì parola per un po' ma poi Angel ruppe il momento di silenzio.
<Scusa per prima, Britt mi ha raccontato quello che hai fatto per me.>
<Non puoi sbagliare costantemente e passare la tua esistenza a scusarti con me per quello che fai.>
<Non puoi semplicemente accettare le mie scuse e piantarla di essere così acido e scorbutico?>
<E sarei io quello acido e scorbutico?Prendetevi una stanza.> disse facendole il verso.
<Era seduta su di te.>
<Oh certo, come se tu non sapessi che...>
La macchina si fermò di colpo in un incrocio, il fumo usciva dal parabrezza.
<Che palle.> disse Kurt sbuffando e togliendosi la cintura.
Accadde tutto in pochi secondi.
Un camion li prese in pieno.
Kurt volò fuori dal finestrino sbattendo la testa sull'asfalto.
Perse subito i sensi.
Angel era nella macchina e non riusciva a muoversi.
Aprì lentamente gli occhi, la testa le sanguinava, e scoppiò in lacrime.
Si stava chiedendo dove fosse Kurt e iniziò a pensare al peggio.
Sfilò il cellulare dalla tasca e chiamò subito Britt.
<Angel?>
<Abbiamo fatto un incidente.>disse tra le lacrime <Non so dove sia Kurt...>
<Stai tranquilla d'accordo, ora chiamo un ambulanza e poi vi raggiungiamo all'ospedale!>
<Fai in fretta ti prego.>
Angel staccò la chiamata e lasciò cadere il telefono che finì sotto al sedile.
Si slacciò la cintura ed aprì lo sportello del furgoncino.
Tentò di camminare ma cadde a terra.
Quando individuò il corpo di Kurt immerso in una pozza di sangue gattonò verso di lui.
Lo scosse delicatamente ma non rispondeva, non aveva reazioni.
L'ambulanza arrivò sul posto e li portò via sulla barelle.
Li caricarono sul veicolo.
Angel era ancora cosciente, si voltò verso Kurt e cercò di prendergli la mano.
<Kurt.> disse.
Lui non reagì così lo chiamò a voce più alta ma ancora nulla.
<Che cos'ha? Perché non si sveglia?> esclamò Angel facendo fatica a parlare.
<Starà bene, stai tranquilla.> disse il medico.
Le prese il braccio e le iniettò una dose di sedativo.
Portarono Kurt in sala operatoria mentre Angel in una stanza.
Kurt riportava ferite molto gravi sul corpo e aveva subito un trauma cranico.
Angel si risvegliò dopo un quarto d'ora, si mise a sedere mentre la testa le girava.
Si alzò ed uscì dalla stanza.
Si alzarono tutti in piedi, Angel perse l'equilibrio e Kyle la prese prima che potesse cadere a terra.
L'abbracciò e le diede un bacio sul naso.
<Dov'è Kurt?> chiese ma Kyle non rispose <Kyle dimmelo.>
<È in sala operatoria ma non sappiamo ancora nulla.> disse con la voce tremolante.
Angel allora si strinse a lui mentre gli occhi le si riempivano di lacrime.
<Lui è forte, starà bene.> le sussurrò nell'orecchio.
Lei annuii e mentalmente si preparò al peggio.
Dopo mezz'ora un medico uscì dalla sala e Angel andò subito verso di lui.
<Sta bene?> le chiese.
<Lei non dovrebbe stare qui.> esclamò.
Aveva il camice ricoperto di sangue e le ricadevano ciocche di lunghi capelli biondi dalla crocchia ormai disfatta.
<Lui sta bene?> richiese Angel.
<Per ora non possiamo dire ancora niente ma sarebbe meglio se chiamaste la sua famiglia.> disse sistemandosi i capelli dietro l'orecchio.
Angel si voltò verso gli altri e Britt le sorrise.
<Siamo noi la sua famiglia> disse con la voce tremolante.
<In questo caso mi dispiace molto.> disse, poi si voltò e se ne andò.
Angel rimase lì in piedi senza muoversi, Kyle le mise una mano sulla spalla e lei si voltò abbracciandolo, poi scoppiò in lacrime.
<Non posso perderlo.> disse in un sussurro.
<Non accadrà.>
Angel guardò oltre le spalle di Kyle e vide Ashley con lo sguardo rivolto verso il basso.
Si staccò dall'abbraccio e andò da lei.
Ashley alzò lo sguardo ed Angel l'abbracciò.
Scoppiò a piangere anche lei mentre Kyle si sedette affianco a loro prendendosi la testa fra le mani.
Passarono varie ore quando i medici uscirono tutti dalla sala.
Angel si alzò e nonostante i medici cercarono di bloccarla, lei li sorpassò ed entrò nella stanza.
Rimase paralizzata alla vista di Kurt in quelle condizioni.
Si avvicinò a lui, gli prese la mano e gli diede un bacio leggero sulla fronte, poi si appoggiò sul suo petto.
<Ti prego svegliati.> disse con la voce rotta dalle lacrime <Abbiamo bisogno di te. Non puoi lasciarci.>
<Signorina deve uscire. Il ragazzo deve essere trasferito in un'altra stanza.> disse un medico.
Kurt non riusciva a sentirla, si ritrovò in un corridoio alla fine del quale si trovava un porta rossa.
Con il fiato sospeso entrò lentamente nella stanza da letto.
La porta cigolò provocando un rumore fastidioso.
La ragazza dai capelli biondi era appoggiata al davanzale della finestra.
Stava guardando le goccioline d'acqua che scorrevano sul vetro esattamente come la sua vita che l'era passata davanti così in fretta.
Riusciva a sentire il profumo della ragazza nonostante fosse a distanza di almeno 2 metri da lei.
Si avvicinò con cautela, con il timore che non fosse reale.
La chiamò ripetitivamente ma lei continuava a dargli le spalle.
Le sfiorò la spalla come se fosse un essere delicato, fragile.
<Emily.>
Si voltò finalmente e Kurt alla vista dei suoi occhi blu, ancora così vividi come li ricordava, avvampò.
Gli sorrise ma quando lui tentò di abbracciarla si smaterializzò alle sue spalle.
<Che succede?>
<Non puoi toccarmi.>
<Perché?>
<Lo sai il perché.>
Il labbro del ragazzo iniziò a tremare mentre infinite lacrime gli rigavano le guance.
La ragazza che aveva amato era davanti a lui e ancora una volta era costretto a starle lontano.
Era possibile che la morte riuscisse a separarli pure in un sogno?
<Non è colpa tua, snorky.>
Il cuore di Kurt perse un battito,pensò ad Angel e a come avrebbe reagito se avesse sentito quel nomignolo.
Probabilmente avrebbe riso per ore e lo avrebbe preso in giro per il resto della sua vita.
Ma quel soprannome era nato da una confessione che Kurt aveva fatto ad Emily.
Le aveva raccontato di ricordarsi un momento preciso, solo uno, della sua infanzia.
Era steso sul divano con una bambina al suo fianco e stavano guardando un cartone del 1984,gli Snorky.
Da lì nacque il suo soprannome.
Ma Emily invece di ridere di lui gli disse che magari la bambina con cui lo guardava era proprio lei.
Sebbene Kurt si ricordasse la folta chioma rossa della bimba l'assecondò.
<Perché sei qui?> gli chiese.
<Non lo so, dove altro dovrei essere?>
<Dovresti essere con lei.>
<Di chi parli?>
<C'è un'altra nel tuo cuore adesso e se ti concentri dovresti sentirla piangere.>
Il silenzio piombò nella stanza ma venne presto sostituito da forti singhiozzi.
<Che succede?>
<Avete fatto un incidente.> disse <Lei sta bene ma devi tornare indietro.>
<Non sono pronto a lasciarti.> disse il ragazzo con la voce spezzata dalle lacrime.
<Devi farlo.> disse <So quanto ti abbia fatto male perdermi, non perdere anche lei. O almeno non di nuovo.>
<Io ti amerò sempre, Em.>
<Lo so.>
La figura della ragazza stava diventando offuscata, stava sparendo.
I mobili attorno a lui stavano cadendo a pezzi e le pareti si stavano sgretolando.
Il pavimento tremava con insistenza.
Kurt si svegliò di soprassalto e la prima cosa che vide quando aprì gli occhi era proprio lei.
Aveva gli occhi arrossati e stanchi, portava i capelli dietro l'orecchio quasi come una bambina.
Le sue guance erano paonazze e bagnate dalle lacrime.
La ragazza posò lo sguardo nel suo e con un'espressione di sollievo sul volto gli strinse la mano.
<Ciao...>
<Mi dispiace.> disse <Sono una stupida.>
<Dillo di nuovo.> disse Kurt.
<Idiota.> disse abbracciandolo.
Fece una smorfia di dolore ma poi si spostò per farle posto.
Lei appoggiò la testa sul suo petto.
<Pensavo di averti perso.>
<Stavo per morire, ma sai cosa mi ha tenuto in vita? Tu.> disse <Emily mi ha fermato prima che facessi uno sbaglio, mi ha detto che avrei dovuto lottare se non avessi voluto perderti e l'ho fatto.>
<Kurt...>
<Io ti amo.>
Angel rimase immobile per un istante,incerta sul cosa dire ma fortunatamente Kurt riprese a parlare.
<E so che sei innamorata di Kyle ma volevo dirtelo nel caso dovesse succedermi di nuovo qualcosa del genere.>
<Io...>
<Non devi dire nulla, ho cap...>
Angel si sporse verso di lui e lo baciò dolcemente.
Kurt la strinse a se nonostante gli facesse male tutto.
Il mondo si bloccò per entrambi.
Era un bacio così desiderato, il bacio che entrambi avevano atteso per così tanto.
Kurt pensava stesse ancora sognando.
Si aggrappò a lei, era tutto reale.
Si allontanarono leggermente l'uno dall'altra.
<Perché l'hai fatto?>
<Perché volevo farlo.>
<Cosa dirai a Kyle?>
<Ci penseremo un altro giorno.>
Angel sorrise e si appoggiò nuovamente sul suo petto per poi addormentarsi tra le sue braccia.
Le sembrava incredibile, non riusciva a credere di averlo baciato davvero.
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MONSTER - L'inizio
FantasíaPRIMO LIBRO DELLA SAGA "MONSTER" Angel,una ragazza dal passato ignoto,si risveglia in una struttura in cui sono presenti dei ragazzi proprio come lei. Ragazzi dotati di poteri speciali. Ma sopratutto ragazzi che sono stati privati dei propri ricordi...